manifestare [dal lat. manifestare, der. di manifestus "manifesto¹"] (io manifèsto, ecc.). - ■ v. tr. [far conoscere, rendere noto in modo chiaro: m. le proprie opinioni; m. la speranza di partire] ≈ dichiarare, [...] pace] ≈ dimostrare, scendere in piazza. ‖ scioperare. ■ manifestarsi v. rifl. eintr. pron. 1. [farsi conoscere, rendersi noto: in quell'occasione si manifestò il suo carattere] ≈ apparire, dimostrarsi, (non com.) dispiegarsi, esplicitarsi, mostrarsi ...
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dire (ant. dicere /'ditʃere/) [lat. dicĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di'], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] ≈ bisbigliare, mormorare. b. [pronunciare con tono recitativo, per lo più a memoria: d. una preghiera] ≈ recitare. 2. a. [rendere noto il proprio pensiero con parole o con uno scritto, anche seguito da una prop. oggettiva esplicita o implicita: dico ...
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conosciuto [part. pass. di conoscere]. - ■ agg. 1. [che è conosciuto da molti: una persona c.] ≈ celebrato, celebre, famoso, illustre, noto, popolare, reputato, rinomato, [di informazione, notizia e sim.] [...] , oscuro, (perfetto) sconosciuto. 2. [che tutti conoscono per esperienza: persona di c. onestà] ≈ collaudato, comprovato, provato, risaputo, sperimentato. ↔ dubbio, malcerto. ■ s. m., solo al sing. (filos.) [ciò che è conosciuto] ≈ noto. ↔ ignoto. ...
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nobile /'nɔbile/ [dal lat. nobĭlis, propr. "noto, che deve esser noto", der. di noscĕre "conoscere"]. - ■ agg. 1. [che appartiene a una classe considerata superiore alle altre: un n. rampollo; essere di [...] stirpe n.] ≈ aristocratico, (lett., spreg.) nobilesco, patrizio, [di famiglia e sim.] gentilizio, [di famiglia e sim.] nobiliare. ‖ blasonato, titolato. ↔ plebeo, popolare. 2. (estens.) a. [di atti, comportamenti ...
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notificare v. tr. [dal lat. tardo notificare, comp. di notus "noto¹" e -ficare] (io notìfico, tu notìfichi, ecc.). - (amministr., giur.) [far pervenire ufficialmente a qualcuno un atto, un provvedimento [...] e sim., perché ne sia informato: n. un decreto] ≈ ‖ comunicare, rendere noto, trasmettere. ...
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divulgazione /divulga'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo divulgatio -onis]. - 1. [il rendere noto o l'essere reso noto a tutti] ≈ comunicazione, diffusione, propagazione. ‖ propaganda. ↔ occultamento. 2. (estens.) [...] [esposizione semplificata di concetti complessi, spec. scientifici: d. scientifica] ≈ diffusione, semplificazione, spiegazione, volgarizzazione ...
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enunciare (non com. enunziare/ enun'tsjare/) v. tr. [dal lat. enuntiare, der. di nuntiare "annunziare", col pref. e-] (io enùncio, non com. enùnzio, ecc.). - [rendere manifesto verbalmente un concetto, [...] lo stato di una questione e sim., per lo più in forma studiata: e. il proprio programma; e. i fatti con precisione] ≈ comunicare, esporre, esprimere, formulare, manifestare, rendere noto. ↑ dire. ↔ tacere, sottacere. ...
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tradire [lat. tradĕre "consegnare", attraverso ilsign. di "consegnare ai nemici", "consegnare con tradimento"] (io tradisco, tu tradisci, egli tradisce [ant. trade], ecc.). - ■ v. tr. 1. [venire meno ai [...] il pallore del volto tradiva la sua ansia] ≈ denotare, esprimere, manifestare, palesare, rivelare, svelare. b. [rendere noto un segreto e sim.: t. il piano] ≈ divulgare, rivelare, (fam.) spifferare. ■ tradirsi v. rifl. [manifestare involontariamente ...
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Fabio Rossi
essere. Finestra di approfondimento
Il verbo e., tra le parole più frequenti dell’italiano, ha un doppio valore: lessicale (cioè con sign. pieno e quindi con sinon.) e grammaticale (vale a [...] l’identità tra e. e fare è pressoché assoluta, chiamarsi ed e. sono sinon. soltanto nelle presentazioni: se Alessio è ben noto alla madre di Marco, non potrebbe mai, per es. al telefono, dire a quest’ultima: mi chiamo Alessio, vorrei parlare con ...
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permalosità /permalosi'ta/ s. f. [der. di permaloso]. - [l'essere permaloso: è noto per la sua p.] ≈ irritabilità, ombrosità, scontrosità, suscettibilità. ↔ ‖ affabilità, amabilità, cordialità, socievolezza. ...
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Comune della prov. di Siracusa (551 km2 con 23.548 ab. nel 2008, detti Netini o Notinesi). È conosciuto per produzioni agricole; industrie alimentari e metalmeccaniche.
L’antica N. in origine era un centro siculo, cui fece seguito una fase greco-ellenistica...