Tossicodipendenza
Vittorino Andreoli
Sommario: 1. La dipendenza come disturbo. 2. Dalla relazione alla dipendenza. 3. Il bisogno di metamorfosi. 4. L'oggetto transizionale. 5. Le sostanze tossiche. [...] i segni di un vero e proprio disturbo, cioè di una malattia. Non è detto che l'uso iniziale di eroina sia l'espressione di una delle squadre antidroga, di quelle per impedire la violenza negli stadi, di quelle per combattere le bande minorili ...
Leggi Tutto
AIDS: novità e speranze
Stefano Buttò
Barbara Ensoli
Nel giugno del 1981, il bollettino «Morbidity and mortality weekly report» dei Centers for disease control and prevention (CDC) di Atlanta, riportò [...] può essere spiegato con la coercizione sessuale e la violenza nei confronti delle donne, anche nell’ambiente familiare. sottotipo, le infinite varianti sono molto divergenti, pur tuttavia non arrivando mai a un livello tale che le vedrebbe ...
Leggi Tutto
Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] un litro), di evitare gli eccessi, in particolare di carne (per non affaticare i reni) e di sale (è stato dimostrato che l' a produttore di merci, a merce esso stesso. Più volte la violenza (assunta nelle sue varie forme) è stata indicata come la ...
Leggi Tutto
AIDS
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Silvia Franceschi
È la sigla dell'inglese Acquired immune-deficiency syndrome, "sindrome da immunodeficienza acquisita", malattia causata da un virus che [...] quella invasa dall'HIV.
L'ammasso di cellule che ne risulta non è in grado di sopravvivere ed è rapidamente distrutto. Un l'uomo sano e ben difeso, manifestano la loro violenza devastante nell'ospite immunodepresso. Anche le malattie del sistema ...
Leggi Tutto
LOMBARDO RADICE, Marco
Matteo Fiorani
Nacque a Roma il 15 aprile 1949 da Lucio e Adele Maria Jemolo.
UNA GRANDE FAMIGLIA
Secondogenito tra Daniele, nato due anni prima, e Giovanni, nato nel 1954, [...] . Il rapporto divenne quello tra un padre e un figlio, in pratica un’adozione anche se non sul piano legale.
Nel clima di tensione e violenza che caratterizzò l’Italia fra anni Settanta e Ottanta, cercò di interpretare, in vari scritti, il ...
Leggi Tutto
Mestruazione
Piergiorgio Crosignani
Dinora Pines
Anne Honer
La mestruazione (dal latino menstruus, «mensile») è un fenomeno fisiologico ciclico consistente in una perdita ematica che proviene dalla [...] di alcune culture, le donne sono dunque ritenute impure, ciò non è dovuto solo agli stati fisici legati all’attività riproduttiva, insediata nell’interno dell’Australia, che utilizza la violenza per preservare il suo modello patriarcale, ma ignora ...
Leggi Tutto
Capelli
Rosadele Cicchetti
Onorio Antonio Carlesimo
Stefano Calvieri
red.
Si chiamano capelli i peli che coprono la parte alta e posteriore del capo. La loro struttura è quella dei peli comuni, dai [...] molto spessa.Una volta sviluppato, il pelo, come la penna, non è una struttura permanente. Si possono distinguere due tipi di peli: mantiene la sua funzione protettiva contro il freddo, la violenza del sole e del caldo e quella di richiamo sessuale ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] Vienna e l'istituto di K. Sudhoff a Lipsia - aveva affermato non soltanto l'unità di medicina e cultura, ma anche l'esigenza d riuscito prezioso per trasferirmi in America,costretto dalla violenza nazifascista ad abbandonare la mia terra natale",nel ...
Leggi Tutto
BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] pensiero. Gli anni di Gorizia furono un periodo di oneroso impegno non solo sul fronte interno, ma anche sul piano della diffusione e ideologia scientifica come alibi e maschera della violenza operata nelle istituzioni per "persone socialmente ...
Leggi Tutto
LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] le quali ultime sarebbero andate quasi tutte perdute se il L. non le avesse inserite, almeno in parte, nei suoi scritti (a o addirittura senza nutrimento. L'opera fu attaccata con violenza dal portoghese S. Rodriguez de Castro, professore a Pisa ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...