Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] della lingua è in sostanza il lungo dibattito attorno alla norma e all’identità dell’italiano, quale si è concretizzato nella I rapporti con il popolo, nella sua complessa stratificazione sociale, si sono resi necessari solo quando già esisteva una ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] il diritto, institutio vitae communis, strumento di coesione sociale. Di qui il valore socialmente costruttivo che egli dà al rispetto della lingua comune, della norma grammaticale, financo al conservatorismo puristico, di contro alla "asocialità ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] Gheiler 2005) e il sesso o genere. Quest’ultima variabile, essendo in parte mediata da altri fattori e normesociali riguardanti la posizione del parlante nella società, risulta tuttavia, soprattutto ai nostri tempi, meno direttamente correlabile con ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] della fig. 3 risulta ombreggiata). La sorgente di norma non è in grado di inviare il suo messaggio nella behavior, New York 1977.
Ruesch, J., Bateson, G., Communication: the social matrix of psychiatry, New York 1951.
Ruesch, J., Kees, W., Nonverbal ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] ha raggiunto tutti, indipendentemente dal luogo, dalla classe sociale, dalla cultura, dal sesso o dall’età. ” 1925-1929, Roma, RAI-ERI.
Raffaelli, Sergio (1997), La norma linguistica alla radio nel periodo fascista, in Gli italiani trasmessi: la radio ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] convivevano nello stesso ambiente.
In un periodo di rapida evoluzione sociale come quello del XIII e XIV secolo, il fenomeno che risente più dell’esempio del latino umanistico che della norma toscana trecentesca (Breschi 1986: 179-182; Tavoni 1992 ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] o riportato dei personaggi, ognuno con peculiari connotati sociali, regionali o comportamentali. In quest’ultimo si facile procacciarsi del sale: Maraschio 1992: 138-139). Di norma, il detto proverbiale appartiene invece al polo della narrazione (il ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] Paolo VI promulgò il nuovo Messale, cioè l’insieme delle norme e delle orazioni per la messa, a cui è come Rita (20092), La lingua della Chiesa, in Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, a cura di P. Trifone, Roma, Carocci, pp. 159-188 ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] 26), dove Manzoni legittima alcune «violazioni» alla norma grammaticale giustificate dall’uso e dal bisogno («nominativo di scrittore e delinea invece l’idea di lingua come fatto sociale e come problema per la nazione. Improntato ai principi generali ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] ’italiano parlato e scritto e sulla sua effettiva penetrazione sociale e territoriale.
Circa gli usi parlati, l’oratoria regione all’altra.
A un secolo dall’individuazione del toscano come norma, i tempi erano maturi per l’insorgere di una reazione ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...