. Termine greco (ἀνάκρουσις, da ἀνακρούειν "cominciare a batter la lira, preludere") che nel testo di Strabone (IX, p. 421: secondo alcuni editori nella forma ἄγκρουσις) ha il significato generico di "preludio [...] tra metrica e musica, abituale nel sec. XIX.
Nella terminologia musicale, infatti, analogamente, con anacrusi viene indicato il movimento iniziale di del Minuetto in la min. del Boccherini. Degno di nota il fatto che i canti popolari sono all'attacco ...
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È un segno del sistema musicale moderno, che viene adoperato per indicare che la nota davanti la quale esso è posto deve essere elevata di un semitono. Tale alterazione non porta alcun cambiamento al nome [...] è messo.
Poiché il diesis può essere applicato a ogni nota della scala naturale, sette sono i diesis che possono piccolo del sistema; ed ebbe larga diffusione nella pratica musicale greca. Rievocazioni del diesis enarmonico si ebbero negli ultimi ...
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Compositore e critico musicale nato da padre francese e madre lituana il 6 gennaio 1835 a Wilna, ivi morto nel 1918. Valente ingegnere militare, insegnò scienza delle fortificazioni nelle accademie militari [...] titolo La musica in Russia pubblicati nel 1878 nella Gazette musicale di Parigi. Come compositore riuscì, nella giovane scuola credo" realistico di Dargomyškii: "Voglio che la nota rappresenti direttamente la parola"; apostolo della teoria secondo ...
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Musicista, nato a Colonia il 6 gennaio 1838. Allievo dapprima di sua madre, e di C. Breidenstein, avendo ottenuto una borsa di studio, compì la sua istruzione musicale sotto la guida di F. Hiller per la [...] 1920.
La caratteristica principale della sua produzione musicale consiste in una fluida melodiosità, meno profonda brillante tecnica strumentistica, del repertorio d'ogni violinista. Molto nota è una melodia ebraica, Kol Nidrei, per violoncello e ...
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Scrittore e mecenate del teatro, vissuto a Milano; nato nel 1803 o 1804, morto nel 1861. Studioso di legge e di medicina, coltissimo, appassionato di musica, dotato di ardente fantasia, si dedicò alla [...] critica drammatica e musicale collaborando a I teatri, di Gaetano Barbieri. Separatosi da lui, fondò nel 1827 La Morelli: questa compagnia, ch'egli fornì di larghi mezzi, è nota nella storia del teatro italiano come la prima compagnia modello, ed ...
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Linguistica. - Dal punto di vista della fonetica fisiologica, indica un soffio non accompagnato da vibrazioni delle corde vocali né da modificazioni muscolari del canale orale. Per lo più è rappresentata [...] Firenze la hasa per la casa.
Musica. - Nome d'un abbellimento musicale ora non più in uso. Il suo effetto ricorda, in qualche modo salvo che nell'aspirazione il suono di passaggio viene dopo la nota buona o, piuttosto, in mezzo a due note buone di ...
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Nato a Villanueva y Geltrú il 27 gennaio 1808, morto il 16 agosto 1833. Laureatosi in legge nel 1831, l'anno dopo fu nominato abogado des los reales Consejos. Agli studî letterarî s'era consacrato con [...] e per le forme talora violente di costruzioni sintattiche, una nota nuova e originale. Orazio innanzi tutto, Fray Louis de raggiungendo nei canti del suo lagrimato amore una contenuta e musicale purezza di espressioni e di accenti.
Ediz.: The Poems ...
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Mosaicista vissuto in tarda epoca diadochea, o forse meglio in età greco-romana; nulla si sa di lui da fonti letterarie.
La patria di Dioscuride ci è resa nota dalla firma ch'egli appose a due quadretti [...] trovati a Pompei e ora sono nel Museo Nazionale di Napoli. L'uno rappresenta una scena comica, o un concerto musicale eseguito da tre persone, portanti sul volto maschere comiche; l'altro una scena di banchetto (o consultazione d'una fattucchiera ...
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È un segno della notazione musicale moderna, che è così raffigurato: ♭, e indica che un determinato suono della scala naturale deve essere abbassato di un semitono. Il suo effetto può essere accidentale [...] s (o la sillaba es, per la pronuncia) alla maiuscola indicante la nota (es. As=la bem., Des=re bem., ecc.). Se un suono doppio bemolle: ♭♭.
L'origine del bemolle risale alla notazione musicale medievale, nella quale il suono che porta oggi il nome ...
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. Strumento composto d'una lamina d'acciaio a forma di forchetta, che, percosso e appoggiato, mentre vibra, sopra una tavola di risonanza, fa sentire la nota la3. Con questa nota la pratica musicale odierna [...] Parigi, di Pietroburgo; inoltre la loro intonazione subiva frequenti mutamenti. Nel congresso di Parigi gl'Inglesi propendevano per fissare come corista normale la nota do e infatti in Inghilterra questa intonazione non è ancora scomparsa dall'uso. ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno grafico, parola o breve frase che serve...
suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...