Significa l'uso di più semitoni che alterino la serie naturale dei suoni, base della musica occidentale, detta serie diatonica.
Mentre nella suesposta serie diatonica non vi sono che due semitoni, la serie [...] intervalli, vedi scala). L'uso e la scelta dell'uno o dell'altro non sono regolati da leggi precise, nemmeno nella teoria musicale. In pratica si consiglia di adoperare quella nota che è più vicina al tono del complesso tonale ed armonico in cui la ...
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LIRA (λύρα, lyra)
Gabriella Battaglia
La lira appartiene a quella classe di strumenti a corde tese (ἔντατα, καϑαπτά, κρουόμενα), che i Greci preferirono agli strumenti a fiato (ἐμπινευστά) e considerarono [...] delle corde riguarda piuttosto la storia del sistema musicale dei Greci che quella dello strumento. Testi oscuri nell'uso religioso a Roma, dove, nel sec. I, Dionigi di Alicarnasso la nota con stupore (Ant. Rom., VII, 72). La seconda metà del sec. V ...
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Ceramista attico, il cui nome ricorre intero su tredici vasi a figure rosse: in tre con la voce verbale ἔγραψεν; in otto con la voce ἐποίησεν, in due senza voce verbale. Si aggiungano due tazze frammentate, [...] pittore, mentre nel bel Leagro dell'interno della tazza di Monaco e nelle etere dello psykter, nella gara musicale del cratere del Louvre, è la nota realistica, ma dignitosa e graziosa.
Tra le opere firmate da E. come padrone di officina eccelle la ...
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Cantante lirica francese, nata a Lione il 19 aprile 1965. Da adolescente ha studiato danza e ha iniziato la carriera come attrice, solo in seguito studiando canto e diplomandosi al conservatorio di Bordeaux [...] e proiezione del fiato impeccabili, al pari della musicalità posta a governarli: ne risulta una linea di sovracuto da cui la voce raggiunge il sol sovracuto facendo sentire una nota robusta e piena). A fianco di altri ruoli per soprano di colora ...
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. Sesta lettera dell'alfabeto latino, nel quale era chiamata ef, e di tutti gli alfabeti da esso derivati. Sembra che questo segno sia stato un'innovazione dei Greci, i quali, avendo adoperato il wau fenicio [...] : solo in età imperiale si giunge alla pronunzia f.
Musica. - La lettera F fu adoperata, nella scala musicale medievale, a designare la nota che oggi presso le nazioni latine viene detta fa. Nella scala guidoniana (sec. XI) essa appariva nella forma ...
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Holl, Steven
Livio Sacchi
Architetto statunitense, nato a Bremerton (Washington) il 9 dicembre 1947. Fra i più influenti della sua generazione, H. si è laureato presso la University of Washington a [...] 92); quest'ultima s'ispira fin dal nome (un raro tempo musicale) a una composizione di B. Bartók e ne traduce le sovrapposizioni tematiche nel rincorrersi delle grandi coperture voltate. Degni di nota sono anche la piccola pool house e lo studio per ...
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Musicista, nato a Votkinsk nel 1840, morto a San Pietroburgo nel 1893. Figlio di un ingegnere delle miniere e di una oriunda francese, ebbe un'infanzia abbastanza felice e a dieci anni si entusiasmò ascoltando [...] mise a frequentare regolarmente il corso di composizione musicale tenuto al conservatorio di Pietroburgo dal Rubinstein e supremo canto del compositore fu la Sinfonia in si minore - nota sotto l'appellativo di Patetica - diretta da lui nove giorni ...
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Poeta tedesco, nato a Memel il 29 luglio 1605, morto a Königsberg il 15 aprile 1659. Studiò a Königsberg, a Wittenberg, a Magdeburg; a Königsberg rimase per tutto il resto della sua vita. Benché studente [...] 1635) e il Prussiarchus (1645), due azioni drammatiche del genere musicale della Daphne di Opitz-Schütz; il resto è lirica. Numerosissimi i con una commozione profonda e tenera che forma una nota particolare nel barocco tedesco. La religiosità di D., ...
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Musicista, musicologo e regista, nato a Napoli il 25 agosto 1933. Figlio d'arte, si diplomò al Conservatorio di Napoli, dove aveva frequentato i corsi di pianoforte e composizione. Iniziata la carriera [...] tradotto da R. De Simone in napoletano moderno (1989).
La più nota delle opere di De S. è senza dubbio La gatta Cenerentola, '' in Italia e all'estero. D'ambito più sperimentalmente musicale sono, tra le altre, il Misterio napolitano, contrasto ...
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ROVIGO (XXX, p. 196)
Alberto BROGLIO
L'etimologia del nome indicata (da fundus Roda attraverso Rodae vicus) è errata: con ogni probabilità Rovigo deriva da un nome personale di origine germanica.
Il [...] saranno costruiti dei nuovi: tra i già costruiti sono degni di nota il palazzo delle poste e telegrafi, la Casa della G. I gli ordini di scuole inferiori e medie, di un liceo musicale, di una sezione dell'istituto nazionale di cultura fascista. Oltre ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno grafico, parola o breve frase che serve...
suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...