DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] ai versi antimedicei di D., "0 umil popol mio, tu non t'avvedi"; al secondo è destinata un'ironica lezione di petrarchismo una violenta satira a cui replica con altrettanta violenza ("Io ti rispondo, Burchiel tartaglione"), lanciando ingiurie ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] era il senso della ribellione misto al timore della violenza, all'appello continuo ai sentimenti e alla ragione. vita dura degli uomini pesa sulla mia come un pesante gioco; io non mi sento più la libertà di essere solo" mi è parso particolarmente ...
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GATTO, Alfonso
Angiolo Bandinelli
Nacque a Salerno il 27 luglio 1909, da Giuseppe e Erminia Albirosa. La sua era una famiglia di marinai e piccoli armatori, di origine calabrese. Frequentate le scuole [...] Prendendo di petto la poesia ermetica in realtà si polemizzava non tanto, o non solo, contro poeti dalla voce inconsueta e portatori di 'occasione - la diretta esperienza dell'orrore e della violenza - il verso si scioglie dalla sillabazione e dallo ...
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BELTRAMELLI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Forlì l'11 genn. 1879 da Francesco e da Zenobia Zampa. Diplomato in ragioneria nel 1895 a Forlì, studiò all'Istituto di scienze sociali di Firenze, conseguendovi [...] pagina a Tiziano o a fra' Galgario", e per la violenza di certe espressioni credeva di dover ricordare la "somma potenza e dall'altra dalla connivenza del liberale Luzzatti. E se non fosse la facile requisitoria di certi pseudo giudizi su Turati e ...
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] si sono sollevati dubbi anche a causa della volgarità e violenza delle ingiurie e delle oscenità che vi corrono. Considerandola autentica, poiché non si registrano difficoltà che non derivino dal moralismo di alcuni critici e dalla sottovalutazione ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] alla Santa Chiesa; e giuro che per l'avvenire non dirò mai più né asserirò, in voce o in non si esaurisce spontaneamente, ma tende a conservarsi se non viene applicata ad essi una forza contraria. Dimostrò anche che un corpo scagliato con violenza ...
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FESTA, Nicola
Piero Treves
Nacque a Matera il 17 nov. 1866 da Francesco e da Lucia Mazzei in una famiglia modestamente agiata, capace comunque di permettere al figlio la frequentazione del locale ginnasio-liceo [...] nel 1919 il Partito popolare italiano, tosto vi aderì. Candidato (non riuscito) appunto per il partito popolare alle elezioni politiche del maggio 1921, ebbe a subire la violenza delle prime squadre fasciste, in una battaglia ch'ebbe in Basilicata ...
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Fiaba
Tilde Giani Gallino
La fiaba è un racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, tanto negli episodi come nei personaggi, e che ha di solito come protagonista un essere umano, nelle cui [...] ostile o almeno ignota all'eroe, ove accadono fatti che non erano prevedibili all'inizio. Una costante di molte fiabe è dunque riportano al grave problema dell'abuso dei minori, della violenza sessuale sui bambini e dell'incesto. Mentre altre fiabe ...
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BERTO, Giuseppe
Giorgio Pullini
Nacque a Mogliano Veneto (Treviso) il 27 dic. 1914 da Ernesto e da Norina Peschiutta. Il padre era un maresciallo dei carabinieri che, dopo il congedo, gesti un negozietto [...] di volta in volta inaugurate (sezioni che in parte, ma non letteralmente, corrispondono a quelle dal B. stesso suggerite per lo meno di una impossibile giustizia terrena, si brucia nella violenza e cerca un suo velleitario riscatto. Nello sforzo ...
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FABRIZI, Aldo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 1º nov. 1905 da Giuseppe e da Angela Petrucci, fruttivendoli in Campo de' fiori. All'indomani dell'improvvisa morte del padre, rinunciò a frequentare la [...] confronti dei perseguitati, l'orrore di fronte alla violenza, la serenità di fronte alla morte resero celebre sugli di piazza Navona il 22 maggio 1969, ma i rapporti con questo medium non furono cordiali) e in due film notevoli, La Tosca di L. Magni ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...