CAPPELLETTI, Giuseppe
Paolo Preto
Nacque a Venezia nel dicembre del 1802 da Gaetano ed Elisabetta Venturelli. Di famiglia di modeste condizioni, egli venne avviato alla carriera ecclesiastica e si dedicò [...] confessando egli stesso di lavorare su un terreno non suo, e che fu attaccata con estrema violenza dal Pasqualigo-Sacchi, che in 359 pagine per l'eccessiva fretta e superficialità con cui fu scritta, non ha retto all'usura del tempo. Dedicata a Carlo ...
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CORTESE, Ersilia
Eduardo Melfi
Nacque a Roma il 1° nov. 1529 da Iacopo, gentiluomo modenese che aveva fissato all'inizio del secolo il suo domicilio a Roma, facendosi rapidamente ricco con l'esercizio [...] stesso anno; inoltre, Giambattista, famoso per la sua violenza e bizzarria, riuscì a perdere quasi del tutto il di una casa in fiamme e dal motto, di derivazione senechiana, "Opes non animum".
Le sventure dei Del Monte, e con esse della C., dovevano ...
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CARIOLA (Carriola, Carrettola), Giovanni della
Giuseppe Gangemi
Se ne ignorano il cognome ("della Carriola" è un evidente soprannome relativo al veicolo col quale o sul quale, se storpio, si spostava), [...] frase che egli ha ripetuto durante tutta la vicenda: "mai più non l'amerò quant'aggio amato" (è il verso conclusivo di ogni pubblico le emozioni più forti, insiste sui momenti di maggiore violenza, come il delitto e l'esecuzione dei colpevoli. In ...
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BORDONI, Placido
Paolo Preto
Nato a Venezia il 31 genn. 1736 da Pietro e Antonia Colussi, nel 1749 entrò nel collegio patriarcale di S. Cipriano e più tardi, completata la sua preparazione nella lingua [...] Aranda di ridurne lo strapotere, attacca con violenza i principî illuministici e i loro fautori. francesi cui Napoleone parla come a membri di una "nazione" e non come a mercenari indifferenti alle sorti della guerra che stanno combattendo.
Il ...
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FERRARI, Oreste
Maria Garbari
Nacque a Locca di Ledro (oggi Bezzecca, in provincia di Trento) il 5 maggio i 890 da Giuseppe e da Erminia Bartoli. Nonostante le modeste condizioni economiche della famiglia [...] l'intransigenza del periodico portò a sequestri e ad atti di violenza di parte fascista che lo costrinsero a cessare le pubblicazioni il in Trento.
La scelta degli autori di cui tradusse le opere non fu mai dettata per il F. da mode letterarie o da ...
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BEOLCHI, Carlo
Arianna Scolari Sellerio
Nato ad Arona (Novara) nel 1796, studiò dapprima a Milano, poi nel collegio Borromeo di Pavia, dove conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1817. Iscritto alla [...] quelli inglesi presso cui il B. aveva insegnato, ma poi la cosa non ebbe seguito. Dal 1857 al 1860 (VI e VII legislatura) il di libertà interna: la sua opposizione, tuttavia, non giungeva alla violenza del Brofferio, che si sforzava di imporre al ...
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GIOVANETTI, Marcello
Laura Riccioni
Nato ad Ascoli Piceno nel 1598, dovette iniziare gli studi nella città natale. Dopo gli studi e le prime esperienze poetiche si trasferì a Roma, dove intraprese con [...] in quartine, descrive con energia lo spettacolo della violenza della natura (il fiume in piena assume le , pubblicato postumo (Monteleone 1636), e un dramma tragico di cui non rimane traccia, oltre a due trattati di giurisprudenza.
La morte colse ...
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FIESCHI, Flavio
Antonella Pagano
Nacque a Cosenza alla fine del Cinquecento ("nacqui suddito del Re cattolico" affermò), probabilmente da un discendente dell'illustre famiglia genovese trasferitosi [...] fondata sull'ambizione, l'inganno e la violenza, viene esaltata la politica spagnola che sarebbe e frequentatore di ambienti marinisti. F. Della Valle gli dedicò un suo sonetto.
Non si hanno notizie del F. dopo il 1652, né si conoscono la data e ...
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CINQUINO (Cinquinus, Cinquina, Anquino), Natuccio (Benenatus, Natuccius)
Mario Pagano
Nacque a Pisa, intorno alla metà del sec. XIII, da Pericciolo.
Il cognome del C. fu letto erroneamente "Anquino" [...] Zambrini (Le opere volgari..., p. 682), con palese violenza al codice - il Laurenziano rediano 9, unico ad valga il richiamo all'importanza e al prestigio culturale e politico, non ancora offuscati dall'egemonia di Firenze, di Comuni come, per es ...
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ALBICANTE, Giovanni Alberto
Alberto Asor Rosa
Letterato milanese del sec. XVI, ebbe larga fama ai suoi tempi ed ha lasciato traccia di sé in alcune aspre polemiche con i più famosi avventurieri della [...] egli stesso amò firmarsi "il Bestiale", quasi a testimoniare la violenza della sua indole.
Nel 1538 diede alla luce la sua composto per l'occasione della pace e letto in quella Accademia.
Altra polemica non meno violenta ebbe l'A. con A. F. Doni, e fu ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...