FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] nelle Novelle letterarie di Firenze (XIII, coll. 391-393), nei Novaactaeruditorum (pp. 409-412), nel Journal des Sçavants (pp. 500 tema in forma di esercitazione di un allievo (Nova electricitatis theoria quam… J.B. Landriani publice propugnabat ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Meccanica e scienza del moto
Domenico Bertoloni Meli
Meccanica e scienza del moto
Il contesto intellettuale, istituzionale e sociale
Scrivere [...] , da lui sviluppato a Parigi fra il 1675 e il 1676, di cui aveva pubblicato i rudimenti nella Nova methodus, apparsa sugli "ActaEruditorum" del 1684, e nel De geometria recondita del 1686. Lo Schediasma tratta un argomento che Leibniz aveva già ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Mathematica mixta
Curtis Wilson
Niccolò Guicciardini
Alan E. Shapiro
Mathematica mixta
Astronomia
di Curtis Wilson
Nel XVIII sec. l'accuratezza [...] e Francia. Quando, nel 1714, un articolo degli "ActaEruditorum" lo sfidò a dimostrare che raggi semplici di colore immutabile colori di frequenze determinate.
Nel 1746 Euler pubblicò la Nova theoria lucis et colorum, in cui era presentata quella ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] nel corso degli anni. Dal 1682 diviene collaboratore della rivista "ActaEruditorum", fondata da Otto Menke, professore di filosofia morale e politica all'Università di Lipsia. La Nova methodus pro maximis et minimis itemque de tangentibus viene data ...
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Fisico e matematico (Woolsthorpe, Lincolnshire, 1642 - Londra 1727). Di famiglia agiata ma priva di istruzione, N. fu avviato agli studî dal ramo familiare materno, gli Ayscough (o Askew). Frequentò così [...] i Principia, che erano posteriori di tre anni alla Nova methodus pro maximis et minimis di Leibniz. La il nome e le notazioni, era stata pubblicata da Leibniz negli ActaEruditorum". Leibniz, che era socio della Royal Society, chiese spiegazioni e ...
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