Jurgenson, Albert
Stefano Masi
Montatore francese, nato a Parigi il 4 giugno 1929 e morto ivi il 12 giugno 2002. Versatile artigiano del cinema transalpino, si fece apprezzare per le sue qualità nell'assecondare [...] di una formula di compromesso, a metà strada fra il linguaggio del cinema classico e il bisogno di rinnovamento della Nouvellevague. Tipico di questo approccio si rivela il montaggio di Classe tous risques (1960; Asfalto che scotta) di Claude Sautet ...
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Deville, Michel
Serafino Murri
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Boulogne-sur-Seine (Hauts-de-Seine) il 13 aprile 1931. Ha rivisitato i più diversi generi cinematografici [...] , con toni soffusi ed eleganti, anche se con uno stile più classico di quello dei contemporanei registi della Nouvellevague. Da commedie sentimentali come Adorable menteuse (1962; Le bugie nel mio letto) è infatti passato con coerenza stilistica ...
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Nannuzzi, Armando
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 21 settembre 1925 e morto a Ostia (Roma) il 14 maggio 2001. Tra la seconda metà degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta [...] nel solco di una retorica luministica classica, ignorando i segnali di rinnovamento che in quegli stessi anni venivano dalla Nouvellevague. Trasportò poi nel colore la ricerca dei contrasti e il gusto per la densità dell'immagine. Nel corso della ...
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Perpignani, Roberto
Stefano Masi
Montatore, nato a Roma il 20 aprile 1941. Protagonista del rinnovamento del cinema italiano tra la seconda metà degli anni Sessanta e i primi Settanta al fianco di registi [...] del montaggio di Prima della rivoluzione (1964). In questo film P. e Bertolucci fecero confluire suggestioni provenienti dalla Nouvellevague francese e dal gusto del fraseggio jazz. L'esordio con un film così lontano dagli standard della produzione ...
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Baragli, Nino (propr. Giovanni)
Stefano Masi
Montatore, nato a Roma il 1° ottobre 1926. Figura di spicco del montaggio italiano, acquistò grande prestigio nei primi anni Sessanta quando, dopo una già [...] sulla direzione degli sguardi, potevano essere forzate, indicando una strada da seguire a quella che sarà definita la nouvellevague del cinema italiano. Il suo contributo al cinema di Pasolini è stato determinante soprattutto in film come Uccellacci ...
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Maudet, Christian
Federica Pescatori
Vero nome di Christian-Jaque, regista cinematografico francese, nato a Parigi il 4 agosto 1904 e morto a Boulogne-Billancourt (Parigi) l'8 luglio 1994. Figura prolifica [...] Cardinale, prima di dedicare un omaggio al teatro nella sua ultima regia per il cinema, La vie parisienne (1977).
Bibliografia
P. Billard, L'âge classique du cinéma français. Du cinéma parlant à la NouvelleVague, Paris 1995, pp. 116-17 e 538-40. ...
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Doillon, Jacques
Alberto Farassino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 marzo 1944. Autore dotato di originale espressività narrativa, è considerato uno dei più significativi esponenti [...] della generazione successiva alla Nouvellevague in quanto rappresentante di un cinema di ricerca, basato sul primato della ripresa e della recitazione e su sistemi di produzione indipendenti e di basso costo che ne hanno accentuato la forte impronta ...
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Legrand, Michel
Marta Tedeschini Lalli
Compositore francese, nato a Parigi il 24 febbraio 1932. Musicista dalla forte vena melodica, cominciò a comporre per il cinema negli anni Cinquanta, collaborando [...] con alcuni registi della Nouvellevague e contribuendo allo sviluppo della cinematografia francese con oltre 150 partiture. Nelle sue colonne sonore ha dapprima privilegiato il ricorso al jazz e alla musica leggera, per poi gradualmente inserire ...
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Im, Kwon Taek
Grazia Paganelli
Regista cinematografico coreano, nato a Chăngsong (Chölla meridionale), nella parte meridionale della Corea del Sud, il 2 maggio 1936. Cineasta versatile e prolifico, [...] di circa cento film realizzati a partire dagli anni Cinquanta, I. è uno dei registi di spicco della cosiddetta nouvellevague coreana, in grado di attraversare i generi e di spingersi nei territori della politica, della storia e della religione ...
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Schroeder, Barbet
Paolo Marocco
Regista, sceneggiatore, produttore e attore di origine tedesca, nato a Teheran il 26 aprile 1941. Attivo in Francia, autore dalla carriera multiforme, ha attraversato [...] Argentina giunse a Parigi dove intraprese gli studi di filosofia alla Sorbonne. Frequentatore di registi e attori della Nouvellevague, divenne assistente di Jean-Luc Godard in Les carabiniers (1963; I carabinieri), un'esperienza che gli fece intuire ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...