Attrice cinematografica statunitense (n. Santa Monica, California, 1944). Figlia minore di C. Chaplin, ha debuttato nel film Limelight (1952, Luci della ribalta), diretta dal padre. Lanciata a livello [...] compagno C. Saura (in film quali Peppermint frappé del 1967 e Cría cuervos del 1976) e in Francia con i protagonisti della “nouvellevague” (nelle pellicole del 1983 L’amour par terre e La vie est un roman). Nel 2002 è stata chiamata da P. Almodóvar ...
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Scrittore francese (Parigi 1949). Laureato in Lettere moderne alla Sorbona, si dedica all’insegnamento in vari licei della regione parigina ed esordisce come romanziere con Le Corps inflammable (P.O.L.,1984). [...] semplicità e la leggerezza stilistica, i suoi romanzi si ispirano al quotidiano e sono pervasi da una lieve ironia. L. ha dichiarato di aver trovato una fonte di ispirazione nei lavori del regista Jean-Luc Godard e nella poetica della NouvelleVague. ...
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Film (1958) del regista e critico cinematografico francese C. Chabrol (1930-2010). Premiato al Festival di Locarno, con il successivo Les cousins (1959) è considerato tra i primi capolavori della Nouvelle [...] vague.
François e Serge sono due amici che si ritrovano dopo alcuni anni: stridente è il confronto tra le loro personalità, profondamente diverse sia sul piano morale sia su quello sociale. ...
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Vasil´ev, Anatolij Aleksandrovič
Valentina Venturini
Regista teatrale russo, nato a Danilovka (Penza) il 4 maggio 1942. Laureatosi in chimica presso l'università di Rostov sul Don, ha lavorato come [...] : è proprio con questo testo che il regista ha affrontato per la prima volta la drammaturgia della Novaja Volna (la nouvellevague russa). Attorno a V., inoltre, si formò un gruppo di attori con i quali il regista ha continuato a lavorare negli ...
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Kauerismäki, Aki
Francesco Bono
Regista cinematografico finlandese, nato a Orimattila il 4 aprile 1957. Si è avvicinato al cinema da autodidatta e con il fratello Mika (n. 1955), anch'egli regista, [...] , del cinema nordico.
Come il fratello Mika, Aki mostra vivo interesse per i B movies degli anni Cinquanta e la NouvelleVague di cui rielabora numerosi motivi coniugandoli con uno stile che rievoca - per la compostezza quasi fredda degli attori, la ...
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ROBBE-GRILLET, Alain
Gian Luigi Rondi
Scrittore e regista cinematografico francese, nato a Brest il 18 agosto 1922. Esponente fra i maggiori della corrente letteraria definita Nouveau roman o anche [...] dernière à Marienbad (L'anno scorso a Marienbad), 1961, una delle opere di maggiore eco della Nouvellevague cinematografica francese. Passato alla regia, trasferisce nel cinema le proprie posizioni letterarie realizzando film spesso discontinui e ...
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Bertolucci, Bernardo
Paolo Bertetto
Regista cinematografico, nato a Parma il 16 marzo 1941. Per B. il cinema rappresenta insieme un'estensione della vita e una profonda avventura nell'immaginario, un [...] storia della produzione cinematografica. La sua idea di cinema risulta innestata sulla lezione di André Bazin e della Nouvellevague: in essa sono articolate ricerca personale e cinefilia, conoscenza degli autori e volontà di parlare in prima persona ...
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Garrel, Philippe
Rinaldo Censi
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 6 aprile 1948. Fedele allo spirito della sua generazione, legata agli eventi del Sessantotto, [...] fotografia in bianco e nero di Raoul Coutard, scelta che indica la volontà di mantenersi fedele allo stile originario della Nouvellevague), il regista si è mosso a ritroso per rivivere alcuni istanti del suo passato e meglio comprenderli. In questo ...
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Denis, Claire
Daniela Turco
Regista cinematografica francese, nata a Parigi il 21 aprile 1948. L'Africa, con i suoi spazi dilatati e la sua luce, e l'immigrazione africana in Europa, con il suo drammatico [...] . Foster, Women film directors, Westport (CT) 1995, ad vocem.
Laboratorio Immagine Donna, La distanza delle cose vicine. La NouvelleVague delle registe francesi, Firenze 1997, pp. 67-70.
T. Sossi, Denis, Claire, in T. Sossi, Dizionario delle registe ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] 1965) e nell’horror apocalittico L’ultimo uomo sulla terra (1964) di Ubaldo Ragona.
Ma curiosamente, la tardiva nouvellevague che nascerà in Italia avrà come epicentro due tranquille cittadine padane, Parma e Piacenza (in quest’ultima, ricordiamolo ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...