L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] altezza tonale, e viene infatti identificato come accento tonale o musicale (diverso è il caso dell’uso della variazione di tono ai come l’accento si sposta nella flessione dei verbi regolari, si nota che cade sulla radice (per es., cant- in cantare; ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] anche solo su parti della parola, come si nota nella catena di consonanze «abbaglia ... meraviglia ... l’orecchio non può avvertire). Esempi contemporanei ricorrono nei testi del gruppo musicale Elio e le Storie Tese: «Su di ciò la critica è ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] un registro aulico.
In misura superiore al registro formale, si nota in quello aulico la generale tendenza a diversificare massimamente le scelte eloquio rapido e trascurato e indicati col termine musicale di allegro (➔ pronuncia). Esempi di tale ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] l’italiano la varietà degli affetti. L’italiano è percepito come musicale e poetico, il dialetto come onesto e comico, come lingua un rinato apprezzamento del dialetto. Tale vitalità si nota anche nel rinnovato interesse per l’italiano come lingua ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] Napoleone, Monti mise a punto una poesia pacata e musicale, dimostrando un’autentica adesione ai canoni del neoclassicismo. della lingua). Come ha puntualizzato Dardi (1990: 34, in nota), Monti rappresenta in questo senso il culmine di un filone ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] si sposta dal piano linguistico a quello stilistico, oppure ai piani musicale e teatrale. Da un lato, l’italiano è esaltato come vorrebbe cacofoniche.
Dal punto di vista metrico, è nota la tendenza dell’italiano cantato ad utilizzare versi perlopiù ...
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Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] acustica musicale ogni strumento possiede un proprio timbro: una stessa nota suonata da un violino o da un clarinetto risulta immediatamente distinguibile. La differenza, sul piano acustico, è data dalla forma d’onda, che è la risultante della somma ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] notevole sviluppo della cultura: dal lessico di Papia ai trattati musicali di Guido d’Arezzo, alle nuove scuole di retorica che tutti chierici, anzi in gran parte laici (giudici e notai), un persistente interesse poetico, destinato a dar presto ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] di Worms, e risale probabilmente al 1275, anche se è nota l’esistenza di glosse in y. risalenti al 1040 circa. ex URSS.
Musica
Per musica y. si intende lo stile musicale praticato dai musicisti ebrei dell’Europa centro-orientale; contiene elementi ...
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Linguistica
I. sillabica Il variare dell’altezza della voce nella pronunzia di una sillaba, in sostanza una forma particolare d’accento. L’i. interessa solo i componenti sillabici nella cui articolazione [...] il diapason o altro strumento accordato con questo). Anche la nota o le prime note, eseguite con uno strumento, quando esse indichino il tono in cui cantare un pezzo musicale.
Nella pratica dell’esecuzione, proprietà del suono emesso esattamente all ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno grafico, parola o breve frase che serve...
suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...