BEATRICE di Lorena, marchesa e duchessa di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlia di Federico, duca dell'Alta Lotaringia, e di Matilde, figlia di Ermanno II duca di Svevia e di Gerberga figlia [...] non erano le migliori, e forse il papato era già alla ricerca d'un appoggio diverso per sostenere sia la politica anti-normanna, sia la politica di riforma in Italia, eve il concilio convocato a Mantova il 21 febbr. 1053, e a cui forse presenziò ...
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GUGLIELMO da Vercelli, santo
Giancarlo Andenna
Non si conoscono né la data né il luogo di nascita, né la famiglia da cui G. ebbe origine; tuttavia, poiché le fonti medievali lo designano sempre con [...] a Gerusalemme, pertanto si diresse "in Apuliam" e soggiornò per qualche tempo a Melfi in casa di un certo Ruggero, forse normanno. Egli in quel momento era privo di ogni formazione letteraria e pertanto il padrone di casa per favorire il suo impegno ...
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DALBONO, Carlo Tito
Mariantonietta Picone Petrusa
Magda Vigilante
Nacque a Napoli il 2 genn. 1817, da Paolo ed Adelaide Lucangeli; era fratello di Cesare.
Apparteneva a una famiglia di origine bolognese [...] genere letterario, scrivendo nel 1834 sulla rivista L'Iride ilracconto Arrigo e Guiscardo ovvero i Normanni, che ambientò nella avventurosa età in cui i Normanni conquistarono l'Italia meridionale.
Nel 1834 andò a Roma a fare studi di giurisprudenza ...
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PALATINO, Eustazio
Margherita Elena Pomero
PALATINO, Eustazio. – Non si ha alcuna notizia relativa alle vicende biografiche di questo funzionario imperiale, di origine sicuramente non italica, che fu [...] suggelli 2; J. Gay, L’Italia meridionale e l’Impero bizantino: dall’avvento di Basilio I alla resa di Bari ai Normanni: 867-1071, Firenze 1917, rist. anast. Sala Bolognese 1980, pp. 440 s.; A. Pertusi, Contributo alla storia dei temi bizantini dell ...
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Cardinale (m. Roma 1061). Entrato (1015) nel monastero benedettino di Moyenmoutier, fautore della riforma della Chiesa, fu chiamato a Roma da Leone IX (1049) che lo ebbe proprio consigliere creandolo cardinale [...] dovette ritirarsi a Montecassino. Nuovamente bibliotecario della Chiesa, sotto il papa Niccolò II, nel 1059 U. figura fra i sottoscrittori del Concilio Lateranense. Fu anche al Concilio di Melfi, dove si stabilì l'accordo fra il papato e i Normanni. ...
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BENEDETTO VIII, papa
Gerd Tellenbach
Teofilatto nacque da Gregorio, conte di Tuscolo, e da Maria, e fu fratello di Romano (papa Giovanni XIX) e di Alberico. là difficile precisare la data della sua [...] risultati decisivi. Dopo la morte dell'imperatore Basilio II, la potenza dei Bizantini si affievolì e dopo pochi decenni furono i Normanni a rappresentare l'elemento politico con cui papa e imperatore ebbero a che fare nel sud.
B. VIII si trovò sulla ...
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Federico I Barbarossa
Antonio Menniti Ippolito
L'imperatore tedesco in lotta con il papato e i Comuni italiani
L'imperatore Federico I, detto Barbarossa, è stato una delle grandi personalità del Medioevo. [...] nel 1167 entrò a Roma e insediò il suo antipapa sul trono di Pietro, mentre papa Alessandro III si rifugiava presso i Normanni. Fu questo il momento del suo massimo successo. Ma in quello stesso anno le forze italiane a lui avverse giurarono un patto ...
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ALBERADA (Albereda, Alverada)
Raoul Manselli
(Albereda, Alverada). Di nobile stirpe normanna, sposò Roberto il Guiscardo, portandogli l'appoggio delle milizie del potente nipote Gerardo di Buonalbergo [...] ducis patris eius, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., V, 1, a cura di E. Pontieri, p. 22; Amato di Montecassino, Storia dei Normanni, a cura di Vincenzo de Bartholomaeis, Roma 1935, in Fonti per la Storia d'Italia, LXXVI, pp. 126, 194, 197-199; G. De ...
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Figlio (n. 1125 - m. nel fiume Göksu, 1190) di Federico II, duca di Svevia, e di Giuditta, sorella di Enrico il Superbo, duca di Baviera, divenne duca di Svevia alla morte del padre (1147). Alla morte [...] ad un nuovo intervento contro Milano che fu rasa al suolo nel 1162. Nel 1167 mentre Alessandro III si rifugiava presso i Normanni, F. occupò la stessa Roma, ma una violenta epidemia decimò il suo esercito e lo costrinse al ritorno in Germania. Nel ...
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Quarto figlio (n. Selby, Yorkshire, 1068 - m. presso Gisors 1135) di Guglielmo il Conquistatore, salì al trono nel 1100. Attuò un'abile politica di equilibrio interno, riuscendo a comporre con il clero [...] e a prevenire la minaccia capetingia. Vincitore di Luigi VI di Francia (1120), nel 1123-24 ebbe ragione dei baroni normanni insorti. Né l'azione diplomatica fu meno efficace dei successi militari: il sostegno dato a Innocenzo II contro l'antipapa ...
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normanno
agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Appartenente o relativo alla popolazione di stirpe germanica dei Normanni (lat. mediev. Northmanni, voce di origine germanica settentr., propr. «uomini del nord»), che nell’alto medioevo abitavano l’Europa...
anglo-normanno
agg. – 1. Della Normandia e dell’Inghilterra, in quanto ebbero storia comune in seguito alla conquista di quest’ultima da parte di Guglielmo di Normandia (1066): architettura a.-n., architettura romanica elaboratasi in Normandia,...