BARTOLOMEO
Gianfranco Spiazzi
Sappiamo che era figlio di Salomone, originario di Valmontone nel Lazio. Nel 1341 era uno dei due vicari generali del vescovo di Padova e arciprete di Santa Giustina a [...] consegnare gli importi dovuti dal capitolo e dai monasteri, non aveva fatto alcun versamento al legato apostolico. Da ciò pharaonici mores" del vescovo, che era pure accusato di atti di violenza verso i canonici. Pochi mesi dopo B. fu scomunicato. Ma ...
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FOSCARI, Girolamo
Giuseppe Gullino
Ultimo dei numerosi figli di Alvise di Federico, del ramo "ducale" a S. Pantalon, e di Elisabetta Loredan, nacque a Venezia il 7 giugno 1586. Quando il padre morì, [...] mosso il F., "ma per l'avantaggio grande che hebbero turchi, non gli è riuscito di poter giungere in tempo", ed era tornato ".
Una vita tanto dura, scandita dal quotidiano esercizio della violenza, finì per logorare il F., al punto che un ...
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BOSSI, Simone
Valerio Castronovo
Figlio di Fabrizio, se ne ignora la data di nascita. Fu avviato dal padre al normale corso degli studi giuridici e ammesso nel 1564 al collegio dei dottori di Milano. [...] Ordine di Malta, protagonista di uno degli episodi di violenza che - pur assurti allora quasi a consuetudine fra la ossia quattro anni dopo che il crimine era stato commesso. E non basta: poiché non solo vi fu ratto di donna honesta, ma violazione di ...
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GAMURRINI (Gamburrini), Eugenio
Raffaella De Rosa
Nacque ad Arezzo nel 1620 da antica e nobile famiglia toscana.
In giovane età entrò nel cenobio benedettino di Arezzo, dal quale passò a Firenze; nel [...] favolose di ogni sorta, il G. si ripropone se non di emendare almeno di evitare gli errori prodotti dalla prospettiva si ipotizzavano ascendenze inesistenti e fu avversata con particolare violenza da Vittorio Siri il quale, con lo pseudonimo di ...
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BERNARDINI, Francesco
Maurizio Barletta
Nacque a Lecce il 25 ott. 1857 da Tommaso e da Anna Maria Gorgoni. Cominciati gli studi giuridici a Napoli, non conseguì mai la laurea; si interessò anche di [...] situazione economica, e lo spinse a quella attività di poligrafo, non sempre elevata, che fu poi sua caratteristica.
A Napoli rimproverare di essersi trasformato da strumento autoritario in strumento di violenza.
Morì a Roma il 25 dic. 1951.
Fonti e ...
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CARACCIOLO, Giovanni Francesco
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Figlio di Giovanni Battista, duca di Martina e gran cancelliere del viceregno, e di Giacomina Orsini, nacque nella prima metà del sec. XVI.
Era abate di S. Maria delle [...] compiere una cavalcata nella città. Il C. in questa occasione si adoperò con successo perché l'indignazione popolare non degenerasse in violenza. Successivamente, inviate al re due ambascerie, una dalla città in rivolta e una dal viceré, il 25 maggio ...
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ARTUSI, Pellegrino
Piero Zama
Nacque a Forlimpopoli (Forlì) il 4 ag. 1820, da Agostino, soprannominato "Buratèl", di professione droghiere e benestante del paese, e da Teresa Giunchi. L'A. fu collegiale [...] ogni sorta. Anche la famiglia Artusi ebbe a subire la violenza e il saccheggio dei briganti (una sorella dell'A. ritirò a vita privata per godere il frutto delle sue fatiche, ma non nell'ozio, giacché si diede più liberamente e con più diletto alle ...
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CALBO, Francesco
Paolo Preto
Nato a Venezia il 24 ag. 1760 da Giovanni Marco e da Lucrezia Crotta, percorse la tradizionale carriera dei giovani patrizi nelle magistrature minori: savio agli Ordini [...] 1797 quando cadde la Repubblica veneta. Testimone diretto dunque, ma non protagonista, di vicende forse più grandi di lui (come ha pamphlet aspro e risentito in cui attacca con violenza alcuni scritti di patrizi partecipi del governo democratico ...
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ALESSIO
Edith Pàsztor
Fu suddiacono e cappellano di papa Alessandro III, che nel 1180 lo mandò come suo legato in Irlanda, Scozia ed isole vicine.
È dubbia la notizia di alcuni storici, tra cui il Cardella [...] e deporre l'intruso. Questi però, ricorrendo alla violenza, penetrò nella cappella vescovile per asportarne le insegne lui conferiti, avrebbe potuto sottoporre a interdetto anche il regno e non la sola diocesi, come aveva fatto in realtà.
La reazione ...
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ASINARI, Tolomeo
Axel Goria
Vissuto ad Asti tra la seconda metà del sec. XIII e il primo decennio del XIV, è menzionato quale teste, procuratore o esecutore testamentario in parecchi atti datati tra [...] dubbio se egli abbia realmente insegnato o se la qualifica non si riferisca soltanto alla sua condizione di giurista. Benché , si trovò coinvolto nelle lotte intestine che con grande violenza si accesero in Asti all'inizio del Trecento. Sconfitta ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...