Nacque a Palazzolo dello Stella (Udine) il 4 dicembre 1927 da Aldo e da Virginia Gioia.
Gae discendeva da una ricca famiglia originaria di Canneto di Bari (oggi Adelfia) dove era nato (nel 1865) il nonno [...] , che rimase coinvolta così nella polemica sul Neoliberty. Gae Aulenti non prese mai molto sul serio questa come altre etichette storico-critiche, disegnata da Wright, spezzando l'unitarietà del vuoto centrale con delle proiezioni in aggetto verso il ...
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Parto
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo e Romolo Rossi
Piera Fele
Il parto rappresenta il meccanismo della nascita dell'uomo e dei Mammiferi. Al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale [...] così l'utero come elemento contenitivo sufficientemente positivo. Potremmo dire che l'accorgersi che fuori c'è qualcosa, e non il vuoto, è il primo movimento psichico valido e organizzato contro il pericolo e anche il primo atto della formazione del ...
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DANDOLO, Andrea
Giorgio Ravegnani
Nacque il 30 apr. 1306 da Fantino, del ramo di S. Luca, che viene ricordato nel 1312 fra gli elettori del doge Giovanni Soranzo e che morì il 13 ag. 1324.
Ebbe almeno [...] "cum se multum frusta torsisset", avrebbe rimandato a mani vuote il corriere, con la sola promessa di una risposta cui, come si è detto, compare l'immagine dello stesso Dandolo). Non è infine da escludere un ruolo attivo del D., allora procuratore di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] » che «pende ad un gancio, e per pender soffre che non può scendere: non può uscire dal gancio, poiché quant’è peso pende e quanto se pur sotto nuove vesti», e si risolve in ultima analisi in un vuoto «teorizzar sulle cose» (p. 73). Ma il «sapere» è ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] e documentata presenza a Zara riempie una lacuna nella vita dell'artista, essa tuttavia non concede nulla alla sua attività del periodo dalmata, che rimane purtroppo vuoto. Il polittico di Massa Fermana (chiesa di S. Silvestro), del 1468 è dunque la ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] l’analogia profonda da lui avvertita tra Barocco e Novecento: «Una letteratura del vuoto e del nulla (non è difficile oggi intenderlo) non è necessariamente una letteratura vuota o nulla: può essere il segno di una disperazione tutta vissuta» e può ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] Il B. scampò a malapena alla morte, raggiungendo a nuoto la non lontana isola di Capri, ma gli scritti e gli appunti che qual di loro sostenga l'argento vivo ne, cannelli dopo fattone il vuoto (1677); Del suono, de' tremori armonici e dell'udito ( ...
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AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] obiettivi raggiunti nei primi anni di govemo, rischiavano sempre più di girare a vuoto ad ogni tentativo di realizzazione perseguito con i metodi consueti; e ciò non solo per le resipiscenze della corte, ma soprattutto per la struttura stessa della ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] temere dalla nuova classe politica e che avrebbe potuto riprendere tranquillamente non solo il suo lavoro ma anche l'antico ruolo di effetti, negli anni Cinquanta la Longanesi riempì un vuoto nel panorama editoriale italiano, creando un modello ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] monetaria e che deve preoccuparsi soltanto di mantenerla graduale e costante. Tutto il resto non esiste. L’io cartesiano, solipsistico, del monetarista vive in un vuoto di storia e materia, ma allo stesso tempo pretende che il banchiere centrale si ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...
vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», e comunque oggi le forme con vo- sono disusate...