Sole La stella più vicina alla Terra, per la quale, direttamente o indirettamente, costituisce la fonte unica ed essenziale di energia e quindi di vita.
Per analogia, il nome di s. è usato dagli astronomi [...]
I brillamenti maggiori sono spesso accompagnati dall’emissione di una nube di plasma e da quella di protoni, particelle α e altri nucleiatomici con energie di 10 MeV o più. In casi eccezionali, i protoni raggiungono energie maggiori di 500 MeV e si ...
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Fenomeno per cui l’ampiezza delle oscillazioni indotte in un sistema oscillante (meccanico o elettrico) tende, in particolari condizioni, a esaltarsi. Per analogia, ogni fenomeno in cui una grandezza assume [...] basato su tale fenomeno; generalmente è indicata con la sigla RMN o anche NMR (nuclear magnetic resonance). I nucleiatomici, in quanto dotati di momento magnetico proprio, interagiscono con un campo magnetico esterno tendendo a disporsi in una ...
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Biologia
Area di d. (o d. areale) La superficie geografica su cui è distribuita una data specie animale o vegetale; può essere più o meno ampia o ristretta, continua o interrotta.
Fisica e chimica
1. [...] radiazioni corpuscolari sono analoghi, salvo il fatto che, in questo caso, come centri diffusori vanno considerati anche i nucleiatomici. Così, per es., per particelle cariche si può avere d. per interazione con il campo elettrostatico delle cariche ...
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Fisica
Carica elettrica
Caratteristica fondamentale dei corpi elettrizzati, indicata anche con il nome di quantità di elettricità. Un corpo si dice elettrizzato se esso possiede una carica elettrica, distribuita [...] in un corpo e la loro distribuzione spaziale sono tali da neutralizzare completamente l’effetto delle cariche positive dei nucleiatomici e viceversa. Il manifestarsi di una carica elettrica in un corpo è dovuto all’aumento o alla diminuzione del ...
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In fisica, termine originariamente introdotto per indicare genericamente particelle elementari di massa intermedia tra quella dell’elettrone e quella del protone; il nome è stato poi dato, specificamente, [...] elettronica. Il momento angolare di spin dei m. π è nullo. Il m. π+, penetrando entro la materia, è respinto dalla carica positiva dei nucleiatomici e con una vita media di circa 2,6∙10−8 s decade in un muone μ+ e un neutrino νμ; il m. π−, invece ...
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Fisico teorico austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1900 - Zurigo 1958), figlio di Wolfgang Joseph. Ha compiuto fondamentali ricerche di meccanica quantistica e di relatività. Ha ricevuto il premio [...] interpretò la struttura iperfine delle righe spettrali ipotizzando l'esistenza del momento angolare intrinseco, o di spin, associato ai nucleiatomici. L'anno dopo enunciò il principio di esclusione che porta il suo nome e che gli valse il premio ...
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Processo in virtù del quale un atomo o un gruppo atomico acquistano una carica elettrica pari a una o più cariche elementari, passando dal primitivo stato di neutralità elettrica allo stato di ione, positivo [...] a quella dovuta alla solvatazione (➔) nei comuni processi elettrolitici, figurano l’interazione con radiazioni elettromagnetiche (luminose, ultraviolette, X, γ), l’urto con particelle cariche (elettroni, ioni, nucleiatomici), l’agitazione termica. ...
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Fisico (Leeds 1905 - Milton Keynes, Buckinghamshire, 1996). Dal 1933 prof. di fisica teorica all'univ. di Bristol; dal 1954 al 1971 direttore del Cavendish Laboratory a Cambridge. Svolse rilevanti studî [...] in svariati campi della fisica teorica, applicando la meccanica quantistica ai processi di collisione tra particelle cariche e nucleiatomici, contribuendo alla nascita e allo sviluppo della fisica dei metalli e dei cristalli ionici, ponendo le basi ...
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Nel linguaggio scientifico, progressivo ridursi nel tempo del valore di una determinata grandezza. Con significato specifico, in fisica, progressivo diminuire nel tempo del numero di particelle (nuclei [...] atomici, mesoni ecc.) che si trasformano in altre attraverso processi radioattivi o di altro genere. È chiamato d. anche il processo stesso per il quale le particelle in questione decadono (v. fig.): così, si parla di d. alfa e di d. beta per ...
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Fisico (Nelson, Nuova Zelanda, 1871 - Cambridge 1937). Prof. di fisica (1898-1907) alla McGill University di Montreal, poi (1907) nell'univ. di Manchester e (1919) di Cambridge; a tale ultima [...] presto affermato come il più vicino alla reale struttura atomica. Nel 1919 R. evidenziò gli effetti della disintegrazione artificiale dei nucleiatomici, identificando i protoni emessi da atomi investiti da particelle α. Nello stesso anno si trasferì ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, e spesso anche differenziata strutturalmente,...
atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata divisibilità della materia, ciascuna delle...