Toussaint, Jean-Philippe
Toussaint, Jean-Philippe. − Scrittore e cineasta belga di lingua francese (n. Bruxelles 1957). Dopo gli studi all'università della Sorbona si è dedicato all'insegnamento in un [...] liceo algerino. Erede della grande tradizione del nouveauroman francese, ne condivide la minuziosa e fredda strategia descrittiva. È arrivato al successo nel 1985 con il romanzo d'esordio La salle de bain (trad. it. 1986), dal quale è stato tratto ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] degli scrittori beat negli Stati Uniti o per la ricca esperienza del nouveauroman francese (M. Butor, A. Robbe-Grillet) parallela, per vari aspetti, a quella del nouveau réalisme, nato alla fine degli anni Cinquanta: le loro poetiche postulano in ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] 1953.
H. Blumenberg, Paradigmen zu einer Metaphorologie, Bonn 1960 (trad. it. Bologna 1969).
A. Robbe-Grillet, Pour un nouveauroman, Paris 1963.
G. Genette, Palimpsestes. La littérature au second degré, Paris 1982 (trad. it. Torino 1997).
Erinnerte ...
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Scienza e letteratura
Carlo D'Amicis
Nel saggio Filosofia e letteratura, pubblicato nel 1967 sulla Fiera letteraria, I. Calvino scriveva che "la scienza si trova di fronte a problemi non dissimili da [...] del suo tempo attraverso le dottrine deterministiche e darwiniane o, ancora successivamente, nell'oggettivazione dello sguardo del nouveauroman), sia nella capacità di anticipare, a livello esperienziale, elementi che si riveleranno assai utili alla ...
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MERRILL, James Ingram
Andrea Mariani
Poeta statunitense, nato a New York il 3 marzo 1926. A un'adolescenza agiata, povera di affetti ma ricca di esperienze intellettuali (simbolisti, Proust, Rilke, [...] nouveauroman) e da lui definita più tardi "convalescenza urbana", seguì un periodo di soggiorni all'estero (Europa, Medio Oriente). Importantissimi gli annuali soggiorni in Grecia, rifugio privilegiato per un'intensa sensibilità che tardò a ...
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LE CLÉZIO, Jean-Marie-Gustave
Cecilia Causin
Scrittore, romanziere e saggista francese, nato a Nizza il 13 aprile 1940. Discendente da una famiglia di origine bretone trasferitasi alle Mauritius nel [...] assoluta, la possibilità di una rottura nella lingua e nella narrativa, ben espressa in quel periodo dal nouveauroman, e che avrebbe costituito la strada percorsa tenacemente fino agli anni Settanta dall’autore impegnato in una sperimentazione ...
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WALSCHAP, Gerard
René F. Lissens
Scrittore belga, nato a Londerzeel il 9 luglio 1898, morto ad Anversa il 25 ottobre 1989. Dopo una vocazione missionaria, poi venuta meno, fu giornalista, e dal 1940 [...] gastmaal ("Il banchetto", 1966) e in Het avondmaal ("La cena", 1968), due romanzi che fanno uso di alcuni procedimenti del NouveauRoman e nel contempo li deridono: l'uomo è solo sciocchezza, l'universo è il prodotto di un'infinita follia; assurdo ma ...
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SAER, Juan José
Luisa Pranzetti
Scrittore e poeta argentino, nato a Serondino (Santa Fe) nel 1937; dal 1968 vive a Rennes, in Francia, dove insegna Letteratura ispanoamericana. In Responsos (1964), [...] ai materiali propri della narrativa contemporanea (da Joyce a Proust, da Borges a Cortázar, dallo strutturalismo al nouveauroman), recupera molti elementi del realismo senza però riprodurre i meccanismi di verosimiglianza su cui si fonda il romanzo ...
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LEIRIS, Michel
Paola Ricciulli
Scrittore ed etnologo francese, nato a Parigi il 20 aprile 1901, morto a Saint-Ilaire (Parigi) il 3 ottobre 1990. Partecipò (1924-29) al movimento surrealista, da cui [...] si dissociò insieme a Masson, Limbour e Boiffard. La sua opera ha esercitato una forte influenza soprattutto sul nouveauroman per aver preso come punto di riferimento un concetto chiave già lucidamente formulato in De la littérature considérée comme ...
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MERTENS, Pierre
Robert Frickx
(App. IV, II, p. 431)
Giurista e scrittore belga, nato a Bruxelles il 9 ottobre 1939. Dopo l'affermazione di Les bons offices, M., abbandonando i modi propri del nouveau [...] roman, recupera una concezione più classica nelle opere seguenti: i racconti di Nécrologies (1977) e soprattutto il romanzo Terre d'asile (1978), sorta di sommessa cronaca degli incontri, della difficoltà a integrarsi e a comunicare con gli altri di ...
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nouveau roman
‹nuvò romã′› locuz. m., fr. (propr. «nuovo romanzo»), usata in ital. come s. m. (solo al sing.). – Corrente letteraria sviluppatasi in Francia negli anni ’50 (e di cui gli esponenti più significativi sono stati A. Robbe-Grillet...
secessione
secessióne s. f. [dal lat. secessio -onis, der. di secedĕre «allontanarsi, separarsi», comp. di se- (pref. indicante separazione) e cedĕre «allontanarsi, andarsene»]. – 1. Separazione, distacco di una parte o di un gruppo dall’unità...