Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] di un verbo come supporto rispetto all’uso normaledi questi verbi è la presenza, oggetto nel predicato della frase, di M. (2003), Fare. Elementi di sintassi, Pisa, ETS.
Mastrofini, Roberta (2004), Classi di costruzioni a verbo supporto in italiano: ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] presso l'università diPisa, dove rimase circa quattordici anni, divenendo prima professore straordinario (1902), poi ordinario (1905), e assumendo nel 1913 l'incarico dell'insegnamento di lingua inglese presso la Scuola normale superiore. Nello ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] Loporcaro, Michele (1999), Geminate distintive in posizione iniziale: uno studio percettivo sul dialetto di Altamura (Bari), «Annali della Scuola Normale Superiore diPisa. Classe di lettere e filosofia» s. 4a, 4, pp. 305-322.
Giannini, Stefania & ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] , Einaudi.
Belletti, Adriana (1979), Sintagmi nominali quantificati e costruzioni dislocate a sinistra, «Annali della Scuola Normale Superiore diPisa. Classe di lettere e filosofia» 9, 4, pp. 1525-1565.
Cordin, Patrizia (1988), Il clitico «ne», in ...
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BERTOLDI, Vittorio
Tullio De Mauro
Nato a Trento il 2 apr. 1888, dopo gli studi medi, nel 1907, si trasferì a Vienna, dove fino al 1911 fu iscritto in quella facoltà di filosofia. Ancora studente, si [...] 401-06; B. Terracini, V. B., in Atti d. Accad. d. scienze di Torino, LXXXVIII (1953-54), pp. 405-408; V. Cocco, In memoriam V. pp. 308-309; C. Schick, V. B., in Ann. della Scuola Normale Sup. diPisa, XXIV (1955), pp. 87-96; J. Vendryes, V. B., in ...
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Con il termine iato (lat. hiatus «apertura») si intende una sequenza di due vocali eterosillabiche, in cui cioè ciascuna delle due vocali mantiene il valore di nucleo sillabico (➔ sillaba): appare iato, [...] : analisi fonetico-fonologica per una difficile discriminazione, «Annali della Scuola Normale Superiore diPisa» s. 3a, 17, pp. 847-887.
Mioni, Alberto M. (2001), Elementi di fonetica, Padova, Unipress.
Salza, Pier Luigi (1988), Duration of Italian ...
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L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di [...] .
Lepschy, Giulio C. (1962), Il problema dell’accento latino: rassegna critica di studi sull’accento latino e sullo studio dell’accento, «Annali della Scuola Normale Superiore diPisa. Lettere, storia e filosofia» serie 2a, 31, pp. 199-246.
Malmberg ...
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Si definisce trittongo una sequenza di tre suoni vocalici (➔ vocali) tautosillabici (appartenenti cioè alla stessa ➔ sillaba), in cui un solo segmento è associato con la posizione strutturale del nucleo [...] University Press.
Marotta, Giovanna (1987), Dittongo e iato in italiano: analisi fonetico-fonologica per una difficile discriminazione, «Annali della Scuola Normale Superiore diPisa» serie 3a, 17, pp. 847-887.
Mioni, Alberto M. (2001), Elementi ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] soluzione ... che verrebbe (adoperata normalmente, per esempio, da Manzoni e anche più di recente; ➔ condizionale), sembra XLII congresso internazionale della Società di linguistica italiana (Pisa, 25-27 settembre 2008), a cura di P.M. Bertinetto, ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] lingua è spiegata da alcuni come il risultato della normale evoluzione fonetica di -es (innalzamento di e in i indotto da -s); si è Trecento, Pisa, Nistri-Lischi.
Benincà, Paola & Vanelli, Laura (a cura di) (1998), Esercizi di versione dal ...
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normalista
s. m. e f. e agg. [der. di (scuola) normale] (pl. m. -i). – In passato, studente o studentessa delle scuole normali; oggi, studente della Scuola normale superiore di Pisa, o chi a suo tempo lo è stato (in questa accezione, anche...
normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, ecc.; retta n. a una curva in un punto,...