Scrittore ungherese (Apostag 1883 - Budapest 1954). Nei suoi romanzi e novelle (Vadember "Uomo selvaggio", 1926; Bérház "Casa d'affitto", 1931; Kiskúnhalom, 1934; Budapest Nagykávéház "Gran caffè di Budapest", [...] 1936; A falu álarca "La maschera del villaggio", 1938; A Tanítvány "L'allievo", 1945; Falu "Villaggio", 1950; A menekülő ember "L'uomo che fugge", 1954) si scaglia con satira veemente contro la borghesia ...
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Scrittore tedesco (Wasserburg, Baviera, 1927 - Überlingen 2023). Dopo le prime novelle d'ispirazione kafkiana (Ein Flugzeug über dem Haus und andere Geschichten, 1955), s'impegnò in romanzi di critica [...] sociale, collocandosi tra gli autori più seguiti della sua generazione: Ehen in Philippsburg (1957; trad. it. 1962); Halbzeit (1960; trad. it. 1965), Das Einhorn (1966; trad. it. 1969) e Der Sturz (1973), ...
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Romanziere inglese (Shirley, Derbyshire, 1875 - Mappowder, Dorset, 1953); esordì con le novelle The left leg (1923); fra i romanzi si ricordano Mr. Tasker's gods (1925), Mr. Weston's good wine (1927) e [...] Unclay (1931); altre raccolte di novelle sono: The two thieves (1932), Bottle's path (1946) e God's eyes a-twinkle (1947). Romanzi e racconti sono situati nell'ambiente rurale in cui P. visse. Scrittore eccentrico e sofisticato, non raggiunse la ...
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Novellatore (m. dopo il 1406), non si sa se sia veramente nato a Firenze. Fu notaio; riparato, forse per ragioni politiche, a Dovadola presso Forlì, dal 1378 a dopo il 1385 vi scrisse cinquanta novelle, [...] libro è detto Pecorone, da un nomignolo datogli in un sonetto burlesco che lo conclude. Scarsa originalità hanno le novelle, che per venticinque giorni due innamorati, il cappellano Aurecto (anagramma di Auctore) e la monaca Saturnina, si raccontano ...
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Scrittore ungherese (Keresztes 1855 - Budapest 1928). Nelle sue numerose opere - romanzi, novelle, saggi - esprime il suo entusiasmo verso la natura e il suo amore per la caccia (Vadásetörténetek, "Racconti [...] del cacciatore", 1898; Magyar természeti és vadaszképek, "Immagini di natura e di caccia magiare", 1898) ...
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Scrittore italiano (Senigallia 1863 - Roma 1939). Muovendo da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo alla De Marchi, P. giunse via via a esprimere il suo dissidio - tra [...] antico e moderno; tra mondo ideale, tutto virtù e saggezza e mondo reale, attuale, meccanico e piccoloborghese - in un racconto pieno di divagazioni e di parentesi tra descrittive e morali, i cui protagonisti ...
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(lat. Epitŏme Iuliani) Una delle raccolte in cui sono state tramandate le Novelle di Giustiniano, comprendente 124 novelle compendiate. La raccolta fu opera di un privato a uso dell’Occidente e probabilmente [...] destinata alla scuola. Perse d’importanza nell’insegnamento per via della scuola di Bologna, dopo che Irnerio ebbe accettato, a questo scopo, l’Authenticum (➔ Autentico) ...
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(ar. Alf laila wa laila) Titolo di una celebre raccolta anonima di novelle in arabo, ma di lontane origini indo-persiane, conosciuta in Europa ai primi del 18° sec. attraverso la libera traduzione francese [...] narrativa orientale. Di altissimo valore documentario, comparativistico e folcloristico, le M. sono esteticamente assai disuguali: accanto a novelle universalmente celebri, come Aladino e la lampada incantata e ‛Alī Bābā e i 40 ladroni (che però sono ...
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Scrittore lituano (n. 1913 - m. Vienna 1944); pubblicista, autore di poesie e novelle. Ha scritto Našlaitėlė ("La violetta", 1944), raccolta di racconti, e il romanzo Kiemėnų kaimas ("Il paese di Kiemėnai", [...] 1944) ...
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Scrittore austriaco (Graz 1873 - ivi 1952). I suoi romanzi e le sue novelle hanno per lo più quale sfondo l'Austria e specialmente la Stiria. Ricordiamo: Die Haindlkinder, 1908; Vom sterbenden Rokoko, [...] 1909; Schwammerl, 1912; Das Lächeln der Marie Antoinette, 1933; Lumpazivagabundus, 1936 ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...