Filippine
Grazia Paganelli
Cinematografia
Nelle F. il cinema ha sempre rappresentato una parte importante della vita quotidiana e della cultura dei suoi abitanti, e il suo sviluppo ha proceduto costantemente [...] nel 1946 ‒ rivolgendosi a un pubblico più popolare, che non conosceva l'inglese. In questo contesto nacque il genere bakya sono infatti giunti i modelli di un cinema che affida alla violenza e all'erotismo il compito di esprimere una forma di critica ...
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Brando, Marlon
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 3 aprile 1924. Divo tra i più sensibili e ricchi di talento del cinema hollywoodiano, interprete carismatico, [...] giovanile, accusato all'epoca di istigazione alla violenza e vietato in Inghilterra per ben quattordici anni il quale è stato candidato al premio Oscar come miglior attore non protagonista, e nella commedia diretta da Andrew Bergman The freshman ( ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] Libano. Centrale in quest'ultimo è la tematica della violenza, e la sua forza profetica consiste nell'aprire una sciolgono in canto. Kedma è l'alba disperata che sorge su uno Stato non ancora nato e su due popoli, gli ebrei e i palestinesi, disperati ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] della soggettiva all'inizio e poi durante tutto il film non è una semplice virtuosistica esibizione di capacità tecniche, quanto piuttosto interni) o di F.J. Goya (a sottolineare la violenza delle corride).
Blood and sand, con i suoi ritmi dilatati ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] di uscire dalle trame artificiose di loschi interessi e di violenza dei poteri occulti, provocando un'inversione di ruoli in cui di Ethan con i racconti di Gates of Eden (1998), che non smentisce l'abilità combinatoria, l'eclettismo e il gusto per la ...
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Ray, Nicholas
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Raymond Nicholas Kienzle, regista cinematografico statunitense, nato a Galesville (Wisconsin) il 7 agosto 1911 e morto a New York il 16 giugno 1979. [...] domestico. L'uso di colori contrastati, l'architettura dinamica degli interni e i repentini scatti di violenza disegnano una visione d'orrore, che il lieto fine non riesce a dissipare: i personaggi di R. hanno finalmente trovato una casa, ma la loro ...
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Hill, Walter
Federico Chiacchiari
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Long Beach (California) il 10 gennaio 1942. Cineasta 'di frontiera', nella sua opera difficilmente [...] Mackintosh man (1973; L'agente speciale Mackintosh), non fu altrettanto determinante, ed egli accettò l'incarico un nero/galeotto (Nick Nolte ed Eddie Murphy) costretti, tra violenza e ironia, a lavorare insieme a San Francisco. Seguì quindi Streets ...
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Clift, Montgomery (propr. Edward Montgomery)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) l'11 ottobre 1920 e morto a New York il 23 luglio 1966. Conquistò il pubblico [...] di testamento dello schermo anche per C., nel film non particolarmen-te bravo, ma partecipe del senso di morte e confronto tra due uomini ragionevoli in un mondo governato dalla violenza. Realtà e finzione combaciarono a vantaggio della prova d' ...
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Monicelli, Mario
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Viareggio (Lucca) il 15 maggio 1915. Autore di film autenticamente nazional-popolari, capaci di catturare il consenso [...] (Romanzo popolare, 1974), la diffusione della delinquenza e la violenza urbana (Un borghese piccolo piccolo, 1977). Se nel primo patetica e tenera storia d'amore; due film che non ebbero un esito commerciale positivo ma che costituiscono un esempio ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] film di culto, segnato da alcune sequenze di esplicita violenza e di accentuato erotismo. Opera metaforica, sospesa tra crudele con cui viene narrata la vicenda di un bambino che un giorno non fa più ritorno a casa e il duro realismo di un fatto di ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...