Fatto per cui taluno viene costretto alla conclusione di un negozio giuridico, o perché è materialmente forzato a compiere ciò da cui si dovrebbe desumere una sua volontà (per es., sottoscrizione di un [...] sussistenza di una volontà diretta alla conclusione del negozio, così che la dichiarazione emessa sotto la coazione della violenza materiale non ha alcun valore giuridico. Nel secondo caso, invece, vi è una divergenza fra volontà e dichiarazione; la ...
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Delitto previsto e disciplinato dall’art. 605 c.p.; qualora la finalità del delitto sia l’estorsione, il terrorismo o l’eversione, il fatto integrerà i diversi delitti di cui agli art. 630 (sequestro di [...] luogo dove andare o restare. Soggetto passivo può essere anche chi non è in grado di percepire la condizione a cui è sottoposto può consistere in un’azione o un’omissione e attuarsi con violenza, minacce o inganno. Secondo la Cassazione, ai fini dell’ ...
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Avvocatessa italiana (Milano 1926 - Roma 2008); nota come "l'avvocato delle donne" per il forte impegno profuso in difesa dei diritti femminili, ha patrocinato in numerosi processi con reati di abuso e [...] nel codice penale italiano tra i reati contro la persona e non più contro la morale.
Vita e attività
Laureatasi in giurisprudenza forense. Si interessò dei diritti e dei problemi di violenza sulla donne sin dagli anni settanta in concomitanza con il ...
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Causa di giustificazione prevista dall’art. 50 c.p. in base alla quale non è punibile chi lede o mette in pericolo un diritto con il consenso della persona offesa. Posta la rilevanza dell’autonomia privata [...] anche in campo penale, l’efficacia del consenso non è illimitata. L’illecito compiuto è infatti giustificato deve essere altresì immune da dolo, violenza o errore, e deve sussistere al momento del fatto: non giustifica, infatti, il consenso successivo ...
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Quando autori del concepimento siano persone tra loro non coniugate, o il cui matrimonio sia stato considerato nullo senza la buona fede di anche uno soltanto dei coniugi (matrimonio putativo), il figlio [...] vi abbia interesse, e l’azione è imprescrittibile; può altresì essere impugnato per violenza dall’autore del riconoscimento entro un anno dal giorno in cui la violenza è cessata (artt. 250 ss. c.c.).
Voci correlate
Atto pubblico. Diritto civile ...
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Il patto di famiglia è stato introdotto nel nostro ordinamento dalla l. n. 55/2006, che nel dettarne la disciplina ha modificato il testo dell’art. 458 c.c. e inserito i nuovi artt. 768 bis ss. c.c. Con [...] aprisse la successione nel patrimonio dell’imprenditore. Può essere impugnato per errore, violenza e dolo, ma l’azione si prescrive nel termine di un anno; al patto di famiglia non si applica, invece, il divieto previsto per i patti successori. Può ...
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percossa
Diritto
Delitto commesso da chiunque percuote taluno senza che dal fatto derivi una malattia nel corpo o nella mente. Ai fini della procedibilità è necessaria la querela della persona offesa [...] (art. 581 c.p.). Tale fattispecie non si configura quando la legge considera la violenza come elemento costitutivo o come circostanza aggravante di un altro reato. Il bene giuridico protetto è l’incolumità individuale. L’elemento soggettivo è ...
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Delitto commesso da chi distrugge, disperde, deteriora o rende inservibili, in tutto o in parte, cose mobili o immobili altrui. È punito a querela della persona offesa con la reclusione o con la multa [...] è d’ufficio, se il fatto è commesso nelle seguenti forme: con violenza alla persona o con minaccia; da parte di datori di lavoro in altri reati contro il patrimonio, in questa figura delittuosa non rileva il vantaggio o il profitto che ottiene chi lo ...
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L'indegnità (artt. 463-466 c.c.) è una particolare ipotesi di esclusione dalla successione a causa di morte che colpisce chi si sia reso colpevole di determinati gravi delitti nei confronti del de cuius [...] de cuius; chi abbia indotto (oppure impedito) con dolo o violenza il de cuius a fare, mutare o revocare il testamento; chi ex art. 330 c.c. nei confronti del de cuius, non sia stato reintegrato nella potestà alla data di apertura della successione.
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Comportamento persecutorio tenuto da un individuo (stalker) che impone alla sua vittima attenzioni non gradite che vanno dalle telefonate, lettere, sms (di contenuto sentimentale o, al contrario, minatorio) [...] s. (per lo più da parte del partner o ex partner, ma anche da vicini di casa, amici, familiari), che si configura quindi come comportamento che ha forte attinenza con la violenza di genere. In Italia lo s. è reato (per “atti persecutori”) dal 2009. ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...