GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] 'esperienza lo spirito ricava le idee generali, ma resta salva l'obiettività del mondo esterno, in opposizione al mondo noumenico kantiano, e ne deriva la necessità del principio trascendente, deducibile secondo il principio di causalità. È quindi la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] via trasfigurando la realtà sul piano concettuale, raggiunge infine la pura realtà intelligibile: quel piano che Kant aveva chiamato noumenico e che Martinetti interpretava non già come una realtà attuale, bensì come un termine ideale, come una meta ...
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Libertà umana, causalità, neuroetica
Mario De Caro
Il dibattito su libertà e responsabilità tra filosofia e scienza
A chi domandasse se in questo primo scorcio di secolo la discussione sui venerandi [...] : secondo questo punto di vista, il discorso sulla libertà non va collocato al livello fenomenico, ma a quello noumenico, e, a questo livello, la libertà si dimostra condizione di possibilità della responsabilità morale e dell’imperativo categorico ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] nell'unità del giudizio.
Dove si rende vieppiù manifesta l'esigenza della filosofia giobertiana d'inserire il fenomenico nel noumenico, il sensibile nell'intelligibile, lo spazio e il tempo nell'eterno. La riflessione psicologica, che è propria della ...
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Romanticismo
Movimento filosofico-letterario che, a partire dagli ultimi anni del 18° sec., operò una trasformazione del gusto e dei valori fino allora dominanti, e in partic. di quelli illuministici, [...] hanno ormai chiarito numerosi studi critici) da Schelling. La radicale contrapposizione kantiana tra mondo fenomenico e mondo noumenico viene estremizzata da Schopenhauer nella contrapposizione fra il mondo dell’illusione e quello di una realtà (la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] . La «gradazione» rimane dunque relativa.
Come si vede, la distinzione radicale tra ideale e reale, tra campo del noumenico e campo del fenomenico, fonda e giustifica un’idea di comunismo come ideale morale, verità incondizionata ma, proprio perché ...
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Esperienza
Claudia Mattalucci
Esperienza (dal latino experiri, "sperimentare, mettere alla prova, tentare") è la conoscenza diretta, personalmente acquisita con l'osservazione o la pratica, di una determinata [...] delle rappresentazioni convenzionali che permettono l'esperienza sociale e quello della realtà materiale, una sorta di sostrato noumenico inconoscibile eppure postulato come universale. Il corpo, in definitiva, non è altro che uno strumento passivo ...
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Psicologia archetipica
James Hillman
di James Hillman
Psicologia archetipica
sommario: 1. Origini della psicologia archetipica. 2. Immagine e anima: la base poetica della mente. 3. Immagine archetipica. [...] sia se non una fantasia tra le altre.
Inoltre, a differenza di Jung, che distingue radicalmente tra archetipo noumenico ‛per sé' e immagine archetipica fenomenica, la psicologia archetipica rifiuta nettamente persino di prendere in considerazione un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Benedetto Croce
Michele Maggi
La disposizione civile, o etico-politica, della filosofia guida l’intera opera di Croce: non un programma intellettuale, ma un riconoscimento di realtà, non una regola [...] siamo del tutto fuori dai confini della gnoseologia kantiana con la sua separazione tra ambito fenomenico dell’esperibile e piano noumenico dell’idea; né resta alcuna possibilità di raccordo con le linee di pensiero che si propongono un allargamento ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] nostri comuni rapporti. Wagner cerca, in questa via, l'espressione dei valori assoluti, tali da liberare da ogni fenomenico il noumenico. Di nessuna lode egli fa maggior conto che di quella che lo additi come "rivelatore" della genesi dell'Amore, o ...
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noumenico
noumènico agg. [der. di noumeno] (pl. m. -ci). – In filosofia, che ha natura o carattere di noumeno, che è puramente pensabile o intelligibile: realtà n., in contrapp. a realtà fenomenica o sensibile; mondo noumenico. Con uso di...
noumeno
noùmeno s. m. [dal gr. (τὸ) νοούμενον «ciò che è concepito dall’intelletto», part. pres. passivo di νοέω «conoscere intellettivamente»]. – 1. Nella filosofia platonica, ciò che è pensato o pensabile dal puro intelletto, indipendentemente...