ANTONIOLI, Carlo
Armando Petrucci
Nacque a Correggio (Modena) il 2 ott. 1728 da Giuseppe e Domenica Rivolta. Educato nel locale collegio degli scolopi, passò nel 1744 a Firenze, ove compi gli studi [...] e, pur riconoscendo alcune omissioni in cui era incorso il Corsini, non lascia di rivolgere ancora acerbe critiche alle Origini del volterrano. Costui ribattè ancora con grossolana violenza e tentò anche di danneggiare l'A. sul piano professionale ...
Leggi Tutto
BUCELLI, Giovanni (Giovanni da Scanzo)
Giulia Berardi Azzola
Nato nella prima metà del sec. XIII a Scanzarosciate, presso Bergamo, in questa città compì gli studi ecclesiastici; e quindi, ricevuti gli [...] diocesi, il B. fu subito travolto suo malgrado dalla violenza delle furiose lotte civili per la supremazia cittadina, che del viaggio e l'emozione delle trattative peggiorarono le sue già non buone condizioni di salute. Il 2 nov. 1309, pochi giorni ...
Leggi Tutto
FEDOLFI, Giovanni (Giovanni da Parma)
Fabio De Propris
Nacque a Parma, presumibilmente nel primo decennio del sec. XIV. Compiuti gli studi di diritto civile e canonico nella sua città natale, ricoprì, [...] di giudice e consulente del podestà in materia giuridica. Non rimane di lui alcuna opera scritta. Le lettere che Francesco - circa il modo in cui ci si possa riparare dalla violenza del "Leone nemeo", cioè del segno zodiacale che nella stagione ...
Leggi Tutto
FUSCO, Giovanni
Carla Papandrea
Nato a Sant'Agata dei Goti (Benevento) il 10 ott. 1906 da Carlo e da Teresa Folena, fratello di Tarcisio, futuro direttore d'orchestra, studiò al conservatorio di musica [...] eclisse, infine, prosegue l'evoluzione stilistica del F.: non vi è più una identica struttura ritmico-melodica e . e V. Taviani e V. Orsini, Storie sulla sabbia di R. Fellini, Violenza segreta di G. Moser, Col ferro e col fuoco di F. Cerchio in collab ...
Leggi Tutto
DE MARINI (Marini), Vincenzo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1583 da Pietro Francesco di Goffredo e venne ascritto alla nobiltà l'8 dic. 1608. Ebbe un solo fratello, Marco Antonio, che [...] nel cortile di palazzo ducale.
Le scene di violenza popolare (secondo il Casoni, più volte le guardie con la clausola che, se avesse lasciato figli, questi non potessero essere iscritti. E probabilmente lasciò qualche discendente, poiché ancora ...
Leggi Tutto
CARAFA, Giovanni Battista
Carla Russo
Nato in data imprecisabile da Vincenzo, conte di Grotteria, e da Bernardina Siscar dei conti di Aiello, nel 1526 successe al padre nei possedimenti feudali di Grotteria, [...] questo più intenso sfruttamento, che si accompagnava alla violenza baronale, anch'essa contemporaneamente cresciuta un po' in in carcere per sette mesi. Nonostante tutto ciò, non fu però possibile piegare la resistenza delle popolazioni soggette al ...
Leggi Tutto
AEDO (Aiedo, Avedo, Haëdo), Diego
Roberto Zapperi
Nacque a Carranza (Spagna) nella prima metà del sec. XVI; ordinato sacerdote, fu inquisitore in Valenza e in Aragona.
Passato nell'Inquisizione siciliana [...] Colonna presso l'inquisitore generale spagnolo, accusandolo, con violenza, di volere la totale esautorazione del Santo Ufficio in . La questione si trascinò per le lunghe, ma la sua conclusione non è nota. È un fatto, però, che nell'ottobre del 1582 ...
Leggi Tutto
CAPOCCI (de Capoccinis, da Capucinis, Capoccini), Giovanni
Massimo Miglio
Nacque nella prima metà del sec. XV dall'autorevole famiglia romana dei Capocci. La prima notizia che abbiamo su di lui è dovuta [...] eum illudebat" (p. 45); il più tardo Platina, mentre in un primo momento ricordava la violenza di Francesco "qui ...strupum intulerat", preferiva non farne menzione in una seconda versione, e decideva definitivamente per il silenzio nella versione a ...
Leggi Tutto
CATTANEO, Giorgio (Mastogiorgio)
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli verso la fine del sec. XVI o agli inizi del successivo.
Nulla si sa della sua famiglia, della sua vita privata, dei suoi studi e della [...] 'ospedale degli Incurabili, e il nome lascia capire la violenza fisica con cui erano affrontati, ricoverati e curati i malati che ha preso molti poeti e ci si rammarica che egli non ci sia più. Accertata comunque la sua presenza di medico nella ...
Leggi Tutto
DOVARA, Girardo da
François Menant
Membro della grande famiglia cremonese, il D., soprannominato Musca, era figlio di Isacco e non è sempre facile distinguerlo nelle fonti dall'omonimo Girardo de Clochaferis [...] signore) della città; resta comunque il dubbio che si trattasse non del D., ma di un omonimo della generazione successiva ( partito di Buoso, durò perciò poco tempo e fu segnata dalla violenza.
Gli scarsi dati a nostra disposizione sulla vita del D. ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...