Patrimonio monumentale e artistico
Oreste Ferrari
di Oreste Ferrari
Patrimonio monumentale e artistico
sommario: 1. La crisi del concetto di patrimonio artistico nella sua genesi storica. 2. L'attuale [...] una temperie che vede sì coincidenze e concomitanze di vivaci istanze culturali, ma non ancora una sintesi dialettica e unificante, tale da riempire il vuoto lasciato dal decadere delle vecchie ideologie.
4. Prassi, comportamenti, traguardi
Quali che ...
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Vedi TARANTO dell'anno: 1966 - 1997
TARANTO (gr. Τάρας, lat. Tarentum)
N. Degrassi
Oggi capoluogo di provincia sul golfo omonimo del Mar Ionio; in antico, città tra le più importanti della Magna Grecia.
La [...] fino a che Q. Fabio Massimo nel 209 a. C. non conquistò nuovamente la città, traendone eccezionale bottino soprattutto d'argento e vano riempito di pietrame, cui sovrasta un altro vano completamente vuoto (via Iapigia). La tomba di un atleta del 500 a ...
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Critica d'arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Critica d'arte
sommario: 1. Compito e significato della critica. 2. La critica militante. 3. La critica dell'arte e la storia dell'arte. a) La [...] a una funzione mediatrice, getterebbe un ponte al di sopra del vuoto che è venuto a crearsi tra gli artisti e il pubblico oggi si formulano sono: o l'arte è un essere-in-sé, che non ha premesse né fini, oppure è un modo che, facendo sistema con gli ...
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Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] la stessa cultura storica si affacciano oggi su un vuoto, una vertigine tanto esaltante quanto preoccupante, che va York, il museo dell’Acropoli (2009) ad Atene. E quello di Tschumi non è caso isolato: più degli Stati Uniti, infatti, è l’Europa a ...
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Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA
A. Andrén
La parola italiana "terracotta" viene usata, dal Rinascimento in poi, e oggi anche in altre lingue, per indicare varî prodotti di argilla [...] e fessure. Pare che l'idea della figura fittile vuota sia sorta nell'officina del vasaio, il quale talvolta dava forme più o meno antropomorfe. Sta di fatto, comunque, che non solo molti idoletti fittili micenei, ma pure alcune statue e statuette ...
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CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] la porta del castrum è una costruzione a più vani, non ancora interamente esplorata, posta ai margini del quartiere residenziale indagato al di sopra dell'arco absidale è raffigurato il Trono vuoto fra due angeli. Il ciclo riprende a destra della ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] ora chiara. L'altro e più libero concetto di spazio, in cui non si può disconoscere il retaggio pre-greco dalla Età del Bronzo egea, è lunghezza dello spiovente. D'altra parte, mostrando vuoto il cavo frontale, confermano l'esistenza degli ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] i segni distribuiti armoniosamente in relazione agli spazî vuoti) e su oggetti minori, quali un bel vaso produsse anche una s. tra le più superbe. L'onciale latino può o non può derivare dal greco, ma certamente l'intenzione estetica è la stessa, con ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] a scuola, si nasconde nel Metropolitan Museum di New York. Ma non si tratta di una semplice gita: i due rimarranno lì per sfrecciavano a volo radente sulla sua testa. Un cappio dondolava vuoto nel vento. …Un tonfo rimbombante. La porta si spalancò ...
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GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] nonché l'ampia struttura a gradini su cui poggia la fonte. Non è quindi possibile aspettarsi che lo stile dei due scultori si per gioco la corona della madre, così che si annulla il vuoto tra i due corpi: il perdersi sognante dello sguardo negli ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...
vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», e comunque oggi le forme con vo- sono disusate...