Scrittrice francese (castello di Zuylen, presso Utrecht, 1740 - Colombier, presso Neuchâtel, 1805). Compose novelle e romanzi (il più noto: Caliste, 1787), riflessioni morali e politiche, opere drammatiche [...] e poesie. Donna di molto spirito, ebbe grande influenza sulla formazione intellettuale di Benjamin Constant ...
Leggi Tutto
Scrittore lettone (n. 1891 - m. Riga 1924). I suoi racconti e le sue novelle, tra le più notevoli della letteratura lettone (Leijerkaste "L'organo", 1923-25), mostrano il gioco del destino umano sia nella [...] vita quotidiana, sia in avvenimenti eccezionali. Le poesie, raccolte in volume, sono state pubblicate postume (Krās̆ṇatas "Mucchi di rovine", 1925) ...
Leggi Tutto
Scrittore e critico letterario brasiliano (Pará 1857 - Rio de Janeiro 1916). Inizialmente scrisse novelle, poi passò alla critica letteraria, campo in cui gareggiò col contemporaneo S. Romero (v.). Tra [...] le sue opere: Estudos de literatura brasileira (6 voll., 1901-07); História da literatura brasileira (1916); Letras e literatos (post., 1936) ...
Leggi Tutto
Novelliere senese (sec. 15º). Poco dopo il 1424 compilò una raccolta di quaranta novelle di tono prevalentemente licenzioso, intramezzate da due prose d'altro genere e da alcune poesie di argomento morale [...] e amoroso. L'interesse maggiore della raccolta (pubbl. nel 1874) è linguistico, per l'ampio spazio dato al vernacolo e a espressioni gergali, in particolare della gente di campagna ...
Leggi Tutto
Scrittore ungherese (Szentgotthárd 1906 - Budapest 1980), giornalista, collaboratore di riviste cattoliche. Nelle sue novelle e nei suoi romanzi (Pókháló "Ragnatela", 1929; Szienai legenda "Leggenda di [...] Siena", 1934; Mirandola fordulása "Mutamento di Mirandola", 1937; Az ezüst nyíl "La freccia d'argento", 1939; Az emberélet útjának felèig "Fino alla metà del cammino della vita umana", 1942; Emberek a ...
Leggi Tutto
Scrittore cileno (Buenos Aires 1896 - Santiago del Cile 1973), autore di romanzi e novelle in cui respinge il realismo e naturalismo imperanti, nonché di liriche (Poéticas, 1921; Hombres del sur, 1926; [...] Tonada del transeúnte, 1927; La ciudad de los Césares, 1928; Lanchas en la bahia, 1932; Hijo de ladrón, 1951; Meior que el vino, 1958; Sombras contra el muro, 1964; La oscura vida radiante, 1971) e di ...
Leggi Tutto
Scrittore romeno (Târlişina, Năsăud, 1885 - Valea Mare, Piteşti, 1944). Esordì con raccolte di novelle: Frământări ("Tormenti", 1912); Golanii ("I vagabondi", 1916); Răfuiala ("La resa dei conti", 1919); [...] Calvarul ("Il Calvario", 1919). Grande successo ebbe il romanzo Ion ("Giovanni", 1920), quadro di vita sociale in un villaggio transilvano. Seguì Pădurea spânzuraṭilor ("La foresta degli impiccati", 1922), ...
Leggi Tutto
Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] . L. 72 la convenzione scritta è valida, anche se priva di adiectio poenae, se munita del crocesegno e dell'invocazione trinitaria. La Novella figura negli scolî ai nuovi Basilici, I, p. 564 in f. ed è riprodotta da Armenopulo (1, 9, 7, cfr. p. 122 ...
Leggi Tutto
Scrittore svizzero di lingua francese (Ginevra 1919 - Tours 1997). Dopo il volume di novelle Entre Fantoine et Agapa (1951) si impose tra i maggiori rappresentanti del nouveau roman con Mahu ou le matériau [...] (1952) e Le renard et la boussole (1953), cui seguirono: Graal flibuste (1956); Le fiston (1959); Clope au dossier (1961); L'inquisitoire (1962; trad. it. 1966); Quelqu'un (1965; trad. it. 1969); Passacaille ...
Leggi Tutto
NOVÁK, Arne
Critico letterario cèco, figlio di Tereza Nováková scrittrice di romanzi e novelle, nato il 2 marzo 1880 a Lytomyšl. Fu dal 1906 al 1920 libero docente all'Università cèca di Praga (prima [...] di letteratura tedesca e poi di letteratura cèca), ed è dal 1920 titolare di letteratura cèca a Bruna.
Autore della pregevole Přehledné dějiny české literatury (Breve storia della letteratura cèca, 1ª ...
Leggi Tutto
novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...