Trintignant, Jean-Louis
Paolo Marocco
Attore cinematografico francese, nato a Piolenc l'11 dicembre 1930. Uno dei più noti divi d'Oltralpe a partire dagli anni Sessanta, eclettico ed elegante, dai lineamenti [...] di Alain Robbe-Grillet al poliziesco francese degli anni Settanta di Deray e Granier-Deferre, alle opere di due autori della Nouvellevague come Eric Rohmer e François Truffaut. Nel 1968 ha vinto l'Orso d'argento al Festival di Berlino per il film ...
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Hellman, Monte
Emiliano Morreale
Regista, sceneggiatore, montatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Greenpoint (New York) il 12 luglio 1932. Proveniente dalla factory di Roger Corman, [...] atmosfere da teatro dell'assurdo (H. aveva diretto a Los Angeles la prima di En attendant Godot) e ritmi da Nouvellevague. I due film furono girati insieme; il primo (incentrato su un linciaggio) ha tratti più realistici, mentre nel secondo le ...
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Smith, Patti
Ernesto Assante
Gli accordi del rock fusi con la potenza delle parole
Patti Smith, poetessa e autrice, cantante e chitarrista, è stata una delle star della nouvellevague del rock americano [...] della metà degli anni Settanta. Vicina al punk ma al tempo stesso innamorata della poesia di Charles Baudelaire e amica di molti artisti newyorkesi, è una protagonista del nuovo rock statunitense
Un grande ...
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Demme, Jonathan
Demme, Jonathan. – Regista statunitense (n. Baldwin 1944), si è affermato negli anni Novanta del 20° sec. con un susseguirsi di successi cinematografici, consacrati nel 1992 con l’Oscar [...] ). Oltre a essere un remake del giallo-rosa Charade (1963), il film è una sorta di omaggio alla Parigi della Nouvellevague. Successivamente, D. ha girato The Manchurian candidate (2004), remake dell’omonimo film del 1962 di J. Frankenheimer (Va e ...
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Dardenne, Jean-Pierre e Luc
Dardenne, Jean-Pierre e Luc. – Registi, sceneggiatori e produttori cinematografici belgi (n. rispettivamente Angis 1951 e Arwis 1954). Dopo una lunga carriera come documentaristi, [...] anni Duemila, riproposti con stile asciutto e personale, eredità del realismo della scuola documentarista belga e dell’estetica della Nouvellevague. Del 2002 è Le fils (Il figlio), sul rapporto complesso e drammatico tra un uomo, impiegato in un ...
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Imamura, Shohei
Imamura, Shohei. ‒ Regista giapponese (Tokio 1926 – ivi 2006). Tra i più importanti cineasti giapponesi della nouvellevague nipponica degli anni Sessanta del 20° secolo, più volte premiato [...] in festival internazionali, ha continuato a girare con lucidità, inventiva, senso poetico e freschezza creativa nell’ultimo scorcio della sua carriera, già malato, dal 2000. Ci ha così lasciato un film ...
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Rivette, Jacques
Ugo G. Caruso
Regista e critico cinematografico francese, nato a Rouen il 1° marzo 1928. Cineasta originale e raffinato, è unanimemente considerato, tra i registi storici della Nouvelle [...] assistente di Jean Renoir, Jacques Becker e Jean Mitry e collaborando anche ai primi cortometraggi degli altri registi della Nouvellevague.
Esordì nel 1956 con il cortometraggio Le coup du berger di cui, sin dall'intreccio, si coglie la discendenza ...
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Doillon, Jacques
Alberto Farassino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 marzo 1944. Autore dotato di originale espressività narrativa, è considerato uno dei più significativi esponenti [...] della generazione successiva alla Nouvellevague in quanto rappresentante di un cinema di ricerca, basato sul primato della ripresa e della recitazione e su sistemi di produzione indipendenti e di basso costo che ne hanno accentuato la forte impronta ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...]
L. Miccichè, La ragione e lo sguardo. Saggi e note sul cinema, Cosenza 1979.
La pelle e l'anima. Intorno alla NouvelleVague, a cura di G. Grignaffini, Firenze 1984.
P. Bonitzer, Décadrages. Peinture et cinéma, Paris 1985.
P. Montani, Il debito del ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] sulla natura del cinema. Basta ripensare a quanto André Bazin, nume tutelare dei "Cahiers du cinéma" e della Nouvellevague, ha dedicato all'ontologia cinematografica, laddove indica il cinema come punto d'arrivo dell'arte che, dai primi graffiti ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...