BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] , / che son quasi meglior che 'l pane e 'l vino… Ma la brigata poi non me lo crede, / e fammi anch'ella rinegar san Piero: / ben che pur alla è una violenza contro la vita, è il trionfo della morte sulla vita, ma siccome ogni negazione non può avere ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] città dello Stato dopo due anni di guerra non era certo una sinecura: l'ordine pubblico era insidiato dalla violenza privata, favorita dall'uso generale e tollerato delle armi. Alla violenza dei privati rispondeva la crudeltà delle repressioni: e ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] volontà del duca, dev'essere grazie a lui se Tasso - che a Mantova non vuol tornare; e Sisto V non vuole gli sia fatta "violenza", sia a ciò forzato - non bada al falso amico Antonio Costantini. Questi, escogitando un qualche invito tale da indurre ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] questo genere di precedenti.
La prima delle esplosioni di violenza che caratterizzeranno questi anni del poeta lo costringe a 1587, 1588 e 1591). La Parte terza, sempre Genova 1606, non è divisa in libri e contiene i tre canti in ottave del Battista ...
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BOCCALINI, Traiano
Luigi Firpo
Nacque in Loreto, verosimilmente nel 1556, da Giovanni, architetto della S. Casa; l'anno non è documentato, perché i libri battesimali cominciano solo dal 1568, e venne [...] rimpianse poi quel mondo rasserenante, libero, inattingibile dalla violenza e dal male, nel quale giustizia e ragione altri 89 li aveva con sé, già "posti all'ordine", sicché non gli fu difficile sceglierne 44 e spedirli il 20 giugno in un codicetto ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] dello scrittore. Se è possibile difenderne le ragioni dalle violenze della Storia - come nelle violente tirate antifasciste che costellano ricorrentemente la narrazione - non sempre è possibile comprenderne le motivazioni più intime, rivelate ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] ortodosse dell'Italiano, e da queste attaccando con violenza il "cosmopolitismo" e l'esterofilia di "900". e venne eletto senatore. Ma la sua elezione, con un rigore che non fu usato nel confronto di altri, venne invalidata per il suo passato ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] delle ideologie, i nuovi ceti emergenti, la violenza delle tecnologie (i mulini a vapore…). Opera e, più tardi, I tre schiavi di Giulio Cesare (Milano 1957), Non ti chiamerò più padre (Milano 1959) e Il coccio di terracotta (Milano ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] quali lo sdegno ne poté più del disprezzo e della dignità, e non potei fare a meno di sciupare questi poveri versi nell'infamia di quattro paese" (Poesie, I, p. 13).
Detestando la violenza e la demagogia, si rifugiava sempre più spesso a Montecatini ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] d'ordine e amante della pace e della quiete familiare, perché nemico della violenza e delle angherie, rimase in sostanza sempre fedele al trono e all'altare, quantunque non disdegnasse a un tempo di porgere l'orecchio alle nuove voci di libertà e ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...