Critico d'arte e letterario italiano (n. Bologna 1935). Partendo dalle posizioni teoriche del Gruppo '63, si è occupato di fenomenologia degli stili artistici, interessandosi in particolare di storia dell'arte [...] . Parallelamente si è dedicato agli studi di critica letteraria, analizzando le nuove forme di romanzo con particolare riferimento al nouveauroman francese. Teorico di una più diretta fusione tra arte e tecnologia, B. ha dedicato le sue ricerche al ...
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Giurista e scrittore belga di lingua francese (n. Bruxelles 1939); studioso di diritto internazionale, si è occupato di problemi riguardanti la libertà di stampa, lo stato giuridico dei rifugiati politici, [...] Niveau de la mer (1970) e La fête des anciens (1971), in cui utilizzava felicemente le tecniche narrative del nouveauroman, ha confermato le sue qualità di scrittore, teso a fondere i valori della narrativa classica con le tecniche dell'avanguardia ...
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Narratore e drammaturgo statunitense (Stamford, Connecticut 1925 - Provid ence, Rhode Island, 1998). Rifacendosi dichiaratamente a W. Faulkner, a D. Barnes e E. A. Poe delle allucinazioni e degli stati [...] gusto di H. per la spettacolarità, ribadito anche in Whistlejacket (1988), dove è facilmente riconoscibile l'influenza del nouveauroman nella scelta dei temi e delle suggestioni. H. si ispirò a formule narrative di più facile effetto nei successivi ...
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Romanziere e poeta francese (Bordeaux 1911 - ivi 2005). Partecipò alla Resistenza (nel 1943 fu deportato a Mauthausen): il tema del ritorno alla vita dopo l'esperienza del mondo dei campi di concentramento [...] molti suoi romanzi, percorsi, come tutta la sua opera, da una sottile vena religiosa. È considerato un precursore del "nouveauroman". Tra le sue opere di poesia: Les phénomènes célestes (1939); Poèmes de la nuit et du brouillard (1946); Passetemps ...
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Critico letterario e saggista francese (n. Parigi 1930 - m. 2018); prof. all'École normale supérieure di Parigi. Allievo di R. Barthes, è stato esponente di spicco della cosiddetta "nouvelle critique", [...] tipo di lettura è stato da lui applicato a opere di diverse epoche letterarie: dal barocco, suo campo di elezione, al "nouveauroman" (Figures, 1966, trad. it. Figure. Retorica e strutturalismo, 1969; Figures II, 1969, trad. it. Figure II. La parola ...
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Scrittore francese (Parigi 1922 - ivi 2014). Ha radicalizzato alcuni procedimenti del nouveauroman in un'esplorazione del mondo volta a generare inquietudine e incertezza. Funzionario in Marocco per quattro [...] anni, ambientò in Africa La mise en scène (1958; trad. it. 1962), primo di un ciclo di otto romanzi intitolato Le jeu d'enfant, continuato con: Le maintien de l'ordre (1961); Eté indien (1963; trad. it. ...
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Scrittore (Palermo 1893 - Roma 1976). Provvisto di una larga cultura umanistica, con accentuati interessi linguistici e filosofici, cominciò a pubblicare sotto varî pseudonimi sin dagli anni Trenta (Sul [...] alla neoavanguardia, è da porre in rapporto con la sua lunga maturazione; oltre alla lezione futurista in essa agiscono i successivi influssi di Joyce, di Gadda, del nouveauroman, che portano P. alla dissoluzione della sintassi tradizionale. ...
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Scrittore svedese (Vaxholm, Stoccolma, 1922 - ivi 1992); deputato in parlamento (1969-79) per il partito di centro; dal 1975 membro dell'Accademia di Svezia. Esordì con la raccolta di novelle Jägarna ("I [...] cacciatori", 1957), adottando una tecnica narrativa legata al nouveauroman, poi perfezionata nei romanzi Undersökningen ("L'inchiesta", 1958) e Två dagar, två nätter ("Due giorni, due notti", 1965), fino alla frantumazione documentaristica di ...
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Scrittore francese (Clermont-Ferrand 1925 - Sèvres 1997). Musicista, giornalista, saggista (Monteverdi, 1960), disegnatore, fece parte del gruppo di Tel quel. Influenzata dalle esperienze del nouveauroman, [...] ma anche da Rabelais e Villon, e condotta sotto il segno di un forte sperimentalismo visivo (collages, calligrammi, variazioni tipografiche, ecc.) e linguistico, la sua opera fu dominata dai temi dell'erranza, ...
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Scrittore francese (Parigi 1919 - ivi 2000). Personalità multiforme, si cimentò nel romanzo popolare con il fortunato Caroline Chérie (1947), pubblicato sotto lo pseudonimo di Cécil Saint-Laurent, e nel [...] Les bêtises (1971), romanzo autobiografico di impronta gidiana, e Le dormeur debout (1986). Ostile alla letteratura impegnata, al nouveauroman, allo strutturalismo, prese posizione contro J.-P. Sartre (Paul et Jean-Paul, 1951) ed espresse la propria ...
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nouveau roman
‹nuvò romã′› locuz. m., fr. (propr. «nuovo romanzo»), usata in ital. come s. m. (solo al sing.). – Corrente letteraria sviluppatasi in Francia negli anni ’50 (e di cui gli esponenti più significativi sono stati A. Robbe-Grillet...
secessione
secessióne s. f. [dal lat. secessio -onis, der. di secedĕre «allontanarsi, separarsi», comp. di se- (pref. indicante separazione) e cedĕre «allontanarsi, andarsene»]. – 1. Separazione, distacco di una parte o di un gruppo dall’unità...