Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] italiano), nella quale alcuni costituenti (l’oggetto o un complemento indiretto, ma anche altri) non occupano le posizioni normalmente previste dalla struttura della lingua (nel caso dell’italiano: Soggetto-Verbo-Oggetto, o SVO), ma sono spostati in ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] in (4) c. e (4) d., oppure può costituirne il Tema, cioè l’elemento preso come punto di partenza della comunicazione e normalmente noto o deducibile in base al contesto precedente, come in (4) a. e (4) b., dove il pronome ciò, anaforico, riprende il ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] puristiche dei primi autori (come Grassi), intenti soprattutto a reagire alla diffusione estrema di francesismi.
Al normale afflusso di neologismi e forestierismi che, come abbiamo visto, caratterizza il linguaggio militare, si aggiunge un innesto ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] (senari o settenari) o, più raramente, versi brevissimi (Coletti 2005: 25-27).
Dal punto di vista morfosintattico, normale è il cosiddetto imperativo tragico, vale a dire con particella pronominale in posizione proclitica anziché enclitica: «tu lo ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] , che sono documentate a partire dal XVII secolo (ma la loro origine va presumibilmente retrodatata).
Il friulano, come è normale per le lingue locali, è sostanzialmente una lingua orale. Ciò nonostante, il problema di creare una grafia unitaria e ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] (o ventotto, se non si accetta la fonematicità delle ➔ semivocali, [j] e [w]) e con le realizzazioni allofoniche normali (per es., la nasale realizzata come velare davanti a consonante velare; ➔ fonologia; ➔ allofoni), il suo ➔ lessico di ampia ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] che concorre alla vitalità del sistema linguistico piuttosto che una spia di un suo indebolimento. I verbi hanno la normale flessione arbëreshe, sia di persona / modo / tempo, sia di diatesi; i nomi hanno la flessione di definitezza / caso; i ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] di biologia, matematica, retorica, mineralogia, metallurgia e botanica. Anche entro lo stesso linguaggio settoriale la polisemia è un fenomeno normale: si pensi, per es., alla varietà di significati di morfema o di fonema in linguistica.
Di fronte al ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] situazione. Quanto nello scritto può risultare frammentario, implicito e lacunoso o, all’opposto, ridondante, è invece normale nella ➔ conversazione faccia a faccia (l’implicitezza deriva dalla condivisione del contesto, mentre la ridondanza dalla ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] comprensione, in particolare il ricorso a strategie volte a ottenere conferme.
Un comportamento comunicativo che travalichi la normale selezione di elementi e regole della lingua comune conformi al livello di comprensione del bambino piccolo, del ...
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normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, ecc.; retta n. a una curva in un punto,...
normalista
s. m. e f. e agg. [der. di (scuola) normale] (pl. m. -i). – In passato, studente o studentessa delle scuole normali; oggi, studente della Scuola normale superiore di Pisa, o chi a suo tempo lo è stato (in questa accezione, anche...