Corrente cinematografica francese degli anni 1960. Si trattò di un fenomeno complesso, costituito da un insieme più o meno circoscrivibile di autori, di avvenimenti, di film, di idee e di concezioni della regia nell’ambito del quale però risulta difficile individuare i tratti comuni profondi che legarono gli esponenti e le opere di tale movimento. Gli autori della N. stricto sensu furono quelli che ...
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Espressione che traduce il francese nouvellevague, adoperata dapprima negli USA verso la fine degli anni 1970 con riferimento a forme nuove della musica (specialmente il rock) e del cinema caratterizzate [...] da anticonformismo e aggressività. In senso più ampio, è stata riferita anche ad altri movimenti, manifestazioni, concezioni che nel campo della cultura, dell’arte, del costume, della politica hanno assunto ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] .
In Francia si formò (attorno al critico A. Bazin e alla rivista Cahiers du Cinéma) il movimento della nouvellevague. Comprendeva autori piuttosto diversi tra loro e che assai presto presero strade divergenti, accomunati però dalla ricerca di uno ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1930 - Rolle, Svizzera, 2022). Tra i massimi esponenti del movimento francese nouvellevague, si è sempre contraddistinto per la sua produzione attenta alle forme [...] fine degli anni Settanta: Sauve qui peut (la vie) (1979); Prénom Carmen (1982); Je vous salue Marie (1984); Détective (1985); Nouvellevague (1990); Allemagne année 90 neuf zéro (1992). Negli anni Novanta proseguì la sua ricerca di nuove forme visive ...
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Regista e critico cinematografico francese (Parigi 1930 - ivi 2010). Tra i padri della Nouvellevague, più che alla sperimentazione si è interessato al racconto ben strutturato e alla descrizione dei meandri [...] della psiche umana, connotandosi come uno dei più originali e caustici ritrattisti della società francese. Tra le sue opere più significative si ricordano Violette Nozière (1978) e La cérémonie (Il buio ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] si contrappose la negligenza formale di gusto tardo-simbolista e surrealista dei poeti della naug-i nau (dal francese nouvellevague), fra cui spicca Aḥmadī. Un posto particolare occupa la poetessa F. Farrukhzād, che di questa scuola offre la sintesi ...
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Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, [...] (o allegorico) che spesso sconfina nel surreale. Trasferitosi a Parigi, P. apprezzò le prime opere della Nouvellevague, pur riscontrandovi un eccesso di intellettualismo. Conobbe lo scrittore Gérard Brach, futuro co-sceneggiatore di quasi tutti ...
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Attore cinematografico francese (Sceaux, Hauts-de-Seine, 1935 - Douchy, Loiret, 2024); ha esordito nel 1957, conquistando larga notorietà grazie soprattutto alle sue interpretazioni nel genere poliziesco [...] , 1970); Mr. Klein (1976); Le gang (1977); Attention, les enfants regardent (Lo sconosciuto, 1978); Un amour de Swann (1984); Nouvellevague (1989); Le retour de Casanova (1992); L'ours en peluche (1994); Une chance sur deux (Uno dei 2, 1998); Les ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1894 - Beverly Hills 1979). Autore di straordinaria sensibilità artistica e morale, maestro dell'arte cinematografica, per le caratteristiche del suo stile che [...] autori 'moderni' per eccellenza, fu considerato un modello dai neorealisti italiani e un antesignano dagli autori della Nouvellevague. Nel 1975 gli venne conferito l'Oscar alla carriera.
Vita e opere
Figlio del pittore Pierre-Auguste, cresciuto ...
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Regista, sceneggiatore e critico francese (n. Parigi 1955). È stato sceneggiatore e regista di alcuni cortometraggi alla fine degli anni Settanta prima di diventare membro della redazione dei Cahiers du [...] froide (1994). Nel 1996 ha diretto Irma Vep, personale debito nei confronti della "libertà d'improvvisazione" propria della nouvellevague e omaggio nei confronti del cinema di Hongkong (al quale ha già rivolto una notevole attenzione come critico ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...
new wave
‹ni̯ùu u̯èiv› locuz. ingl. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. e agg. – Espressione che traduce il fr. nouvelle vague (v.), adoperata dapprima negli Stati Uniti d’America verso la fine degli anni ’70 del Novecento con...