Giochi, teoria dei
Dario Fürst
1. Introduzione e cenni storici
La teoria dei giochi venne presentata per la prima volta, con questo nome e in modo sufficientemente organico, nel celebre trattato del [...] con riferimento al noto caso geometrico di una superficie in cui esistono due curve-sezione che si incontrano in un punto M che è il massimo è costituito da ciò che gli compete in base alla forma normale del gioco con l'aggiunta di quella quota in ...
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giochi, teoria dei branca disciplinare che studia il problema della interdipendenza tra i soggetti partecipanti a un gioco, sia esso un negoziato politico, una strategia di mercato o un gioco di società (→ gioco). L’analisi dei comportamenti degli agenti che prendono parte al gioco è detta interazione ... ...
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Domenico Tosato
Sistema teorico che studia il comportamento degli agenti in presenza di interazione strategica, quando cioè il risultato delle azioni di un agente dipende anche dalle decisioni assunte da altri agenti. La teoria assume che gli agenti siano razionali e ragionino in modo strategico, utilizzando ... ...
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Domenico Tosato
Indirizzo di ricerca che studia una particolare categoria di g., che trovano ampia applicazione nello studio di vari problemi di economia industriale, g. di entrata potenziale, modelli di leadership di quantità o di prezzo (➔ Stackelberg, equilibrio di), di segnalazione e di screening ... ...
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Sorta nell’ambito dell’economia, la teoria dei g. trovò i suoi primi sviluppi dalla collaborazione tra il matematico J. von Neumann e l’economista O. Morgenstern (Theory of games and economic behavior, 1944, 1947 ed. completa; trad. it. La teoria dei giochi e del comportamento economico). Nell’ambito ... ...
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giòchi, teorìa dei Modello matematico per lo studio delle 'situazioni competitive', in cui cioè sono presenti più persone (o gruppi di persone, o organizzazioni) dette appunto 'giocatori', con autonoma capacità di decisione e con interessi contrastanti (➔ gioco). Tali sono i giochi di società (come ... ...
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Roberto Lucchetti
Ogni essere vivente, quando deve prendere delle decisioni, lo fa sempre in modo interattivo: il risultato delle sue scelte, e quindi la sua soddisfazione, dipendono anche dal comportamento di altri. È esattamente quanto succede nella gran parte dei giochi, nei quali le scelte di un ... ...
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PPierpaolo Battigalli
di Pierpaolo Battigalli
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) campo predicativo della teoria dei giochi; b) cenni storici; c) nota sui riferimenti bibliografici. ▭ 2. Elementi di base della teoria: a) forma estesa e forma strategica; b) conoscenza comune e informazione completa; c) giochi ... ...
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Giorgio Dall'Aglio
La t. dei g. è un modello matematico per lo studio delle "situazioni competitive", in cui cioè sono presenti più persone (o gruppi di persone, o organizzazioni) dette appunto "giocatori", con autonoma capacità di decisione e con interessi contrastanti. Tali sono i g. di società (come ... ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Lo sviluppo della teoria della probabilita e della statistica
Oscar Sheynin
Lo sviluppo della teoria della probabilità e della statistica
I primi sviluppi del calcolo delle [...] , il numero di 'successi' μ obbediva alla legge seguente:
dove q=1−p. Si termini).
In questo modo la distribuzione normale fece la sua comparsa. De Moivre abbastanza grande).
Sempre nel 1781 Laplace propose come curva di densità φ(αx)=0, x=∞; φ( ...
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La grande scienza. Geometria non commutativa
Alain Connes
Geometria non commutativa
Se si pensa che la geometria sia strettamente legata al nostro modello di spazio-tempo, allora la teoria generale [...] commutativo T2θ. La discussione è parallela alla descrizione dello spazio dei moduli delle curve ellittiche, ma fa intervenire la coomologia facteurs de type III, "Annales Scientifiques de l'École Normale Supérieure", 6, 1973, pp. 133-252.
Connes 1976 ...
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Vicino Oriente antico. La matematica
Jöran Friberg
La matematica
Gli esercizi metro-matematici nel III millennio
La ricerca sulla matematica mesopotamica conobbe il suo periodo pionieristico a partire [...] le aree erano di grandezza reale; il rettangolo normale aveva i lati di 30 e 20 pertiche (ca quello di linea tangente, retta o curva. Queste figure all'interno di altre 15+;07.30=1;52.30=1;50+;02+;00.30 alla fine risulta 1 6′′30′120′. In ultimo, nei ...
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Scienza greco-romana. Archimede
Reviel Netz
Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] Archimede. Molta parte della sua opera è dedicata alla misura di oggetti curvi e, anche in questo caso, ci possiamo chiedere e ciò è equivalente a quanto succedeva nel sistema greco normale (si potevano sempre inventare nuovi nomi per nuovi numeri). ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
Emily Grosholz
La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
La rivoluzione [...] stessa. Fornisce comunque una regola generale: come determinare, sulla base dell'equazione, la normale a una curva; e dato che la normale è la curva perpendicolare alla tangente, come determinare la tangente stessa. Il Libro III, quindi, tratta della ...
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Econometria
Edmond Malinvaud
Introduzione
L'econometria è oggi una branca della scienza economica; ma per conoscerla a fondo bisogna tener presente che a suo tempo essa fu anche un movimento che propugnava [...] che già si conosce riguardo al fenomeno e alla genesi dei dati, ossia ciò che si sa εt, tranne quella che la loro distribuzione sia normale, si può concludere che aj*-aj ha semplice di quella rappresentata dalla 'curva di Phillips', e che occorreva ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Le equazioni differenziali
Silvia Mazzone
Clara Silvia Roero
Le equazioni differenziali
E con la nascita del calcolo infinitesimale di Newton e di Leibniz, nella seconda [...] esempio, una data proprietà sulla tangente o sulla normale, o sulla sottotangente. Dunque il problema inverso delle Poiché
Bernoulli ottiene
da cui conclude che la curva è una cicloide.
Alla fine di questo articolo, Bernoulli propone pubblicamente ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] sul caso che aveva maggiori probabilità di essere 'normale', lasciando da parte i possibili casi degeneri. Non d'integrazione nascevano anche in questioni relative alla rettificazione delle curve: le funzioni integrande che vi compaiono non ...
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Equazioni funzionali
JJacques Louis Lions
di Jacques Louis Lions
Equazioni funzionali
sommario: 1. Motivazione ed esempi. 2. Definizione delle soluzioni. 3. Il metodo della trasformazione di Fourier; [...] x)
per u che si appoggia su una data curva, cioè per
u = ϕ con (x1, x2 = B-1(A(v) − f + B(v)),
il problema equivale alla ricerca dei ‛punti fissi' di S, cioè degli elementi per i quali
S , in ‟Annales de l'École Normale Supérieure", 1934, LI, pp. 45 ...
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normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, ecc.; retta n. a una curva in un punto,...
binormale
agg. e s. f. [comp. di bi- e normale]. – 1. In geometria: retta b. (o più comunem. la binormale) a una curva sghemba in un suo punto P è la perpendicolare condotta per P al piano osculatore in P alla curva stessa; versore b. è il...