Edizione Nazionale
Francesco Mazzoni
. L'idea di un'edizione completa, e tutta criticamente fermata, delle opere di D., risale (trascurando volutamente gli acuti ma parziali assaggi della filologia [...] studiosi stranieri quali Karl Witte ed Edward Moore) era nozione imposta non solo da ragioni ideali, ma da motivi veniva confermato ad Augusto Mancini (unico superstite della primitiva schiera di collaboratori) l'incarico delle opere latine minori ...
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imaginazione
Il termine (dal latino imaginatio), tranne un'occorrenza del Convivio, ricorre nella Vita Nuova dove, in alternanza con ‛ fantasia ' (v.), indica sia la facoltà o ‛ senso interno ' dell'anima [...] filosofi, soprattutto Alfarabi e Avicenna, la primitiva partizione aristotelica viene arricchita e variata ( imaginazione mi giunse tanta umilitade per vedere lei (dov'è sempre presente la nozione d'i. come ‛ luogo ' di realtà interiori; cfr. § 23 ...
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Incesto
Raffaele Menarini
Il termine incesto (dal latino incestum, composto di in- privativo e castus, "puro, casto") indica il rapporto sessuale fra congiunti prossimi. Gli studi etnologici hanno dimostrato [...] 'incesto non può aver avuto origine da cause biologiche: l'umanità primitiva, infatti, non si trovava in condizioni demografiche tali da avere potuto avere nozione dei dati relativi alle conseguenze genetiche dei rapporti sessuali tra consanguinei ...
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MARZOLO, Paolo
Leonardo Savoia
– Nacque a Padova il 13 marzo 1811 da Antonio e da Francesca Casagrande.
Ingegno precoce, a quattordici anni seguì il corso di filosofia nell’Università di Padova continuando [...] e le lingue come prodotti dello spirito dell’umanità.
La nozione di lingua coincide qui con quella di nomenclatura, cioè di prima età linguistica» non coincide quindi con quella di lingua primitiva o originaria né ha «un posto preciso nella serie dei ...
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natura
La primitiva speculazione greca intende per φύσις («natura») l’intero Universo come l’insieme delle cose che nascono e divengono, e di esso ricerca il «principio».
La riflessione sulla natura [...] ’individuazione di un unico principio che costituisca la n. di tutte le cose. Entra cioè in crisi nel 20° sec. la nozione stessa di n. come oggetto filosofico, che lascia il campo a un compito meno ambizioso di descrizione delle molte n., ossia dei ...
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leggi naturali
Paolo Casini
Le norme che ogni uomo trova dentro di sé, interrogando la propria ragione
Sulla nozione di diritto di natura e di leggi naturali si discute da secoli nella giurisprudenza, [...] natura
Leggi divine e umane
Nelle mitologie primitive le divinità che popolano la natura impongono leggi da una sola legge.
I filosofi scettici negavano invece questa nozione e attribuivano l’origine delle leggi alle convenzioni umane. Cicerone ...
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sentimento
Rappresentazione cosciente di eventi emotivamente significativi, e quindi percezione, esperienza soggettiva delle emozioni. Nel pensiero antico il s. non viene riconosciuto come sfera autonoma [...] della soggettività umana, inaugurate dal pensiero moderno, la nozione di s. comincia a precisarsi e ad acquistare una gli altri s., cui attribuisce i caratteri di una facoltà primitiva dell’uomo, di una determinazione della sua natura. Analogamente, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il problema relativo ai fondamenti della matematica si traduce, all’inizio dell’Ottocento, [...] serie sono “nuove funzioni di x derivate dalla primitiva funzione e indipendenti dalla quantità i”. Le successive derivate di continuità di una funzione data da Cauchy e le nozioni di infinitesimo, di derivata e di integrale, tutte definite come ...
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CASTRONE, Benedetto Maria
Ugo Baldini
Nacque a Palermo attorno al 1668, primogenito di una famiglia non nobile ma agiata. Compì in patria l'intero corso degli studi, anche se dalle fonti non risulta [...] euclideo, col titolo di Episagogicon geometricum, sive primitiva Mathesis initia. Iltesto si collocava dignitosamente tra , bensì lo tratta come teorema deducibile da una nozione assunta come autoevidente, l'uguaglianza degli angoli alterni ...
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interpretazione
Il termine copre una molteplicità di usi, tutti più o meno riconducibili a un procedimento di decodifica di un testo (per es., della Bibbia), di un simbolo o anche di un comportamento [...] Indubbiamente, quest’ultima appare la parte più pertinente relativamente alla nozione di i., in quanto, pur nel contesto di un approccio secondo la teoria denotazionistica (una «rappresentazione primitiva» del funzionamento del linguaggio) da lui ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...