Pseudonimo dello scrittore belga di lingua nederlandese Raymond de Belser (Berchem, Anversa, 1929 - Meise 2014). Segnalatosi, dopo alcune raccolte di versi (Fanaal in de mist "Fanale nella nebbia", 1956), [...] con il romanzo breve Wierook en tranen ("Incenso e lacrime", 1958), si confermò narratore di successo con la raccolta di novelle De Madonna met de buil ("La Madonna col bubbone", 1959) e i due romanzi Het dal van Hinnom ("La valle di H.", 1959) e Het ...
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Pseudonimo dello scrittore nederlandese Jan Hendrik Frederik Grönloh (Amsterdam 1882 - Hilversum 1961). Fondò nel 1901 la comune agricola Tames, ispirata alle idee di F. W. van Eeden; lavorò poi come funzionario [...] . Nel 1918 riunì in volume Dichtertje ("Poeta minore"), De uitvreter ("Lo scroccone") e Titaantjies ("Piccoli titani"), tre novelle che costituiscono un malinconico commiato dagli ideali giovanili e si distinguono per una prosa sobria e incisiva. In ...
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Scrittore iraniano (n. Teheran 1903 - m. suicida a Parigi 1951), considerato dai suoi connazionali il più grande prosatore del suo tempo. Nella sua arte si possono distinguere due aspetti: quello scettico-misticheggiante [...] Būf-i kūr ("La civetta cieca", 1937), ricca di motivi kafkiani, e quello realistico di altre novelle, in cui si serve anche del gergo (Si qaṭre khūn "Tre gocce di sangue", 1932, e altre raccolte). H. tentò anche il romanzo morale a tesi, con Ḥāggī ...
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Giurista ed ecclesiastico bizantino (m. 577), apocrisario di Antiochia, patriarca di Costantinopoli (565-77). Compose una collezione di canoni, chiamata Σύτραγμα κανόνων, in cui l'ampia materia è ordinata [...] sistematicamente; questa opera è rimasta per lungo tempo la base del diritto canonico greco. Compilò anche una Collectio LXXXVII capitulorum, compendio di novelle giustinianee relative a materie ecclesiastiche. ...
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TARTUFARI, Clarice
Salvatore Rosati
Scrittrice, nata a Roma il 14 febbraio 1868, morta a Bagnore (Grosseto) il 2 settembre 1933.
La Tartùfari esordì con volumi di poesie (Versi nuovi, 1894; Vespri di [...] , 1906; Lucciole sulla neve, 1907; Il marchio, 1914, ecc.). Ma il meglio della sua opera è formato da romanzi e novelle. Sono narrazioni a fondo naturalistico provinciale, nelle quali la T. ha espresso una sua robusta visione della vita e una sua ...
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Letterato francese, nato a Mussy-l'Èvêque nell'ottobre del 1638, morto a Parigi il 15 settembre 1701. Ebbe larga notorietà più per le sue polemiche con i grandi scrittori del sec. XVII, che per le sue [...] numerose opere: tragedie, commedie, romanzi, novelle, epigrammi. Ricercato nell'alta società per lo spirito vivace e l'arguto buonumore, ebbe potenti protettori che si servirono del suo talento per le loro vendette letterarie. Lo indussero a credersi ...
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PUTLITZ, Gustav Heinrich
Rodolfo Bottacchiari
Scrittore tedesco, nato il 21 marzo 1821, nel castello di Retzien, morto ivi il 5 settembre 1890. Compiuti gli studî giuridici, servì a lungo nell'amministrazione [...] romantiche: Was sich der Wald erzählt (1850), che ebbe grande popolarità e anche imitatori. Affine a queste novelle è Vergissmeinnicht (1853). Piacquero anche le sue commedie, caratterizzate, nella leggerezza dell'intrigo, da serena grazia e umore ...
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Rimatore e novelliere del sec. XVI. Nacque a Lodi, ma visse a lungo a Roma, dove fu caro a Leone X per il suo piacevole umore. Ci rimane di lui una traduzione di Ornati e arguti motti de' più boni autori [...] Roma l'anno seguente. Le Rime lo mettono al seguito del Petrarca, ma la forma è poco limpida e accurata. Migliori le sei Novelle, che vi sono aggiunte, le sole, a detta dell'autore, salvatesi dal sacco di Roma del 1527, in cui gliene sarebbero state ...
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Fiction
La definizione di fiction attiene al campo della narratività e, in termini semiologici, alle strategie del discorso 'di finzione' che consentono continue possibilità di scambio tra enunciazione [...] di un racconto di fantasia. Più specificamente, nella letteratura il termine inglese indica la narrativa d'immaginazione (romanzi, novelle) in contrapposizione sia alla narrativa che fa riferimento a eventi reali (diari, memorie, biografie), sia alla ...
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Commediografo italiano (Genova 1844 - ivi 1935), figlio di Ippolito. È autore di drammi (Giovanni Cappadoce, 1872; Shakespeare, 1876; Luigia La Vaillière, 1878) e di commedie (Occhi d'Argo, 1874; La spada [...] di Damocle, 1876; La duchessina, 1881; La china del vizio, 1881; Raggio di sole, 1881; Falsa traccia, 1888, ecc.). Scrisse anche novelle e due romanzi (Ermanzia, 1879; Mercede, 1888). ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...