ALBICANTE, Giovanni Alberto
Alberto Asor Rosa
Letterato milanese del sec. XVI, ebbe larga fama ai suoi tempi ed ha lasciato traccia di sé in alcune aspre polemiche con i più famosi avventurieri della [...] egli stesso amò firmarsi "il Bestiale", quasi a testimoniare la violenza della sua indole.
Nel 1538 diede alla luce la sua composto per l'occasione della pace e letto in quella Accademia.
Altra polemica non meno violenta ebbe l'A. con A. F. Doni, e fu ...
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CASTAGNO, Luigi (Gino)
Francesco M. Biscione
Nacque a Torino l'11 luglio 1893 da Domenico e Antonietta Olearo, da famiglia operaia e socialista (il padre, tipografo, era un militante sindacale). Frequentò [...] 'aprile diresse lo sciopero dei capitecnici di Torino. Non fu comunque tra i sostenitori delle tesi rivoluzionarie rispetto in Italia in una situazione segnata ormai dalla violenza squadristica. Impiegato come vicecapodivisione nelle Ferrovie di Novi ...
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FUCILLO
Dario Busolini
Nacque a Sorrento sul finire del secolo XV, figlio di un tal Domenico, che gli lasciò l'appellativo "di Micone", usato da lui come cognome. Di umili origini, ma non povero, F. [...] le risorse destinate ai lavori pubblici, già impegnate, non sarebbero state sufficienti, il viceré propose una tassa intento di mettersi a capo di un tumulto, obbligando con la violenza il Bazio a recarsi dal viceré per chiedere l'abrogazione dell ...
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CAETANI, Antonio
Marina Raffaeli Cammarota
Nato intorno al 1526 da Francesco, del ramo di Maenza, fu impegnato per lunghi anni nella prosecuzione dei lavori di ricostruzione e di ripopolamento della [...] , che i soldati si abbandonassero al saccheggio e alla violenza personale.Intanto il C. si manteneva in contatto con gli suo aiuto. Egli ebbe così il perdono e le sue terre. Non ebbero però risposta positiva, com'è naturale, le proposte che il ...
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FAVELLA, Giovan Geronimo
Franco Pignatti
Nacque a Napoli verso il 1580 da Nicola e Anna Vagliese.
Nel 1606 era padrone di una galera, ma non dovette avere fortuna perché due anni dopo la Regia Camera [...] (Fuidoro, p. 136), recitava la parte dell'innamorato sfortunato, non ebbe molto successo e subì la concorrenza di altre compagnie. Entrato del fenomeno: la voracità della lava, la tremenda violenza del terremoto, le rovine provocate nel contado, il ...
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FILIPPA da Catania (Filippa la Catanese, Filippa Cabanni)
Ingeborg Walter
Secondo il Boccaccio, che le dedicò un intero capitolo nel De casibus illustrium virorum (lib. IX), era di umilissima origine, [...] in coincidenza con l'occupazione angioina di Catania (e non durante l'assedio di Trapani come afferma il Boccaccio), quando nipote Sancia contessa di Morcone. Giovanna cedette alla violenza solo dopo lunghe esitazioni. Sottoposti alla tortura, tutti ...
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BUONDELMONTI, Ranieri (Rinieri), detto lo Zingano
Massimo Tarassi
Figlio di Buondelmonte, era il capo del partito guelfo, che a Firenze aveva nei Buondelmonti la famiglia più autorevole. La sua vita [...] Amidei. In conseguenza, le ostilità fra le due fazioni ripresero con rinnovata violenza e Neri Piccolino rimandò alla casa paterna la sposa con queste parole: "Non voglio generare figliuoli di gente traditora". Più tardi questa stessa figlia del B ...
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COLOMBO, Vincenzo
Giovanni Nuti
Nacque a Godano (La Spezia) verso la metà del sec. XV.
L'interesse per questo personaggio, altrimenti destinato a restare sconosciuto, è legato ad alcuni accenni di Cristoforo [...] e un brigantino, oltreché ucciso parecchi compagni: di tale violenza subita egli si dichiarava disposto a presentare le prove. C. tenne in scacco le navi della Repubblica genovese, finché, non si sa come e quando, fu catturato insieme con un suo ...
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ARIGERNO
Paolo Bertolini
Scarse sono le notizie che noi abbiamo su questo conte goto, alto funzionario della corte di Ravenna, ma tutte di grande interesse storico, perché da esse A. appare come esecutore [...] e per il loro deferimento al tribunale quinquevirale; ma, nel timore che il giudizio di questa corte fosse influenzato da violenze, non esitò a mandare a Roma A., che aveva già mandato nel 501 e che era reduce dalle vittoriose campagne di Gallia ...
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ALIBERTI, Giovanni
Rosalba Amerio
Pittore, nato a Canelli il 5 marzo 1662. Si trasferì ben presto ad Asti, dove sposò una Maria Teresa. Non si conosce la sua formazione artistica. Secondo il Lanzi egli [...] chiesa del Carmine a Torino. Egli aveva condotto una vita piuttosto sregolata (nel 1726 era già implicato in un fatto di violenza a Saluzzo e dal 1762 al 1770 fu in prigione) e aveva svolto anche un'attività letteraria: nel 1737 aveva pubblicato ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...