Inconscio
CCesare L. Musatti e Enzo Funari
di Cesare L. Musatti e Enzo Funari
Inconscio
sommario: 1. Via metafisica e via psicologica al concetto di inconscio. 2. L'epoca dell'ipnosi. 3. Ipnosi e isteria. [...] Janet, da Breuer e da Freud come responsabili del distacco di determinati contenuti dalla coscienza.
4. L'inconscio come noumeno o come integrazione della coscienza
Lo stato in cui questi contenuti venivano a trovarsi per effetto di un tale distacco ...
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La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’i. è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, ma con un’estensione e importanza intese diversamente dalla psicologia classica e dalla psicanalisi.
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Gianluigi Di Cesare
La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. È termine centrale in tutte le psicologie del profondo. Può essere usato come aggettivo per indicare tutti quei contenuti non accessibili alla coscienza, o come sostantivo per indicare uno specifico luogo ... ...
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Il concetto di inconscio fa la sua prima esplicita apparizione nella storia della filosofia in Leibniz, che in polemica con Locke – per il quale non esiste nulla di cui non abbiamo sempre attualmente coscienza – ipotizzò la presenza di «piccole percezioni» che vengono assimilate senza averne coscienza. ... ...
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Simona Argentieri
La parte della nostra psiche sconosciuta a noi stessi
L'inconscio è la parte della nostra psiche che non raggiunge il livello della coscienza. Al sistema inconscio diede particolare importanza la teoria psicoanalitica, distinguendolo dalla parte conscia e dal preconscio. Nella grande ... ...
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Cesare L. Musatti
Enzo Funari
La problematica relativa all'esistenza di una sfera di attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza, sorta in sede filosofica fin dall'antichità, ha avuto grande sviluppo, in particolare a opera di S. Freud e della ricerca psicoanalitica. Nell'ambito ... ...
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Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Ernesto LUGARO
Termini equivalenti, usati spesso in filosofia e psicologia, ma di definizione assai controversa. In genere essi hanno significato tanto attivo quanto passivo, designando sia l'attività psichica non consapevole di sé, sia l'oggetto o contenuto che tale ... ...
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Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] di contrapposizione, tra cui quella cartesiana fra «res cogitans» e «res extensa», quella kantiana fra «fenomeno» e «noumeno», o quella fra «apparenza» e «realtà» in F.H. Bradley.
Fisica
Dualismo onda-corpuscolo
Il comportamento talora ondulatorio ...
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Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] di metà Ottocento - a proposito dei limiti del conoscere, giungendo alla conclusione che, data l'impossibilità di arrivare al noumeno, la conoscenza è limitata agli effetti di questo su di noi. La filosofia non può, quindi, essere che 'filosofia ...
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noumeno
noùmeno s. m. [dal gr. (τὸ) νοούμενον «ciò che è concepito dall’intelletto», part. pres. passivo di νοέω «conoscere intellettivamente»]. – 1. Nella filosofia platonica, ciò che è pensato o pensabile dal puro intelletto, indipendentemente...
noumenico
noumènico agg. [der. di noumeno] (pl. m. -ci). – In filosofia, che ha natura o carattere di noumeno, che è puramente pensabile o intelligibile: realtà n., in contrapp. a realtà fenomenica o sensibile; mondo noumenico. Con uso di...