Vigo, Jean (propr. De Vigo, Jean)
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 26 aprile 1905 e morto ivi il 5 ottobre 1934. Con pochissimi film, questo poeta delle immagini, quasi [...] a censura, poté uscire nei normali circuiti solo nel 1945, ma divenne un'opera di culto per i cineasti della Nouvellevague, e un esempio imprescindibile per tutti gli innovatori del cinema.
Di nuovo ammalato, V. girò poi L'Atalante, il suo ...
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Vynález zkázy
Francesco Pitassio
(Cecoslovacchia 1958, La diabolica invenzione, bianco e nero, 80m); regia: Karel Zeman; produzione: Krátký/Gotwaldov; soggetto: dal romanzo Face au drapeau di Jules [...] preludono alle acquisizioni amare di Bláznova kronika (Cronaca d'un folle, 1964), sceneggiato da uno dei protagonisti della nouvellevague ceca, Pavel Juráček: forse, il risultato più eccentrico della carriera di Zeman.
Vynález zkázy fu molto lodato ...
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Pagnol, Marcel
Marco Pistoia
Scrittore e drammaturgo, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Aubagne (Marsiglia) il 28 febbraio 1895 e morto a Parigi il 18 aprile 1974. [...] tuttavia quella di scrittore, traduttore, storico e saggista e trovando non poca attenzione presso i cineasti della Nouvellevague.
Bibliografia
C. Beylie, Marcel Pagnol ou le cinéma en liberté, Paris 1986; R. Castans, Marcel Pagnol, Paris ...
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Baisers volés
Daniela Angelucci
(Francia 1968, Baci rubati, colore, 90m); regia: François Truffaut; produzione: Les Films du Carrosse, Les Productions Artistes Associés; soggetto: François Truffaut, [...] è dedicato a Henri Langlois, fondatore della Cinémathèque di Parigi, luogo fondamentale per la formazione degli autori della Nouvellevague. Nel gennaio del 1968, la sua destituzione dall’incarico di direttore da parte del ministro della Cultura ...
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Il conformista
Paolo Bertetto
(Italia/Francia/RFT 1970, colore, 105m); regia: Bernardo Bertolucci; produzione: Maurizio Lodi-Fè per Mars/ Marianne/Maran; soggetto: dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia; [...] lavoro di messa in scena punta alla elaborazione di un nuovo gusto compositivo, in cui la sperimentazione della Nouvellevague si misura con le esigenze narrative di un film che non nasconde intenzioni spettacolari. Certo Bertolucci continua a usare ...
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Komeda, Krzyszstof
Ermanno Comuzio
Nome d'arte di Krzysztof Trzcinski, pianista, compositore e arrangiatore polacco, nato a Poznań il 27 aprile 1931 e morto a Varsavia il 23 aprile 1969. Dedicatosi [...] , Il mio vecchio) e Niekochana (1965, Non amata), dove al jazz subentra un commento dai toni romantici, in stile Nouvellevague, affidato a una frase del piano solista sostenuta da vasti arpeggi; Jerzy Passendorfer, Andrzej Kondratiuk, Edward Etler e ...
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Le sang des bêtes
Vincent Pinel
(Francia 1948, 1949, bianco e nero, 22m); regia: Georges Franju; produzione: Paul Legros per Forces et Voix de France; sceneggiatura: Georges Franju; commento: Jean Painlevé; [...] è il primo film di Gorges Franju, la prima di una dozzina di opere che, dal dopoguerra alla comparsa della Nouvellevague, appartengono alla felice stagione del 'Groupe des trente', la celebre scuola di cortometraggio francese. Le sang des bêtes ...
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Trumbo, Dalton
Patrick McGilligan
Sceneggiatore statunitense, nato a Montrose (Colorado) il 9 dicembre 1905 e morto a Los Angeles il 10 settembre 1976. Negli anni Quaranta, quando era già piuttosto [...] Kaufman); spietato ritratto degli Stati Uniti del secondo dopoguerra, il film, considerato un archetipo del noir, influenzò la Nouvellevague. Collaborò anche alle sceneggiature dei due thriller di grande tensione He ran all the way (1951; Ho amato ...
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Ladri di biciclette
Giaime Alonge
(Italia 1947, 1948, bianco e nero, 92m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Vittorio De Sica per PDS; soggetto: Cesare Zavattini, dall'omonimo romanzo di Luigi Bartolini; [...] per avere luogo.
Il film fu salutato con particolare entusiasmo da André Bazin: agli occhi del padre spirituale della Nouvellevague Ladri di biciclette rappresenta un modello di cinema 'senza cinema', capace di far passare la realtà sullo schermo ...
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Penn, Arthur
Regista cinematografico, televisivo e teatrale statunitense, nato a Filadelfia il 27 settembre 1922. Intellettuale appassionato e militante, P. non si è mai stancato di utilizzare il cinema, [...] anni Trenta, l'opera sembra riprendere il modello del gangster film filtrato però attraverso la libertà formale della Nouvellevague. Diresse poi Alice's restaurant (1969), altro potente 'film di protesta' su un cantante folk che stringe amicizia ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...