Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] filosofia della vita de I Malavoglia, ma preannuncia alcune psicologie femminili e la vena pittoresca del Mastro don Gesualdo; poi le Novellerusticane (1883; ed. defin. 1920), dove, in racconti non di rado un po' secchi o slegati, si continuano o si ...
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Scrittore tedesco (Nordstetten 1812 - Cannes 1882). Di povera famiglia ebrea, aderì da giovane al radical-liberalismo e scontò due mesi di fortezza. Discussi in un saggio i rapporti tra ebraismo e letteratura [...] (1837) una rievocazione dei costumi del mondo ebraico del Seicento. Migliori sono le Schwarz¨walder Dorfgeschichten (4 voll., 1843-1854; 10 voll., 1884), divenute presto famose; vivaci e polemiche le sue "novellerusticane" di intonazione dialettale. ...
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Giornalista, romanziere e poeta danese (Farsø, Himmerland, 1873 - Copenaghen 1950). Una delle maggiori personalità letterarie della Danimarca del 20° secolo, premio Nobel per la letteratura nel 1944, con [...] destino di Cristiano II, il re che col ferro e col sangue tentò di soggiogare la Svezia; poi nelle già citate novellerusticane Himmerlandshistorier, cui fece seguito il racconto Jørgine (1926), e finalmente nel ciclo di romanzi Den lange rejse, che ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] di quel nostrano "verismo" che comincerà a dare in letteratura i suoi frutti maggiori negli anni ottanta, con le Novellerusticane e i Malavoglia di G. Verga, e che - tipica forma italiana dell'ormai dominante naturalismo - prende giusto nel corso ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] 1902) – quest’ultimo con precedenti novellistici (1896) – e con le tardive riedizioni di Vita dei campi (1897) e delle Novellerusticane (1920). I segreti di tale equilibrio tra lingua e stile vanno riconosciuti nei livelli sintattico e semantico.
La ...
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CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] nacque la sua attività di illustratore di opere letterarie: il Casanova gli affidò le illustrazioni del Filo di Giacosa, delle Novellerusticane di Verga e, nel 1884, di Fiabe e leggende di Praga. Questa attività, intermedia tra pittura e letteratura ...
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FOJANESI, Giselda
Riccardo D'Anna
Nacque il 28 ag. 1851 presso Foiano della Chiana (Arezzo), da Pietro, patriota, piccolo proprietario terriero, e da Teresa Fossi. Nel 1861, al fine di avviare le figlie [...] . Fuà Fusinato. Il Verga rievocò il viaggio giovanile in sua compagnia in Di là del mare, ultima tra le Novellerusticane.
Opere: Maria, Milano 1883; Correzione materna, Milano 1885; Cose che succedono, Bologna 1886; Spigolature e fantasie. Libro che ...
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CASANOVA, Francesco
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Genova il 1ºdic. 1841 da Giacomo a da Angela Scala. Impiegato presso la libreria Le Beuf di Genova, fu inviato a Torino nel 1872 per gestire una succursale [...] aveva intuito la potenza delle opere di G. Verga, a convincere il C. a pubblicare le Novellerusticane (1883)e una particolare edizione di Cavalleria rusticana (1884)con illustrazioni di E. Calandra. In quegli anni il C. iniziò pure la pubblicazione ...
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roba
ròba s. f. [dal germ. *rauba «preda» (v. rubare) e «veste»]. – 1. a. In genere, qualsiasi cosa materiale che si possiede (è parola dell’uso fam. e, spesso, di tono pop.): questa è r. mia; è molto geloso della sua r.; non prestare mai...
rusticano
agg. [dal lat. rusticanus, der. di rustĭcus «rustico»]. – Proprio delle persone di campagna e dei piccoli centri: maniere r., modi r.; tradizioni r.; semplicità, schiettezza rusticana. In partic., cavalleria r., senso dell’onore...