BUSENELLO, Pietro
Gino Benzoni
Nacque da Alessandro e Maria Arrigoni nel 1650. Il 21 ag. 1665 il padre chiedeva al Consiglio dei dieci di accoglierlo nella cancelleria ducale; il 27 agosto i Dieci accoglievano [...] controversie tra gli abitanti di Pumenengo, sudditi spagnoli, e quelli di Rudiano, sudditi veneti, alimentate da non infrequenti episodi di violenza. Purtroppo, osserva il B., "le ragioni incontrastabili della città di Brescia sopra ambedue le rive ...
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GIUSTINIANI, Giulio
Stefano Tabacchi
Nacque nel 1539, o, più probabilmente, nel 1543, a Chio, da Pietro e da Maria Giustiniani. I genitori appartenevano a due diversi rami della famiglia Giustiniani [...] la liberazione dei Giustiniani e la restituzione dei loro beni privati, ma non della signoria di Chio. Il G. decise a questo punto di abbandonare un accordo amichevole, temendo una recrudescenza della violenza endemica che caratterizzava la zona, e ...
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BIRAGO di Vische, Carlo Emanuele
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 16 ag. 1797, terzogenito del marchese Enrico, investito nel gennaio 1791 del feudo di Vische, e di Luigia figlia del conte Francesco [...] , anche quando in occasione delle animose discussioni sulle leggi Siccardi, il Margotti, piuttosto che temperare la violenza dei suoi attacchi, non esitò per un certo tempo a proseguire contemporaneamente e sotto uno pseudonimo, dalle colonne di un ...
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BAZZANI, Luigi detto il Bazzanetto
Elena Povoledo
Figlio di Alessandro, nacque a Bologna l'8 nov. 1836. Allieva dell'Accademia di Belle Arti di quella città, studiò prospettiva con F. Cocchi dal quale [...] 1867-68) e delle Due amiche di Teresa Seneke (1869), mentre non è documentabile, ora, la sua attività presso il Costanzi. È luminosità intensa e diffusa, senza ombre.
Per questa insolita violenza di mezzi pittorici il B. fu considerato dai suoi ...
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FRANCESCHI, Giovan Francesco de
Aurelio Cevolotto
Figlio di Giovan Pietro e Catetta (o Caterinetta) Sauli, appartenente a una famiglia della nobiltà "nuova" genovese ascritta all'"albergo" De Franchi, [...] assassinio del nobile genovese Ansaldo De Mari) ed episodi di violenza paesana che (come per i "rumori" di Ortonovo honorum con la nomina a governatore di Savona per l'anno 1612-13. Non è nota la data della sua morte
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato ...
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CARAFA, Luigi
Francesco Barbagallo
Nacque a Napoli il 17 maggio del 1797 da Francesco duca di Traetto e da Paola Orsini, che era figlia di Filippo principe di Solofra. Nel 1826 iniziava la carriera [...] una fazione", il risultato in definitiva di "una politica di violenza e di audacia che calpesta i più sani diritti della è stato eroicamente servito dai soldati, anzi dai Corpi, ma non così dai generali che ne han sacrificato la causa e forse ...
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BEOLCHI, Carlo
Arianna Scolari Sellerio
Nato ad Arona (Novara) nel 1796, studiò dapprima a Milano, poi nel collegio Borromeo di Pavia, dove conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1817. Iscritto alla [...] quelli inglesi presso cui il B. aveva insegnato, ma poi la cosa non ebbe seguito. Dal 1857 al 1860 (VI e VII legislatura) il di libertà interna: la sua opposizione, tuttavia, non giungeva alla violenza del Brofferio, che si sforzava di imporre al ...
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GIOVANETTI, Marcello
Laura Riccioni
Nato ad Ascoli Piceno nel 1598, dovette iniziare gli studi nella città natale. Dopo gli studi e le prime esperienze poetiche si trasferì a Roma, dove intraprese con [...] in quartine, descrive con energia lo spettacolo della violenza della natura (il fiume in piena assume le , pubblicato postumo (Monteleone 1636), e un dramma tragico di cui non rimane traccia, oltre a due trattati di giurisprudenza.
La morte colse ...
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ANSELMO di Bovisio
Maria Luisa Marzorati
Galvano Flamma (Chronicon Maius, p. 194) lo dice discendente dei valvassori di Bovisio, località della pieve di besio. Fu preposto della chiesa di S. Lorenzo [...] approvazione. Anche il popolo milanese dimostrò con atti di violenza di essere contrario a tale scelta e soltanto quando fu vescovi estranei, perché i suffraganei, forse scismatici, erano assenti. Non fu chiesta l'investitura né ad Enrico IV, né a ...
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GUIDI, Guido
Mario Marrocchi
Quarto di questo nome, figlio del conte Guido (III) e di Adelaita di Ildebrando, è attestato per la prima volta nel 1056.
Il padre del G. insieme con il fratello Tegrimo [...] una certa inclinazione all'uso della forza e della violenza, riecheggiando in qualche misura quello di "Bevisangue" alla famiglia degli Alberti con i quali, in effetti, non mancarono anche nei decenni successivi rapporti e vincoli.
La comunanza ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale,...
violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza domestica: il telefonino. Il ministro...