DALLA COSTA, Elia
Bruna Bocchini Camaiani
Nacque a Villaverla, nei pressi di Vicenza, il 14 maggio 1872, da una famiglia della piccola borghesia. Il padre Luigi, segretario comunale, educò da solo Luigi [...] i corsi con impegno, riuscendo a laurearsi nel 1898, con il massimo dei voti, discutendo una tesi in letteratura latina. In quella facoltà decreto di condanna dei comunisti del 1° luglio 1949 fu preceduto da analoghe norme di carattere ufficioso che ...
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DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] poveri della vecchia Verona.
Il ritorno alla "norma" avvenne alla scomparsa del padre quando il giovine, per sostenere la madre monografico a cura di Manzini (1939) è esaltata al massimo la statura morale e civile dell'uomo, sono ricordati episodi ...
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BERGONZI, Carlo
Giancarlo Landini
BERGONZI, Carlo. – Nacque a Vidalenzo di Polesine Parmense, il 13 luglio 1924, unico figlio di Antonio, casaro, e Amalia Bergamaschi, casalinga. Fin da giovanissimo [...] Verdi), Rigoletto, La traviata (Verdi), La Gioconda (Amilcare Ponchielli), Norma (Vincenzo Bellini), Luisa Miller (Verdi), la Messa da Requiem (Verdi la critica anglosassone lo definì il massimo tenore verdiano del secolo XX. Contribuì alla riscoperta ...
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PETRUCCI, Pier Matteo
Sabrina Stroppa
PETRUCCI, Pier Matteo. – Nacque a Jesi il 20 maggio 1636 da Giambattista Petrucci, d’antica nobiltà senese, e da Aurelia Stella.
Dopo la morte del padre intraprese [...] ’Oratorio (sua «matrice e norma»; cfr. Cistellini, 1989, pp settembre dello stesso anno. Un decreto del S. Uffizio del 5 febbraio 1688 mise all’Indice in L’uomo e la storia. Studi in onore di Massimo Petrocchi, a cura di R. Chiacchella - G.F. Rossi ...
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TARLATI, Guido
Pierluigi Licciardello
Gian Paolo G. Scharf
– Nacque verso il 1270, ad Arezzo o in uno dei castelli della famiglia, da Angelo di Tarlato.
Il lignaggio da cui discendeva è noto come Tarlati [...] distruggendone i castelli, facendo inserire nello statuto comunale una norma che li condannava per la perdita di Cortona; e massimo dello splendore e di farla uscire da una dimensione locale, inserendosi da protagonista, come leader del ghibellinismo ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] possibile atipico, e cioè nello sforzarsi di far coincidere al massimo il typos (la costanza, la conformità) con il kayros Pompedda ridefinì su incarico del papa le norme che presiedevano alla sede vacante e all’elezione del pontefice, promulgate da ...
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UCPOLDINGI (Hucpoldingi)
Edoardo Manarini
Parentela dell’aristocrazia franca, attiva in Italia a partire dalla metà del secolo IX e attestata su nove generazioni dall’847 al principio del secolo XII. [...] rapporti orizzontali, cognatizi, assumevano la massima rilevanza nella trasmissione del potere rispetto ai singoli nessi agnatizi resto dei gruppi discendenti dall’aristocrazia franca, di norma professanti la più diffusa legge salica. Fin dalle prime ...
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MARCHETTI, Filippo
Francesca Vacca
Nacque a Bolognola, sui monti Sibillini, il 26 febbr. 1831 da Nicodemo, possidente, e Francesca Maurizi, proprietaria di greggi e di una industria laniera.
Settimo [...] ebbe il suo massimo interprete in Verdi, che pur stigmatizzando le "lungaggini" del M., ebbe anche della Biblioteca governativa di S. Cecilia delle partiture autografe di Norma e Beatrice di Tenda di Bellini da un collezionista privato fiorentino ...
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RASORI, Giovanni
Antonino De Francesco
RASORI, Giovanni. – Nacque a Parma il 20 agosto 1766, figlio unico di Francesco, direttore della spezieria dell’ospedale di Parma, e di Gaetana Vezzani.
Venne [...] i livelli di eccitabilità si fossero discostati dalla norma si sarebbero determinate condizioni patologiche, ossia la scuola italiana nei vari campi del sapere. Tuttavia, proprio mentre le sue fortune erano al massimo, arrivò un colpo imprevedibile: ...
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MARCHISIO
Saverio Lamacchia
Famiglia di musicisti piemontesi, originaria di Buttigliera d'Asti, trasferitasi a Torino.
Antonino nacque a Buttigliera d'Asti il 19 febbr. 1817, figlio di Pierantonio, [...] maggio 1903.
Massimo, figlio di Giuseppe Enrico, nacque il 17 apr. 1860. Formatosi musicalmente sotto la guida del padre, fu stesso teatro, Carlotta debuttò nel marzo 1857 come Adalgisa nella Norma di V. Bellini. Cantarono per la prima volta insieme ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tenuita del fatto
tenuità del fatto loc. s.le f. Nell'àmbito della giustizia penale, caratteristica di un fatto scarsamente offensivo, commesso o provocato occasionalmente, che produce pericoli o danni lievi e pertanto può determinare l'improcedibilità...