Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] 1960: I, 3-6 e II, 790; Castellani 1986; Formentin 2007: 15-37), che consta di tre lasse monorime di otto-novenari, non è di argomento propriamente religioso, ma fu composto da un giullare in contatto con ambienti religiosi per celebrare il vescovo ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] è giudicata ammissibile, tenendo per ferma l’identità del verso metrico di base. Così, in particolare, avviene nel cosiddetto otto-novenario delle laudi (tipico, tra gli altri, di Iacopone da Todi), che contempla l’alternanza sullo stesso livello (e ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] nel lunghissimo componimento intitolato Laus vitae. D’Annunzio vi sperimenta una versificazione tendenzialmente libera, in cui i predominanti novenari sono accostati senza schemi fissi a versi di misura inferiore; il tutto però è costruito secondo un ...
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novenario
novenàrio agg. e s. m. [dal lat. novenarius «che consta di nove» (der. di novenus: v. novena)]. – Composto di nove parti: quasi esclusivam. nella locuz. verso n. (o assol. il n.), verso di nove sillabe (o, più propriam., di nove...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...