Pensatore tedesco, nato a Monaco il 27 marzo 1765 e ivi morto il 23 maggio 1841. Figlio di un medico, si addottorò in medicina, ma fu poi condotto dai preferiti studî di chimica e di mineralogia alla professione [...] motivo filosofico del romanticismo tedesco. Sotto questo aspetto, è particolarmente notevole l'influenza che il B. ebbe sul Novalis, il quale in una lettera a Federico Schlegel del 7 novembre 1798 giungeva ad esclamare poeticamente: Seine Zauber ...
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STEFFENS, Henrik
Maryla Falk
Naturalista, filosofo e novelliere, norvegese per nascita, tedesco per elezione, nato a Stavanger il 2 maggio 1773, morto a Berlino il 13 febbraio 1845.
Nel 1794 intraprese [...] e Tieck, cui negli anni seguenti fornì, con racconti delle sue impressioni d'infanzia, argomenti letterarî. Incontrò anche Novalis a Freiberg, dove studiò geologia sotto l'egida del famoso Werner, le cui teorie fuse con quelle speculative dello ...
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SCHLAF, Johannes
Emma Mezzomonti
Scrittore, nato a Querfurt il 21 giugno 1862, vivente a Weimar.
Al suo nome e a quello di Arno Holz, è legato l'inizio del naturalismo tedesco, che con le novelle Papa [...] Whitman, da lui ammirato e tradotto (1898 e 1904), lo Sch. scrisse altri saggi: Verhaeren (1905), Maeterlinck (1906) e Novalis (1906). Condannò in Der Fall "Nietzsche" (1907) la filosofia di moda e in una Kritik der Taineschen Kunstlehre l'estetica ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] approdare con sicurezza ed entusiasmo all'analisi e alla traduzione di poesie, in particolare quelle dolenti e mistiche di Novalis. Nel 1914 presentò, ancora a Vicenza, un contributo più "tecnico", Saggi di versione metrica dalle elegie di W. Goethe ...
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SIMBOLISMO
Venceslao IVANOV
Nel 1885 Jean Moréas in una replica (sul XIXme Siècle, 11 agosto) a P. Bourde, collaboratore del Temps, il quale aveva tacciato Verlaine, Mallarmé e i loro seguaci di "decadentismo" [...] l'opera della vita intera con l'annunzio del coro finale di Faust: "tutto quello che passa è solo un simbolo") e del giovane Novalis, né di quei poeti simbolisti di antica data, convinti che il divino non s'avvicina senza velo e che quel "vel sottile ...
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NAZARENI (anche Puristi)
Palma Bucarelli
È il nome che prese un gruppo di pittori tedeschi capitanato da Giovanni Federico Overbeck (v.) e di cui, fra gli altri, fecero parte F. Pforr di Francoforte, [...] promosso in Germania dal Wackenroder e formidabilmente riecheggiato da Federico Tieck, dai fratelli Schlegel, dai fratelli Boisserée, dal Novalis e da altri i quali portarono la loro attenzione sui primitivi, e che in Italia faceva riscontro a quello ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dall’esaltazione romantica dell’arte come conoscenza suprema all’applicazione del [...] celebrata come modello di conoscenza suprema che comprende in sé tutte le scienze, sino a quelle matematiche – di cui Novalis è appassionato cultore – conferendo all’uomo il potere di operare una riconciliazione magica tra l’ordine della natura e ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] tragedie di F. Hebbel "Judith" e "Genoveva"; e gli articoli, da essa derivati, Il superamento del tragico nella fiaba di Goethe e di Novalis, in La Cultura, IV (1924), pp. 22-33, e Il momento tragico e la sua attenuazione nell'Iliade, in Atene e Roma ...
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Poeta tedesco (Berlino 1773 - ivi 1853), fratello di Christian Friedrich. Per un lungo periodo della sua attività letteraria fu vicino ai modi del romanticismo, componendo commedie, drammi e racconti fantastici [...] con Maria Alberti, il poeta si trasferì (1799) a Jena, dove strinse amicizia con i fratelli Schlegel, con Novalis, Fichte, Schelling. Poi (1802) a Ziebingen, presso Francoforte sull'Oder, si dedicò alla volgarizzazione dell'antica poesia tedesca ...
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Nato a Ehrenbreitstein sul Reno il 9 settembre 1778 da padre italiano e da madre tedesca. Figlia d'una romanziera di grido (Sophie Gutermann), Maximiliane La Roche, amata da Goethe che ne derivò ispirazione [...] Tieck e Fr. Schlegel) e repugnando dai filosofi e dai sistematici (da Fichte, Schelling e A. W. Schlegel, ma anche da Novalis). I frutti maggiori degli anni di Jena furono una commedia satirica (Gustav Wasa, 1799) e un romanzo (Godwi, 1799-1801) che ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
novale
agg. e s. m. o f. [dal lat. novalis (der. di novus «nuovo») agg. e s. f. e novale s. neutro, con gli stessi sign. dell’ital.]. – Termine già usato dai Romani e rimasto nell’uso letter. ital. per indicare un terreno incolto adattato...