BARTOLOZZI, Francesco
Alfredo Petrucci
Nacque a Firenze il 25 sett. 1728 da Gaetano, pistoiese, e da Maddalena Pieri. Suo padre, che aveva bottega di orefice sul Ponte Vecchio, pensava di fame senz'altro [...] quel tipo d'incisione, apparentemente inconsistente, cadesse nel vuoto e nel molle. Nei rami del B., infatti, senso del modellato, si sente che questo èsorretto da una scienza della linea non comune.
Il successo fu rapido e completo, e ad un anno di ...
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RUSUTI, Filippo
A. Tomei
Pittore e mosaicista attivo a Roma e in Francia tra l'ultimo quarto del Duecento e i primi decenni del secolo successivo.Il nome del maestro è noto attraverso un'unica sottoscrizione, [...] linea con lo stile della fascia musiva firmata da R., non altrettanto può dirsi per la Storia della fondazione della basilica liberiana dire, nel vuoto. Una volta ripresi i lavori, dopo il 1306, e cambiate le maestranze, non dovette sembrare ...
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FIORENZO di Lorenzo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Lorenzo di Cecco di Pascolo, falegname ed intagliatore, nacque a Perugia intorno al 1440. Tra il 1463 e il 1469 risulta iscritto nella matricola [...] per cui a eseguire il lavoro doveva essere un pittore locale e non un forestiero. Il fatto che la scelta ricadesse proprio su F. 'angelo (Zeri, 1953; Scarpellini, 1984).
Al lungo vuoto di notizie degli anni 1474-1480 pongono fine costanti citazioni ...
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BUONCONSIGLIO, Giovanni, detto il Marescalco
Franco Barbieri
Figlio di Domenico, la cui professione gli procurò il soprannome - quasi un secondo cognome - di Marescalco, sarebbe nato intorno al 1465 [...] ricca di "capacità inventive e fantastiche", ha pericolose pause di vuoto, e le pale, abili, cadono qua e là nel e di S. Spirito, dislocandosi dal 1520 a circa il 1530, non rappresenta che un decennio di ovvia sconsolata routine. Dopo il '30, ...
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FACCHINETTI, Giuseppe
Letizia Lodi
Nacque a Ferrara nel 1694, secondo la testimonianza delle fonti, e fu allievo dell'ornatista. Antonio Felice Ferrari, del quale superò presto la bravura (Baruffaldi, [...] con grosse volute angolari, ghirlande e medaglioni e un ampio spazio vuoto centrale (con il cielo) nel quale in basso è la la Speranza e la Prudenza (Lodi, 1983-34, pp. 202-206).
Non si conoscono opere del F. dopo la data del 1766.
All'attività ...
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ENRICO III, Re d'Inghilterra
P. Draper
Nato nel 1207, figlio del re Giovanni e di Isabella di Angoulême, E. venne incoronato nel 1216, ma ottenne i pieni poteri solo nel 1234. Nel 1236 sposò Eleonora [...] papa Innocenzo IV (1243-1254) e di colmare il vuoto di potere creatosi nell'impero svevo, assicurandosi in primo luogo sulla celerità di realizzazione delle opere e, sebbene in misura non sempre omogenea, il modo in cui venivano effettuate le spese ...
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SPILIMBERGO
G. Valenzano
(Spengenberch, Spelimberg nei docc. medievali)
Cittadina del Friuli-Venezia Giulia, sita presso il fiume Tagliamento (prov. Pordenone).La più antica menzione documentaria di [...] della struttura urbana di S. è derivato dalla scelta di lasciare vuoto lo spazio tra duomo e castello; più che di una piazza Carreri, 1895, p. 94) nel 1341. Da questa data non si discostano molto né la tipologia della bifora ad archi acuti trilobati ...
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Denise La Monica
Un patrimonio pericolante
Nel luglio 2008 intellettuali, sindacati e associazioni di tutela e ambientaliste denunciavano duramente il taglio trasversale imposto al bilancio del ministero [...] in provincia di Napoli. E nel pomeriggio del 17 marzo 2011 non ha più resistito ed è crollata, con un boato sordo e ministro Sandro Bondi il 25 febbraio 2009 per colmare il vuoto lasciato da un altro dimissionario eccellente, Salvatore Settis. La ...
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Felicita Cifarelli
Nacque a Napoli, il 2 nov. 1882, da Angelo, un povero intagliatore in legno, il quale gli insegnò la propria arte, e da Giuditta Alessandroni. Padre e figlio cercarono fortuna a Roma, [...] Pietro e per quello a G. G. Belli in Trastevere) non compromisero la pioggia di ordinazioni private: ritrasse le dame più note che arrivava sino alla copia e al calco - un sostanziale vuoto di interesse per il passato, si ha l'impressione che invece ...
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BANFI, Gian Luigi
Manfredo Tafuri
Nato a Milano il 2 apr. 1910, nella stessa città si laureò nel 1932 e partecipò poco dopo alla fondazione dello studio "BBPR", insieme con L. Barbiano di Belgioioso, [...] quanto tale sistema professionale si contrapponeva al retorico quanto vuoto individualismo in voga a quel tempo, dando modo così .
Per questa ragione l'esame dell'opera del B. non può scindersi da quella degli altri collaboratori. Nel 1932 egli ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...
vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», e comunque oggi le forme con vo- sono disusate...