Narratore ungherese (Farkaslaka 1897 - Budapest 1966). Spirito vivace e originale, celebra un ideale di vita in parte reale e in parte fiabesco. Autore di romanzi (Ábel a rengetegben "Abele nella selva", [...] 1932; Ábel az országban "Abele nel paese", 1933; Ábel Amerikában "Abele in America", 1935) e di novelle (Világ és holdvilág "Mondo e chiaro di luna", 1958; Játszi remeny "Speranza giocosa", 1961; Hetszìnü virág "Fiori di sette colori", 1963), molto ...
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Scrittore e uomo politico portoghese (Oporto 1821 - ivi 1865). Durante la rivolta popolare di María da Fonte (1846), fu capo della 4a ripartizione del governo civile, e fu in quegli anni direttore, con [...] J. J. Gonçalves Basto, del Nacional, il foglio più autorevole dell'opposizione, dove pubblicò anche novelle e altri lavori letterarî. ...
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Scrittore lettone, nato a Madonas Lejas Kaupas il 14 aprile 1877, morto il 20 aprile 1945 in prigionia sovietica. Studiò nel seminario religioso di Vitebsk e frequentò i corsi di pittura e disegno a Pensa, [...] moglie; poemi epici: Pelēkais barons ("Barone contadino", 1909), Upeslejas precības ("Sposalizio di Upesleja", 1914-I6), racconti e novelle: Dvēseles slāpes ("La sete dell'anima", 1922), romanzi: Līdzvainīgie ("I complici", 1915-17), Skolotāja Kalēja ...
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BARTH, John Simmons (App. IV, i, p. 229)
Scrittore statunitense. A sette anni di distanza dalla trilogia di novelle Chimera (1972), B. ha pubblicato Letters (1979), summa conclusiva di tutta la prima parte [...] della sua carriera; monumentale romanzo epistolare dalla lunga e travagliata gestazione e dall'ancor più intricata sovrapposizione di temi e personaggi, il testo delega infine al lettore il compito di ...
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MÜLLER, Johann Gottwerth, detto von Itzehoe
Giovanni Vittorio Amoretti
Scrittore tedesco, nato il 17 maggio 1743 ad Amburgo, morto il 23 giugno 1828 a Itzehoe, dove fu dal 1773 al 1783 quale libraio.
Collaborò [...] alla Allgemeine deutsche Bibliothek del Nicolai, e continuò la raccolta di novelle iniziata col titolo Straussfedern dal Musäus. Scrisse varî romanzi, fra i quali ebbe maggiore notorietà e migliore fortuna Siegfried von Lindenberg (1779). In esso, ...
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Giornalista, romanziere e drammaturgo francese (Trévières, Calvados, 1848 - Parigi 1917). Critico drammatico a L'Ordre, collaborò al Figaro e fondò nel 1888 un libello settimanale Les Grimaces. Dapprima [...] orientato politicamente a destra, passò poi all'estrema sinistra, assumendo la difesa delle idee più progredite. Scrisse delle novelle (Lettres de ma chaumière, 1885; Contes de ma chaumière, 1894), e dei romanzi dove l'esperienza vissuta dell'autore ...
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Scrittore francese (Chaville, Hauts-de-Seine, 1867 - Parigi 1905). Ricco di interessi letterarî e filologici, pubblicò Étude sur l'argot (1889), incentrata sull'analisi dell'opera di F. Villon (cui dedicò [...] anche François Villon: rédactions et notes, post., 1912); tradusse tra gli altri Shakespeare, Defoe, Stevenson. Scrisse novelle e prose di estrema raffinatezza stilistica e di sottile penetrazione psicologica (Coeur double, 1891; Le roi au masque d' ...
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Romanziere (Montpellier 1918 - Barcellona 1987); nei suoi romanzi (Le voyage du mauvais larron, 1946-48; Le salaire de la peur, 1950; Lumière de soufre, 1952; Les oreilles sur le dos, 1953) si rifà soprattutto [...] alla migliore narrativa americana (Caldwell e Saroyan in particolare), che nella raccolta di novelle La plus grande pente (1961) appare ancora presente come vivace esperienza di linguaggio e di stile sebbene già assorbita in personali forme ...
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Poeta, narratore e pubblicista ebreo (Vilna 1830 - Pietroburgo 1892). Appartenne al movimento dell'illuminismo ebraico, reagente contro l'eccesso del tradizionalismo. Iniziò la sua attività poetica con [...] Ahăbat Dāwīd wĕ-Mikal ("L'amore di David e Micol"); pubblicò quindi Mishlē Yĕhūdāh ("Racconti di Giuda"), una raccolta di novelle nella tradizione di Esopo e di La Fontaine; e poi di nuovo poesie, raccolte infine in sei volumi. Tradusse in ebraico le ...
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NAPODANO, Sebastiano
Emilio Albertario
Giurista napoletano, nato nel 1298, morto nel 1362. Con Andrea d'Isernia, Luca da Penne, Marino da Caramanico, Matteo degli Afflitti e altri commentò le Constitutiones [...] regni Siciliae, promulgate da Federico II nella dieta di Melfi dell'agosto 1231 e le leggi novelle emanate da Federico II dopo quella data e, nel loro maggior numero, inserite dagli editori nel codice stesso ai titoli relativi. Fu pure un ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...