FIESCHI, Flavio
Antonella Pagano
Nacque a Cosenza alla fine del Cinquecento ("nacqui suddito del Re cattolico" affermò), probabilmente da un discendente dell'illustre famiglia genovese trasferitosi [...] fondata sull'ambizione, l'inganno e la violenza, viene esaltata la politica spagnola che sarebbe e frequentatore di ambienti marinisti. F. Della Valle gli dedicò un suo sonetto.
Non si hanno notizie del F. dopo il 1652, né si conoscono la data e ...
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BOSCAGLINI (Bosalini, Bussolini, de Boxillinis), Giacomo (Giacomo da Mozzanica)
Anna Morisi Guerra
Nato a Mozzanica nel 1407, vestì l'abito dei francescani conventuali della provincia di Milano, non [...] , Marco Fantuzzi da Bologna ricorda l'acredine e la violenza del B. durante questa controversia, manifestando dubbi sulla sincerità gli aveva voluto affidare. Questa "captatio benevolentiae" non cancellò la diffidenza e il timore degli osservanti ...
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FILIPPI, Angiolo
Mario Crespi
Nacque a Firenze da Ermanno, medico, e da Rosa Bicchi il 23 ott. 1836. Studiò medicina e chirurgia nell'università di Pisa, ove si laureò il 16 luglio 1858; completò poi [...] fatti osservati: lesioni, traumi, cause di morte, violenza carnale, pratiche abortive. Per suo merito l'Istituto pp. 593-606; Della morte in compendio dopo lesioni violente per sé non gravi né mortali, ibid., LI (1883), pp. 468-491, in collaborazione ...
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FARA, Francesco di (della)
Angela Lanconelli
Nacque presumibilmente prima della metà del XIV secolo ed esercitò l'attività di medico dapprima a Rieti e successivamente a Roma presso papa Bonifacio IX [...] l'elezione, affermando che era stata estorta con la violenza e riunitisi a Fondi - nei domini di Onorato Caetani da consentirgli di attendere in pace ai suoi studi. Purtroppo non è noto quali fossero gli incarichi che avevano reso la collaborazione ...
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BELFORTI, Paolo, detto Bocchino
Ottavio Banti
Primogenito di Ottaviano, assieme al fratello Roberto (o Uberto), successe al padre nella signoria di Volterra dopo la sua morte avvenuta nel 1348 o all'inizio [...] più riprese i suoi avversari, fidando negli aiuti esterni, non mancarono di. organizzare sommosse e congiure per rovesciarlo. Naturalmente il B. reagì con sempre maggior violenza nei confronti dei cittadini; infine, per garantire meglio la sicurezza ...
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BIAGIO da Leonessa
Terenzio Sartore
Originario di Leonessa (Rieti), entrò nell'Ordine dei frati minori. Nulla sappiamo del periodo della sua vita che precede la consacrazione a vescovo di Vicenza, compiuta [...] - in una lettera del 20 marzo 1338 - rivendicava per sé. Non abbiamo testimonianze esplicite sul viaggio di B. ad Avignone, ma è pone in una luce totalmente negativa, di immoralità, violenza, corruzione. Le Croniche del Pagliarini (composte intorno ...
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BELLI BLANES, Paolo
Ada Zapperi
Nacque a Firenze nel 1774 da Vincenzo Belli e da Maria Romei. Fuggì di casa ancora in giovane età e, cambiato il proprio nome (Paolo Belli) in Pellegrino Blanes, si unì [...] :, la tragedia ebbe, com'è noto, un clamoroso insuccesso, ma non certo per difetto degli interpreti. In una lettera al Foscolo del 28 sua stessa incolumità personale nelle scene di maggior violenza drammatica. Esponente del gusto teatrale del tempo ...
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CINQUINO (Cinquinus, Cinquina, Anquino), Natuccio (Benenatus, Natuccius)
Mario Pagano
Nacque a Pisa, intorno alla metà del sec. XIII, da Pericciolo.
Il cognome del C. fu letto erroneamente "Anquino" [...] Zambrini (Le opere volgari..., p. 682), con palese violenza al codice - il Laurenziano rediano 9, unico ad valga il richiamo all'importanza e al prestigio culturale e politico, non ancora offuscati dall'egemonia di Firenze, di Comuni come, per es ...
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CESARINI, Livia
Luisa Bertoni
Figlia primogenita di Giuliano, gonfaloniere di Roma per diritto ereditario della sua famiglia, e di Margherita Savelli, nacque a Roma nel 1650 circa. Intorno alla sua [...] il monastero di S. Anna per cercare di convincere la figlia a non maritarsi. Essa era decisa, tant'è che i parenti, primo fra il 27 febbr. 1673.
A questo punto si scatenò la violenza del Colonna: lo Sforza dovette asserragliarsi in casa per timore ...
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FACCHINI, Elia (in cinese Lei T'ijen)
Fortunato Margiotti
Nacque a Reno Centese (Ferrara) da Francesco e Marianna Guaraldi il 2 luglio 1839. Al battesimo gli fu imposto il nome di Giuseppe Pietro. Compiuti [...] in seminario fino al giugno del 1900.
Scoppiata la ribellione xenofoba dei Boxers, che si concretò non soltanto in atti di violenza contro gli stranieri ma anche contro i cinesi convertiti al cristianesimo, la regione dello Shansi conobbe episodi ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...