Cronista di Spalato (n. 1200 circa - m. 1268); compiuti i suoi studî a Bologna, fu notaio e poi arcidiacono del capitolo metropolitano di Spalato, riformatore del clero cittadino, e assertore e custode [...] dell'indipendenza e della latinità del Comune. La sua nomina ad arcivescovo (1243) fu annullata dal partito filo-ungherese. La sua Historia salonitana è la storia della metropoli spalatina dal sec. 1º ...
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DUGLIOLI, Elena
Marina Romanello
Nacque nel 1472 a Bologna da Pantasilea Boccaferri e da Silverio, notaio appartenente ad antica pur se non ricchissima famiglia, da lei sposato in seconde nozze.
Le [...] D. si arricchisce di una nuova attribuzione. Viene fatta divulgare la "notizia che la donna non è, in realtà, figlia del notaio bolognese Silverio Duglioli ma del sultano turco Maometto II e di una donna della famiglia dei Paleologi, che è nata a ...
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BASSO DELLA ROVERE, Girolamo
Gaspare De Caro
Nacque intorno alla metà del sec. XV dal notaio Giovanni Basso e da Luchina della Rovere, sorella di Francesco, poi papa Sisto IV, il quale concesse alla [...] famiglia Basso di aggiungere al proprio il cognome della Rovere.
Appena eletto, Sisto IV chiamò il B. presso di sé, provvedendolo, assieme con i suoi fratelli, di una pensione annua di 3250 ducati e assegnandogli ...
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LIANORI (de' Lianori, Leonori), Lianoro (Leonoro)
Franco Bacchelli
Nacque a Bologna verso il 1425 da Vitale - notaio, insignito nel 1422 anche della dignità cavalleresca, fratello di Pietro, notevole [...] et commensalis noster continuus" (Archivio segreto Vaticano, Reg. Vat., 477, c. 253r).
Nel gennaio 1461 il L. fu nominato notaio apostolico e nel settembre 1462 fu inviato dal papa a Napoli con facoltà di ratificare dei capitoli già concordati con il ...
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GIGLI, Lorenzo
Maria Pia Donato
Nacque il 7 apr. 1685 a Brocco, presso Modena, da Matteo, notaio e preside della provincia del Frignano, e da Maria Maddalena Vanni. Ricevuta la prima educazione dallo [...] zio paterno Silvestro, prete, nel 1693 fu inviato presso il seminario vescovile di Modena, dove rimase fino al 1703, compiendo il corso di studio di grammatica, umanità e retorica, e ricevendo la prima ...
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CHIONIO, Francesco Antonio
Donatella Balani
Nato a Monastero di Lanzo in provincia di Torino nel 1709 dal notaio Giovanni Battista e da Anna Torreno, apparteneva ad un'agiata famiglia dell'alta Val [...] del Settecento, ove il regirne inaugurato dalle riforme di Vittorio Amedeo Il favoriva la mobilità sociale. I quattro figli del notaio Giovanni Battista si laurearono nell'ateneo torinese (tre in legge ed uno in teologia) ed intrapresero, in settori ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] dall’età di 14 anni latino, filosofia, teologia. Grazie alle relazioni con la famiglia Cop e con suo cugino P.R. Olivétan (Olivetanus), entrò in contatto con l’Umanesimo e la Riforma. Grazie ad alcuni ...
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FIORDIBELLO (Florebellus), Antonio
Franco Pignatti
Nacque a Modena intorno al 1510 da Giannicolò, mercante di lana, banchiere, notaio e a più riprese funzionario del Comune.
Da una lettera del 1534 [...] a F.M. Molza da Carpentras, dove il F. si trovava al servizio di Iacopo Sadoleto, si ricava che in gioventù fu avviato dal padre agli studi di giurisprudenza, presto abbandonati per dedicarsi ai classici ...
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BERTRAMO (Tramo) di Lonardo
Eugenio Ragni
Nato probabilmente intorno al 1375, abitò a Orvieto, esercitandovi la professione di notaio: suoi rogiti, recanti date dal 1404 al 1447, sono conservati nell'Archivio [...] storico notarile. A Orvieto probabilmente morì in un anno immediatamente prossimo alla metà dei secolo.
Entrato il 16 apr. 1396 nella confraternita orvietaria di s. Francesco (cod. V. E. 528, c. 16 v), ...
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DELLA TENCA, Simone (Simone d'Arezzo)
Paolo Cherubini
Nacque ad Arezzo, probabilmente intorno al 1280, da ser Benvenuto di Bonaventura. Fu certamente notaio (sebbene siano scarsissimi i documenti pervenutici [...] in atti tra il 1315 ed il 1338 (in uno del 1322 è definito "sapiens et discretus vir").
Anche il padre, ser Benvenuto, era notaio, forse uno dei quattro che il 10 marzo 1256 nella cattedrale di Arezzo furono presenti alla stesura dell'atto con cui i ...
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notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...
notarile
agg. [der. di notaro, var. di notaio]. – Di notaio: ufficio, funzione n.; studio n.; atto n., redatto da un notaio. Di notai: distretto n., la circoscrizione entro la quale un notaio assegnato a una determinata sede può esercitare...