Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] /m2).
I. nucleare
Polarizzazione magnetica di un materiale, per orientamento dei momenti magnetici intrinseci dei nucleiatomici; è rivelabile mediante il fenomeno della risonanza magnetica nucleare (➔ risonanza).
Matematica
Definizione per i.
Un ...
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In fisica delle particelle elementari, una delle 4 classi di interazioni fondamentali (f., elettromagnetiche, deboli e gravitazionali) alle quali si possono ricondurre, a livello microscopico, tutti i [...] forze corrispondenti. A esse si deve in particolare la coesione dei nucleiatomici, in quanto le forze attrattive f. tra i nucleoni (neutroni e protoni del nucleo) prevalgono sulle forze repulsive elettromagnetiche dovute alle cariche positive dei ...
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Botanica
Complesso dei fiori periferici, ligulati nel capolino (detto raggiante) delle Asteracee a corolle dimorfe come le margherite.
Nelle infiorescenze a ombrella composta (per es., Apiacee), sono detti [...] , cioè della stessa natura della luce e dei raggi X, ma di frequenza più alta, emesse da nucleiatomici o prodotte artificialmente (➔ gamma).
Raggi infrarossi (o ultrarossi)
Radiazioni elettromagnetiche di lunghezza d’onda compresa tra circa ...
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Fisico statunitense di origine svizzera (Zurigo 1905 - ivi 1983), dal 1936 prof. alla Stanford University (California). Noto per fondamentali lavori sulla conduzione elettrica dei metalli (teoria di B.) [...] momento magnetico del neutrone; ha inoltre messo a punto un metodo per la misurazione diretta del momento magnetico dei nucleiatomici (metodo della risonanza magnetica nucleare). È noto anche il teorema di B., relativo alla propagazione di un'onda ...
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Fisico (Council, Idaho, 1917 - Yonkers, New York, 1986), prof. di fisica dal 1952 alla Columbia University. Alla fine degli anni Quaranta scoprì sperimentalmente che il momento di quadrupolo elettrico [...] è inaspettatamente grande, primo sintomo della connessione tra il moto collettivo e il moto individuale dei nucleoni nei nucleiatomici successivamente introdotto dal modello di Bohr-Mottelson. Per tali studî gli è stato assegnato nel 1975 il premio ...
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Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] di bassa energia detto vento solare) e da una componente impulsiva, legata ai brillamenti, formata da protoni e altri nucleiatomici con energie da alcuni MeV a oltre 103 MeV. La prima componente è bloccata dal campo geomagnetico a grandi distanze ...
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Fenomeno per cui l’ampiezza delle oscillazioni indotte in un sistema oscillante (meccanico o elettrico) tende, in particolari condizioni, a esaltarsi. Per analogia, ogni fenomeno in cui una grandezza assume [...] basato su tale fenomeno; generalmente è indicata con la sigla RMN o anche NMR (nuclear magnetic resonance). I nucleiatomici, in quanto dotati di momento magnetico proprio, interagiscono con un campo magnetico esterno tendendo a disporsi in una ...
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Biologia
Area di d. (o d. areale) La superficie geografica su cui è distribuita una data specie animale o vegetale; può essere più o meno ampia o ristretta, continua o interrotta.
Fisica e chimica
1. [...] radiazioni corpuscolari sono analoghi, salvo il fatto che, in questo caso, come centri diffusori vanno considerati anche i nucleiatomici. Così, per es., per particelle cariche si può avere d. per interazione con il campo elettrostatico delle cariche ...
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Fisica
Carica elettrica
Caratteristica fondamentale dei corpi elettrizzati, indicata anche con il nome di quantità di elettricità. Un corpo si dice elettrizzato se esso possiede una carica elettrica, distribuita [...] in un corpo e la loro distribuzione spaziale sono tali da neutralizzare completamente l’effetto delle cariche positive dei nucleiatomici e viceversa. Il manifestarsi di una carica elettrica in un corpo è dovuto all’aumento o alla diminuzione del ...
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In fisica, termine originariamente introdotto per indicare genericamente particelle elementari di massa intermedia tra quella dell’elettrone e quella del protone; il nome è stato poi dato, specificamente, [...] elettronica. Il momento angolare di spin dei m. π è nullo. Il m. π+, penetrando entro la materia, è respinto dalla carica positiva dei nucleiatomici e con una vita media di circa 2,6∙10−8 s decade in un muone μ+ e un neutrino νμ; il m. π−, invece ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...