Delvaux, André
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico belga, nato a Heverlee (Lovanio) il 21 marzo 1926 e morto a Valenza (Spagna) il 4 ottobre 2002. È stato uno dei protagonisti della rinascita [...] del cinema belga, avvenuta negli anni Sessanta sulla scia della Nouvellevague francese, dimostrando, in quest'ambito, una forte propensione verso le tematiche dell'ambiguità, sospese tra realtà, sogno e immaginazione. Per D. l'immagine filmica, ...
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Tavernier, Bertrand
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese, nato a Lione il 25 aprile 1941. Critico interessato alla rivalutazione del cinema di genere statunitense, [...] nel racconto (Claude Autant-Lara, Christian-Jaque, Jean Grémillon, Jean Delannoy, René Clément), bollati dai critici della Nouvellevague come esponenti del cinéma de papa. Debuttò dietro la macchina da presa con due episodi di film collettivi ...
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Aurenche, Jean
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore francese, nato a Pierrelatte (Drôme) l'11 settembre 1904 e morto a Bandol (Var) il 29 settembre 1992. Nella sua lunga carriera scrisse più di settanta [...] César.
Bibliografia
F. Truffaut, Une certaine tendence du cinéma français, in "Cahiers du cinéma", 1954, 31; M. Marie, La NouvelleVague. Une école artistique, Paris 1997 (trad. it. Torino 1998, pp. 42-48); J.-P. Jeancolas, Cinema francese, 1945-58 ...
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Szabó, István
Daniela Angelucci
Regista cinematografico ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Tra gli autori più conosciuti e premiati del suo Paese, rappresentante del nuovo cinema che si [...] i corsi di Félix Máriássy. Nell'ambito di quelle lezioni ebbe modo di vedere i film del Neorealismo e della nascente Nouvellevague, opere che sarebbero sempre rimaste per il regista importanti punti di riferimento: a questo nuovo tipo di concezione ...
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Eustache, Jean
Donatello Fumarola
Regista cinematografico francese, nato a Pessac (Gironde) il 30 novembre 1938 e morto suicida a Parigi il 5 novembre 1981. L'irregolarità della sua filmografia (durate [...] pari di Garrel) cercò di non deviare dal percorso ideale (di radicale autorialità 'dentro' il cinema) iniziato con la Nouvellevague, costituì la prima radice e la ragione stessa di tutto il suo cinema, che non a caso risulta essere irrimediabilmente ...
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Boorman, John
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 18 gennaio 1933. B. si ricollega alla tradizione, che affonda le radici negli anni del muto, del talento visionario europeo [...] generi più solidi e riconoscibili come il noir) le acquisizioni formali europee maggiormente legate alle novità stilistiche della Nouvellevague. Nel ricostruire le tappe della vendetta di un gangster tradito dal suo socio, B. scompagina, come in un ...
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Hong gaoliang
Hubert Niogret
(Cina 1987, Sorgo rosso, colore, 110m); regia: Zhang Yimou; produzione: Wu Tianming per Xi'an Film Studio; soggetto: dai romanzi Hong gaoliang (Sorgo rosso) e Gaoliang jiu [...] .
Cinque anni dopo Yi ge he ba ge (Uno e otto) di Zhang Junzhao, una delle prime esperienze fondamentali della nouvellevague cinese (la cosiddetta 'quinta generazione'), Zhang Yimou, che di quel film aveva firmato la fotografia, dirige un'opera che ...
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Goretta, Claude
Ester C. de Miro d'Ajeta
Regista cinematografico svizzero, nato a Ginevra il 23 giugno 1929. Tra i maggiori esponenti del cinema svizzero, ha mostrato nei suoi film situazioni e personaggi [...] cinéphile in cui, assieme ad Alain Tanner, programmò in un cineclub di Ginevra film del Neorealismo italiano, della Nouvellevague e documentari sociali tedeschi censurati dal nazismo, durante un soggiorno a Londra in compagnia dello stesso Tanner, G ...
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Berta, Renato
Stefano Masi
Direttore della fotografia svizzero, nato a Bellinzona il 2 marzo 1945. Con il suo gusto per la luce naturale ha lasciato una profonda impronta nella nouvellevague svizzera [...] (2001), tutti firmati da Straub con Danièle Huillet. Al ritorno in patria, lavorò in uno dei film più importanti della nouvellevague svizzera, Charles mort ou vif (1969), il primo dei sei lungometraggi che avrebbe fotografato per Tanner. Fu l'inizio ...
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Karmitz, Marin
Clarice Cartier
Regista, produttore, distributore ed esercente cinematografico romeno, naturalizzato francese, nato a Bucarest il 7 ottobre 1938. è stato a partire dal 1963 fino al 1972 [...] anche nelle sale più commerciali. Uno degli elementi 'rivoluzionari' di Coup pour coup, che lo differenziava dalle opere della Nouvellevague, fu il lavoro di gruppo, che ne fece un'autentica opera collettiva (non a caso nei titoli di testa venivano ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...