Termine filosofico usato da Platone e ripreso da I. Kant. Per il primo, n. significa ciò che è pensato o pensabile dal puro intelletto, indipendentemente dall’esperienza sensibile, ossia le idee, in quanto distinte dagli oggetti sensibili. Kant intende per n. l’essenza pensabile, ma inconoscibile, della realtà in sé, in contrapposizione a fenomeno (di cui pure costituisce il fondamento, il substrato). ...
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Inconscio
CCesare L. Musatti e Enzo Funari
di Cesare L. Musatti e Enzo Funari
Inconscio
sommario: 1. Via metafisica e via psicologica al concetto di inconscio. 2. L'epoca dell'ipnosi. 3. Ipnosi e isteria. [...] Janet, da Breuer e da Freud come responsabili del distacco di determinati contenuti dalla coscienza.
4. L'inconscio come noumeno o come integrazione della coscienza
Lo stato in cui questi contenuti venivano a trovarsi per effetto di un tale distacco ...
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Jaja, Donato
Filosofo italiano (Conversano, Bari, 1839 - Pisa 1914). Dal 1887 insegnò filosofia teoretica nell’univ. di Pisa. Allievo di Fiorentino, subì l’influenza di B. Spaventa diventando seguace [...] , a Pisa, di Gentile, sul quale esercitò un forte influsso. Al centro della sua ricerca sta la conciliazione tra noumeno e fenomeno, tra sensazione e coscienza, che egli risolve in sostanziale unità. Tra gli scritti principali si segnalano: Dell ...
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Martineau, James
Pastore unitariano e pensatore inglese (Norwich, Norfolk, 1804 - Londra 1900). Prof. (1840) a Manchester, poi (1853) a Londra, aderì per qualche tempo all’empirismo associazionistico [...] del mondo fisico e morale, in cui il primo è sostenuto da una «forza», il secondo dal «volere», considerati la causa-noumeno di ogni fenomeno-effetto. Le sue opere principali sono: A study of Spinoza (1882); Types of ethical theories (1885); A study ...
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INCONOSCIBILE
Guido Calogero
- Termine filosofico, che viene in uso quando, da un punto di vista agnostico, si vuol designare la realtà che si definisce come irraggiungibile dalle limitate forze del [...] si definisce come assolutamente vietata alla conoscenza. In certa misura, una grande asserzione d'inconoscibile è quella kantiana del noumeno o "cosa in sé" non attingibile per via teoretica: per quanto, poi, Kant, lo dica asseribile in funzione dell ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] il risultato d'una esperienza accumulata, nel passato, come se per questo non si potesse ripetere la critica kantiana. Il noumeno kantiano diviene l'inconoscibile, quel mistero di fronte a cui si trova la stessa scienza quando cerca il fondo della ...
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Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] di contrapposizione, tra cui quella cartesiana fra «res cogitans» e «res extensa», quella kantiana fra «fenomeno» e «noumeno», o quella fra «apparenza» e «realtà» in F.H. Bradley.
Fisica
Dualismo onda-corpuscolo
Il comportamento talora ondulatorio ...
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. Col nome di criticismo si designa, in generale, la dottrina filosofica che prospetta il problema della possibilità della conoscenza e si oppone quindi tanto al dogmatismo quanto allo scetticismo, che [...] si contraddice, si elimina da sé stessa. L'altra posizione, considerando la critica come la stessa metafisica, e involgendo il noumeno nella negazione della cosa in sé, chiude la critica in sé stessa e quindi la nega in quanto critica. Anche questa ...
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agnosticismo
Termine coniato dallo zoologo inglese Th.H. Huxley nel 1869 (dal gr. ἂγνωστος «sconosciuto») per indicare l’atteggiamento di coloro i quali ritengono irrisolvibili i problemi metafisici [...] questi ammette l’esistenza della cosa in sé ma la dichiara inconoscibile (anche se alcuni interpreti hanno sottolineato come il noumeno kantiano sia un concetto-limite). Anche il relativismo di Hamilton e di Mansel è stato definito agnostico. In un ...
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Termine del linguaggio scientifico e filosofico. Aristotele chiama, di solito, ϕαινόμενον ciò che cade sotto i sensi, intendendo di opporlo, come il suo predecessore Platone, a ciò che è stabile, essenziale, [...] , che tutto ciò che investono rendono relativo a noi, fenomeno, e solo attingibile dalla ragione, onde la cosa in sé è detta noumeno (dal gr. νούμενον; ciò che è oggetto del νοῦς, della ragione). Per Kant il mondo fenomenico è il solo mondo reale che ...
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noumeno
noùmeno s. m. [dal gr. (τὸ) νοούμενον «ciò che è concepito dall’intelletto», part. pres. passivo di νοέω «conoscere intellettivamente»]. – 1. Nella filosofia platonica, ciò che è pensato o pensabile dal puro intelletto, indipendentemente...
noumenico
noumènico agg. [der. di noumeno] (pl. m. -ci). – In filosofia, che ha natura o carattere di noumeno, che è puramente pensabile o intelligibile: realtà n., in contrapp. a realtà fenomenica o sensibile; mondo noumenico. Con uso di...