FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] (1902), poi ordinario (1905), e assumendo nel 1913 l'incarico dell'insegnamento di lingua inglese presso la Scuola normale superiore. Nello stesso anno venne chiamato ad occupare la cattedra di sanscrito all'università di Roma, ove rimase fino ...
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La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] con una struttura morfologica più semplice rispetto a quella a partire dalla quale è formata.
La parola retroformata è normalmente coniata secondo modelli che rispettano i rapporti paradigmatici tra le parole di una lingua. Nella maggior parte dei ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] di marcata asimmetria sociale o situazionale tra gli interlocutori, è anche possibile che l’appellativo sia espresso come un normale sintagma nominale in un enunciato alla terza persona e che si accompagni al lei come pronome allocutivo:
(4) cosa ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] Al contrario, la frase in (2) indica un’azione osservata dal suo interno, cioè da un punto qualunque del suo normale svolgimento. Ma nulla consente di prevedere la sua conclusione, cioè se Marco abbia effettivamente terminato il libro. Ne è prova il ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] la pronuncia è lenta e cadenzata, le parole sono staccate, le pause lunghe e numerose, il volume più alto del normale; appaiono picchi intonativi particolari, le sillabe toniche sono messe in rilievo e le vocali allungate (Berruto 1993). Ciascuno di ...
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VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] albesco: ma i più antichi di essi, come nosco e posco, esistevano un tempo da soli come presenti, senza le forme normali, perché le due radici avevano un significato momentaneo e non potevano avere un presente puro e semplice.
Per le forme intermedie ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] delle stime non distorte), che si può ottenere da f′=Σikibi′, dove (b1′, b2′, ..., bp′) è una qualsiasi soluzione del sistema normale. Per il problema b) ci si basa sul confronto tra le devianze ottenute in corrispondenza del m. iniziale e del m ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] tonica, di qualsiasi origine, essendo brevi tutte le vocali finali italiane, toniche o atone, e non ammettendo l’italiano normale una sequenza di vocale tonica breve + consonante di grado tenue, nella fonetica della frase come in quella della parola ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] italiano da una z sorda (per es., terzo, lat. tertius); quando il ti, oltre che seguito, è anche preceduto da vocale, l’esito normale è sempre una z sorda (e doppia), ma in parecchie parole è una g dolce: per es., prezzo e pregio, lat. pretium. Nell ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] , di uno stesso affisso, e la combinazione fra diversi processi di formazione.
La riapplicazione di uno stesso processo è normale solo nel caso della suffissazione: parole con due suffissi derivazionali sono correnti (fest-eggia-mento, ment-al-ità ...
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normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, ecc.; retta n. a una curva in un punto,...
normalista
s. m. e f. e agg. [der. di (scuola) normale] (pl. m. -i). – In passato, studente o studentessa delle scuole normali; oggi, studente della Scuola normale superiore di Pisa, o chi a suo tempo lo è stato (in questa accezione, anche...