Letterato ungherese (Debrecen 1861 - Budapest 1932). Nelle sue novelle e nei suoi romanzi (Midás Király, "Re Midas", 1906; Solus eris, 1907) analizza e spesso deride le figure della vita budapestina della [...] sua epoca ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1909 - ivi 1937). Esordì con novelle di carattere espressionistico (Człowiek w oknie "L'uomo alla finestra", 1933), affermandosi poi come rappresentante della narrativa realistica [...] polacca (Wspólny pokój "Camera comune", 1932; Dwadzieścia lat życia "Venti anni di vita", 1937) ...
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Scrittrice austriaca (Zdislavice, Moravia, 1830 - Vienna 1916). In novelle e romanzi (Dorf- und Schlossgeschichten, 1884 e 1886; Das Gemeindekind, 1887) descrisse l'ambiente dell'aristocrazia austriaca, [...] della piccola borghesia viennese e dei contadini moravi. Si ricordano anche gli Aphorismen (1880) ...
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Personaggio letterario, protagonista di una delle più famose novelle del Decameron di G. Boccaccio (giornata II, nov. 5a): ingenuo provinciale venuto a Napoli, è vittima di una serie di truffe e avventure [...] nei bassifondi napoletani da cui esce con una nuova fortuna dovuta al caso e a una naturale scaltrezza ...
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Scrittore francese (Rouen 1864 - Perpignan 1941). Autore di novelle e romanzi d'avventura. È soprattutto noto per la serie di romanzi polizieschi che hanno per protagonista Arsenio Lupin, ladro gentiluomo [...] (Arsène Lupin gentleman cambrioleur, 1907; Arsène Lupin contre Herlock Sholmès, 1908; L'aiguille creuse, 1909; ecc.) ...
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Scrittrice ceca (Praga 1893 - ivi 1958). Dopo le novelle autobiografiche di Pod křídly ("Sotto le ali", 1917) e il romanzo Pacientka doktora Hegla ("La paziente del dottor Hegl", 1931), diede la sua opera [...] maggiore con la trilogia composta da Lidé na křižovatce ("Uomini al bivio", 1937), Hra s ohněm ("Il gioco col fuoco", 1948) e Život proti smrti ("La vita contro la morte", 1952), dove vengono descritte, ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] un'insana libido experiendi. In entrambi i casi, però, viene quasi a crearsi una dissonanza di forma e di contenuto fra le novelle e la cornice intera, la quale non contempla l'irruzione così vistosa dell'assurdo e del crudele; tant'è vero che i ...
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Scrittore tedesco (Darmstadt 1815 - ivi 1843), autore di numerose novelle e di alcune commedie, in parte in dialetto; queste commedie, tra le quali eccelle Der Datterich (1841), precorrono il teatro naturalistico. ...
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Scrittore (Limoges 1840 - Parigi 1913). Autore fecondissimo di romanzi, novelle, commedie, noto specialm. come giornalista (tenne per molti anni la rubrica "La vie à Paris" nel Temps). Dal 1885 fu amministratore [...] del teatro della Comédie-Française. Accademico di Francia dal 1888 ...
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Novelliere (Siena 1500 - ivi 1562 circa); autore di 81 novelle, composte dal 1555 in poi, quasi tutte assai licenziose, inquadrate in una vasta e complessa cornice. L'opera, letterariamente mediocre, interessa [...] come rappresentazione della Siena del tempo ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...