Scrittore greco (Creta 1861 - Atene 1920). Giornalista, autore di novelle e racconti d'ispirazione naturalistica ambientati nel mondo cretese (si segnala, anche per il sottile umorismo, ῾Ο Πατούχας, 1892; [...] trad. it. Patuchas, 1988), affrontò i temi del disagio urbano nel romanzo Οἱ ἄϑλιοι τῶν ᾿Αϑηνῶν ("I miserabili di Atene", 1895). Con Μιὰ πρώτη ἀγάπη ("Primo amore", 1920), di nuovo ispirato all'isola natale, ...
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Scrittore albanese (Gillombaç, Corizza, 1914 - Tirana 1989). Dopo alcune novelle d'esordio pubblicò il romanzo d'ispirazione nichilista Pse? ("Perché?", 1935). Nel dopoguerra la sua narrativa s'ispirò [...] al realismo socialista, come in Afërdita ("Aurora", 1944) e Afërdita përsëri në fshat ("Il ritorno di Aurora nel villaggio", 1955). Con il romanzo Zgjimi ("Il risveglio", 1973) iniziò un ciclo sul Risorgimento ...
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Poeta danese, autore di delicate conosciutissime fiabe, nato a Odense il 2 aprile 1805, morto a Copenaghen il 4 agosto 1875. Egli stesso intitolò la sua autobiografia Mit Livs Eventyr (La fiaba della mia [...] in tutte le lingue. La migliore traduzione italiana delle fiabe è, a tutt'oggi, quella parziale di M. Pezzè-Pascolato (Quaranta novelle di A., 6ª ed., 1923). Una traduzione integrale esce a puntate, come appendice al Corriere Magistrale, per cura di ...
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Scrittore umoristico ebreo (Perejaslavl´ 1859 - New York 1916), autore di novelle e romanzi in yiddish. In essi egli descrive la vita degli Ebrei nei piccoli centri dell'Europa orientale e di quelli emigrati [...] nelle grandi metropoli americane ...
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Poeta croato (Maja, Glina, 1889 - Zagabria 1915). Scrisse poesie e novelle, collaborò a riviste e giornali, ponendosi in evidenza nella sua generazione. Le sue opere furono raccolte nel volume Stihovi [...] i proza ("Versi e prose", 1920) ...
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Scrittore serbo (Stitari, Mačva, 1903 - Belgrado 1934). È autore di novelle e di romanzi; il maggior successo l'ha ottenuto col racconto Pokošeno polje ("Il campo falciato", 1934) che dipinge la vita di [...] Belgrado dopo la prima guerra mondiale. Interessanti anche i suoi saggi critici ...
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Scrittore greco (n. Atene 1852 - m. 1942), autore di drammi, novelle, poesie e soprattutto di studî storici (Μυημεῖα τῆς ῾Ιστορίας τῶν ᾿Αϑηνῶν "Monumenti della storia di Atene", 3 voll., 1889-92; ῾Ιστορία [...] τῶν ᾿Αϑηναίων. Τουρκοκρατία: Περίοδος πρῶτη, 1458-1687 "Storia di Atene sotto il dominio turco: primo periodo 1458-1687", 3 voll., 1889-96) e di folclore ...
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Autore di una versione greca dal siriaco della raccolta di novelle intitolata Storia del filosofo Sindibād (Sintipa, in greco Syntìpas). Il suo nome è ricordato in una introduzione in giambi, secondo la [...] quale sarebbe vissuto all'epoca di un principe Gabriele, identificato da D. Comparetti in Gabriele da Melitone (sec. 11º). Della versione greca, che sarebbe servita di tramite tra le versioni orientali ...
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Scrittore greco (Lechainà, Elide, 1866 - Amaroùsion, Attica, 1922). Autore di novelle e romanzi nei quali ritrasse la fiera brutalità e l'arretratezza del mondo rurale greco, fu strenuo difensore della [...] lingua demotica e perfezionò la propria ricerca stilistica ed espressiva nel romanzo ῾Ο Ζητιάνος ("Il mendicante", 1896). Tra le altre opere: Λόγια τῆς πλώρης ("Discorsi della prora", 1899); ᾿Αρχαιολόγος ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1868 - Starnberg 1932). Già le sue prime novelle (Orchideen, 1904; Das Wachsfigurenkabinett, 1907; ecc.) rivelano un gusto acceso per l'ironia e un'inventiva fervida fino al [...] grottesco, evidente nel romanzo Der Golem (1915), in cui è rappresentato il ghetto di Praga. Sulla stessa linea si collocano anche i successivi romanzi: Fledermäuse (1916), Das grüne Gesicht (1917), Walpurgisnacht ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novellare
v. intr. [der. di novella] (io novèllo, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Raccontare novelle (o una novella): trascorrere la sera novellando accanto al fuoco; se la morte è una pestilenza, vogliamo scordarcene, novellando? (Bufalino);...